di Giovanni Scotti
Chi guida la moto deve imporre il casco a chi sta dietro
La quarta sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 43449 depositata lo scorso 9 novembre, ha confermato che chi guida moto e scooter e porta qualcuno dietro, deve sempre imporgli, maggiorenne o minorenne che sia, di indossare il casco. Se ciò non avviene, il guidatore, in caso di incidente o di un controllo stradale, risponde della violazione dell’art. 171 del Codice della strada che impone l’utilizzo di tale protezione. A seguito di ciò la Corte ha confermato, anche nell’ultimo grado di giudizio, la condanna per omicidio colposo di un motociclista che non aveva fatto indossare il casco alla ragazza che portava sulla sua moto: lui era finito fuori strada per la forte velocità e la donna, che gli sedeva dietro, era stata sbalzata dalla sella, aveva sbattuto la testa ed era morta per le lesioni riportate.
Trenitalia e Amadeus annunciano Fly By Rail
Il Codice di Condotta Europeo, in vigore dallo scorso 15 ottobre, prevede che durante il processo di prenotazione di un viaggio o di una tratta, per lo stesso itinerario, siano visualizzate contemporaneamente le soluzioni aeree e le alternative ferroviarie disponibili. Per questo Trenitalia e Amadeus, leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’industria globale dei viaggi e del turismo, hanno realizzato Fly by Rail, la prima soluzione rivolta agli agenti di viaggio italiani che integra le offerte relative ai voli con tutti i contenuti ferroviari. Dalla fine di novembre, quindi, con Fly by Rail le agenzie di viaggio possono, dalla stessa postazione di prenotazione Amadeus e sulla stessa schermata, accedere alle migliori offerte e tariffe per Frecciargento, Frecciarossa e Frecciabianca.
I passeggeri di voli che subiscono ritardi prolungati possono beneficiare di una compensazione pecuniaria
Confermando la propria giurisprudenza, la Corte di Giustizia dell’Unione europea, con sentenza 23 ottobre 2012 pronunciata nelle cause riunite C‑581/10, Nelson e a. / Deutsche Lufthansa AG e C‑629/10 TUI Travel e a. Civil Aviation Authority, assimilando, per quanto riguarda il diritto ad una compensazione pecuniaria, i passeggeri di voli ritardati ai passeggeri di voli cancellati, ha affermato che i passeggeri, che raggiungono la loro destinazione finale tre ore o più dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, possono chiedere alla compagnia aerea una compensazione forfettaria, di importo compreso tra 250,00 e 600,00 euro. salvo che il ritardo non sia dovuto a circostanze eccezionali. L’obbligo di compensazione pecuniaria a favore dei passeggeri di voli ritardati – secondo la Corte – è compatibile con la Convenzione di Montreal ed è conforme al principio di proporzionalità , in base al quale gli atti delle istituzioni dell’Unione non devono superare i limiti di quanto idoneo e necessario al conseguimento degli obiettivi legittimi perseguiti dalla normativa di cui trattasi, e gli inconvenienti causati non devono essere sproporzionati rispetto agli scopi perseguiti. Secondo la Corte l’obbligo di compensazione pecuniaria riguarda solo i ritardi prolungati e sempre che la compagnia aerea non sia in grado di dimostrare che il ritardo prolungato o la cancellazione del volo non sono dovuti a circostanze eccezionali.