a cura di Alida Bonifacio
Reverb Wire Chair, il vortice geometrico di Brodie Neill
La Reverb Wire Chair di Brodie Neill (www.brodieneill.com) è una poltrona eterea che gioca sul rapporto tra “presenza volumetrica” e leggerezza strutturale. Presentata all’ultimo Salone del Mobile nell’ambito dell’evento Interni Legacy, è stata prodotta in edizione limitata di soli venti esemplari, per la Patrick Brillet Gallery di Londra. La poltrona disegna un vortice geometrico grazie a un sistema di nervature di acciaio realizzate in tondino intrecciato per formare una maglia romboidale a spaziatura variabile. I rombi si allargano verso l’esterno per congiungersi alla circonferenza dello stesso materiale e restringersi verso il fulcro centrale, nel cui spazio a imbuto si definisce allo stesso tempo seduta e fusto di appoggio. Una sedia sorprendente e sensuale, leggera e “trasparente”, che rimanda e allude nella sua essenzialità e perfezione d’esecuzione a forme ancestrali proprie del mondo naturale. Un progetto nel quale le virtù della manifattura assecondano le esigenze del design. Un progetto adatto a rappresentare la versatilità di Marzorati Ronchetti (www.marzoratironchetti.it), giunta così a celebrare il proprio novantesimo anniversario.
Birra e design: un pallone da calcio in frigorifero
Ha la forma e le sembianze di un pallone da calcio, ma è in realtà un piccolo fusto di birra per uso domestico. È il nuovo Pallone Birra Moretti, la soluzione ideale per gustare a casa propria (è facile da usare) una birra alla spina spillata in maniera perfetta, proprio come quella che siamo abituati a bere nelle migliori birrerie. Il Pallone, infatti, contiene al suo interno un vero e proprio sistema di spillatura a pressione per ottenere una birra alla spina. Questo sistema impedisce all’aria di entrare anche dopo “l’apertura” e quindi alla birra (ne sono contenuti 4 litri) di conservarsi perfettamente per un mese: praticamente è come se potessimo ritappare una bottiglia di birra. Il termometro applicato all’esterno del fusto permette di accertarsi che la birra abbia raggiunto la temperatura giusta per essere spillata e il materiale PET con cui è realizzato garantisce la migliore persistenza della temperatura fuori dal frigo. www.birramoretti.it
Vetro Murrino, da Altino a Murano le opere disegnate da artisti e designer di ogni tempo
Una grande mostra (aperta fino al 6 gennaio 2013) che si articola in due sedi espositive, ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Altino e il Museo del Vetro di Murano, mette a confronto la tecnica di produzione vetraria della murrina, contraddistinta da esiti realizzativi straordinari, sviluppata in epoca romana (in area veneta) e poi ripresa a Murano, a fine Ottocento, dopo secoli di oblio e giunta fino ai nostri giorni. La mostra indaga la storia del vetro mosaico o “murrino” dalle sue origini fino alla produzione contemporanea. Un audace viaggio nel tempo che crea un legame ideale, da tutti riconosciuto, anche se con margini di definizione, tra la produzione vetraria di duemila anni fa e quella contemporanea, creando una connessione tra due epoche storiche e, al tempo stesso, tra due siti – Altino, città “progenitrice” di Venezia, e Murano, “l’isola del vetro”. La tecnica della murrina consiste essenzialmente nella fusione a caldo di tessere vitree monocrome o policrome, come i cosiddetti millefiori, al fine di ottenere placchette, piatti, ciotole. Già nel I secolo d.C. alcune varietà di piastre murrine venivano talvolta raccolte con la canna da soffio, per essere più agevolmente modellate in forma di balsamario o di contenitore profondo. Ciò avvenne anche a Murano poco dopo il recupero di questa tecnica archeologica ed è pratica spesso adottata dai migliori maestri e dai designer più esigenti. Sono stati poi i vetrai veneziani del XIX, XX e XXI secolo a sviluppare al meglio l’abbinamento della tecnica murrina con la soffiatura, ottenendo risultati straordinari sia sotto l’aspetto tecnico che estetico. Questo recupero aprì loro nuovi orizzonti. Per Altino, Museo Archeologico Nazionale: www.archeopd.beniculturali.it Per Murano, Museo del Vetro: www.museovetro.visitmuve.it
MOMA PS1 WARM UP 2012: arte e musica nell’estate del Queens
Tutti i sabati pomeriggio dal 7 luglio all’8 settembre 2012 torna Warm Up 2012 al MoMA PS1, il museo distaccamento del MoMA a Long Island City nel Queens, New York. La 15° edizione dell’evento, ormai una vera e propria istituzione dell’estate newyorkese, presenta ogni settimana il meglio della musica e dell’arte sperimentale, tra concerti, performance dal vivo, installazioni e dj set. Per l’occasione il grande cortile del museo, dove si tiene l’evento, ospiterà Wendy, il temporary urban landscape progettato da HWKN, lo studio di architettura vincitore dell’annuale Young Architects Program del MoMA PS1. Gli artisti sono stati selezionati per offrire al pubblico un ampio spettro della scena artistica e musicale sperimentale, proponendo sonorità uniche che esplorano, interpretano e combinano diversi generi. Ogni sabato, per dieci weekend consecutivi, i dj della scena underground si alterneranno, facendo ballare i visitatori dalle 14 alle 21. Inoltre, durante Warm Up saranno esposti a rotazione i lavori dei giovani designer newyorkesi CONFETTISYSTEM, Fort Makers, Fort Standard, The Principals, Rich Brilliant Willing e Thunder Horse Video. Il MoMA PS1, a Long Island City nel Queens, è una delle più grandi istituzioni di arte contemporanea no profit degli Stati Uniti, fondata nel 1971 come distaccamento del MoMA. Lo spazio espositivo ospita alcune delle produzioni artistiche più innovative al mondo, con un programma di oltre 50 mostre all’anno tra cui retrospettive, installazioni appositamente create per il museo, mostre di talenti emergenti da tutto il mondo e eventi di musica e spettacoli dal vivo tutto l’anno. I partecipanti a Warm Up 2012 potranno accedere con lo stesso biglietto anche a tutte le mostre del museo. Ogni anno il Museum of Modern Art e MoMA PS1 organizzano Young Architects Program (YAP): il premio, giunto alla tredicesima edizione è una vetrina per giovani architetti emergenti chiamati a presentare progetti architettonici innovativi e sostenibili per un’installazione temporanea da realizzare in occasione di Warm Up. Matthias Hollwich e Marc Kushner, cofondatori dello studio newyorkese HWKN, sono stati decretati vincitori dell’edizione di quest’anno con Wendy. La struttura si compone di una maglia metallica a sostegno di una copertura in nylon, trattata con nanoparticelle di biossido di titanio, capaci di neutralizzare gli inquinanti presenti nell’aria; grazie alla combinazione tra struttura e rivestimento tecnologico antismog, i materiali possono essere smontati e riutilizzati. www.nycgo.com/events/warm-up-at-moma-ps1