di Franca Celestini
Sacro e Profano
Un tour culturale originale e intrigante ci porta in Europa a scoprire eventi tra il sacro e il profano che ci incuriosiranno. Non potremo non stupirci, certamente, davanti alle meraviglie dell’architettura mondiale interpretate in chiave cristallina. Da giugno e per tutta l’estate 2012, quattro capolavori come il Taj Mahal di Agra, la piramide di Cheope a Giza, l’Empire State Building di New York ed il mausoleo di Lenin a Mosca si potranno contemplare in dimensioni inedite, riprodotti nello splendido cristallo Swarovski. L’opera si deve agli artisti russi Blue Noses che nella mostra Famos hanno voluto giocare con i monumenti celebri, con il luminoso cristallo e con i video umoristici collocati all’interno degli oggetti, visibili solo ad uno sguardo molto attento. E’ questa la mostra estiva che, come ogni anno, arricchisce il famoso Museo “I Mondi di Cristallo Swarovski” di Wattens. Siamo nel Tirolo austriaco, dove, non lontano da Innsbruck, a Wattens, un Gigante con occhi sfavillanti custodisce un mondo sotterraneo che comprende 14 Camere delle Meraviglie, improntate su modelli storici, ricche di opere d’arte in cristallo dai riflessi cangianti. Dipinti, sculture e installazioni di artisti rinomati come Brian Eno, Keith Haring, Salvador Dalí, Niki de Saint Phalle, John Brekke, Susanne Schmögner e Jim Whiting invitano a compiere un viaggio multisensoriale all’interno di un labirinto sfavillante, in cui sembrano non esistere confini tra sogno e realtà. Le armoniose composizioni olfattive di Jane Haidacher e suoni misteriosi rendono la visita a questo universo incantato un’esperienza indimenticabile per tutti i sensi. I Mondi di Cristallo Swarovski sono questo e molto di più: arte e cultura si fondono in una struttura museale riconosciuta in tutto il mondo, che ha dato il benvenuto finora a più di 10 milioni di visitatori. Capaci di incantare il visitatore neofita, i Mondi di Cristallo sanno stupire ogni anno, con la mostra estemporanea, anche i più fedeli conoscitori. www.swarovski.com/kristallwelten
Molti chilometri più a nord, nel cuore della Germania, ci attende Dresda, una delle città più belle e più vicine all’Italia, in nome del medesimo amore per l’arte, tanto da essere gemellata a Firenze. “La Firenze del Nord” così viene chiamata Dresda, da quando lo scrittore Johann Gottfried Herder vide lo splendore della città barocca, stesa nella vasta valle del fiume Elba con i suoi campanili e le sue cupole. Come Firenze è sinonimo della cultura e dell’arte italiana, così anche Dresda è conosciuta come luogo delle muse, per le ricchezze innumerevoli dei suoi musei. Nel 1588 il Principe Cristiano I mandò il suo architetto preferito, Giovanni Maria Nosseni, a Firenze per farsi ispirare dai Monumenti Medicei. Questo influsso è ancora visibile nel cortile della scuderia con le sue colonnate e nel Castello Reale con le sue facciate decorate interamente con graffiti. Nell’epoca barocca anche altre città italiane hanno ispirato l’architettura di Dresda. Il re Augusto II, detto il Forte, affascinato dall’arte italiana, iniziò un progetto di trasformazione di Dresda in una seconda Venezia, costruendo palazzi lungo il fiume Elba che avrebbe dovuto emulare il ruolo del Canale Grande. Ma il simbolo più famoso del gemellaggio tra Dresda e la cultura italiana è senz’altro la “Madonna Sistina” di Raffaello Sanzio, con i suoi angioletti, l’ambasciatrice più conosciuta della pinacoteca “Alte Meister”, acquistata dietro pagamento di un’enorme somma nel 1754 dal Principe Elettore Sassone Augusto III. Proprio di questo celebre quadro si festeggia quest’anno il 500° compleanno. I due scaltri angioletti che sorridono dovunque, dalla carta da regalo, dai servizi di porcellana, come mini sculture nei negozi di souvenir o come poster giganti, saranno festeggiati insieme alla Madonna Sistina dall’aspetto giovanile che li sorvola. “La Madonna Sistina. Il mitico dipinto di Raffaello compie 500 anni” è il titolo della mostra dell’anniversario che fino al 26 agosto tratterà il mito del dipinto. Ecco un buon motivo per intraprendere un viaggio a Dresda, meta di tanti turisti italiani che iniziano a riscoprire la città più italiana delle città tedesche, che aspetta i suoi ospiti dopo 40 anni di ristrette possibilità di contatti internazionali. http://www.frauenkirche-dresden.de, www.musikfestspiele.com, www.germany.travel
Infine, un’ultima tappa europea all’insegna del glamour hollywodiano. A Losanna, incastonata fra il Lago di Ginevra e le Alpi, in una posizione strategica al centro dell’Europa, si respira da sempre un’atmosfera internazionale. Discreta e rasserenante, sofisticata ed elegante, ha sempre attirato, nel corso dei secoli, personalità eccellenti, letterati ed artisti, musicisti e grandi star che nel riserbo e nella soleggiata quiete di questa perla della Svizzera, hanno trovato ispirazione e tranquillità. Sino a divenirne dei figli adottivi e restarle fedeli per l’eternità… E si può ben capire. Losanna, capitale del Cantone di Vaud, oltre ad avere importanti trascorsi storici che si leggono ancora nella cattedrale gotica del XIII secolo, nel magnifico patrimonio architettonico e artistico di palazzi e vie lastricate, è incorniciata dallo splendido paesaggio del Lago di Ginevra, dei vigneti del Lavaux, inseriti nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO, boschi di abeti e campagna. Giustamente, quindi, figura tra le città più verdi d’Europa! Costruita su un territorio collinare, si estende da Ouchy, sua «stazione balneare» a 372m d’altitudine, a Chalet-à-Gobet, sua «stazione invernale», a 876m d’altitudine, da cui offre un meraviglioso panorama su Evian e sulle Alpi della Savoia, tra le Dents-du-Midi e il Monte Bianco. Questa città ha dunque affascinato negli anni molti ospiti illustri di cui conserva le tracce. Tra i nomi celebri Bhumibol, Re di Tailandia, che qui studiò al Liceo a all’Università, Maurice Bejart, che creò il Béjart Ballet Lausanne, di cui nel 2012, “Losanna Capitale della danza” celebra i 25 anni di attività della Compagnia e i 20 anni della scuola, Hugo Pratt, l’autore di Corto Maltese, che qui trascorse gli ultimi undici anni di vita, Georges Simenon che fece di Losanna la cornice di vari suoi romanzi. Ma soprattutto indimenticabili due grandi donne. Coco Chanel è vissuta a Losanna dal Secondo Dopoguerra fino alla sua morte nel 1971, dividendo la sua vita tra i fastosi saloni dell’ hotel Beau Rivage Palace, ad Ouchy, sulle rive del lago, e la sua magnifica residenza nella parte alta della città. Audrey Hepburn risiedette per più di 30 anni a Tolochenaz, nei pressi di Morges, dove tutt’oggi riposa. A lei è appunto dedicato “Omaggio a Audrey Hepburn” fino al 25 novembre. Nato su iniziativa del Museo Alexis Forel e della Fondazione Bolle a Morges, “Un Hommage à Audrey Hepburn” è un omaggio alla memoria di quest’attrice e donna eccezionale che, con il suo talento e la sua notorietà artistica, ha segnato sia la storia mondiale del cinema, sia quella della regione del lago di Ginevra e il territorio nei dintorni di Losanna. Mostre, proiezioni di film e documentari, spettacoli ed altri eventi: Morges e la sua regione celebrano uno dei loro residenti più famosi ed eleganti. www.foraudrey-morges.ch www.regione-lago-ginevra.ch http://www.svizzera.it/