Sulle tracce di Bacco da Firenze fino a Siena. Un percorso alla scoperta di una terra lussureggiante. Scenari pittoreschi e paesi dalla suggestiva atmosfera medievale si susseguono lungo la via del vino: un angolo di mondo tutto da gustare
testo e foto di Lorenzo Masotti
La Via Chiantigiana http://www.firenzeturismo.it/territorio-chianti/in-provincia-viaggio-nel-chianti.html (statale 222) era la via di comunicazione principale che, prima della costruzione dell’autostrada, collegava Firenze a Siena. Oggi è una delle strade più incantevoli ed evocativi per andare alla scoperta di un territorio ricco di arte e di storia come quello della Toscana. Si colloca attraverso colline, borghi, castelli e grandi case produttrici di ottimi vini e oli. I colori vividi che s’intervallano fra i filari dei vigneti disegnano un panorama mozzafiato tutto da ammirare che pare disegnato da pittori impressionisti. È proprio in queste terre che nasce il vino italiano più celebre al mondo, quel Chianti Classico http://www.chianticlassico.com/ dall’inconfondibile marchio del Gallo Nero.
Il nostro viaggio comincia a sud di Firenze. Il primo importante paese che si incontra lungo la via Chiantigiana http://www.agriturismotoscana.ws/la-via-chiantigiana.html è Impruneta. In questo centro di origine etrusco-romano, la piazza è dominata dalla basilica di Santa Maria dove si svolge la più grande delle feste agrarie fiorentine: la Fiera di San Luca, che si tiene il 18 ottobre di ogni anno. Questa località è famosa oltre che per la produzione di vino e olio d’oliva, per quella della terracotta, non a caso la Cupola del Duomo di Firenze è stata interamente ricoperta con il cotto di Impruneta. Proseguendo si incontra Greve in Chianti http://www.lecantine.it/cantineUtente/index.php piccolo centro che svolge da secoli la sua funzione mercatale nella rinomata piazza triangolare cosiddetta “a imbuto†delimitata da favolosi loggiati. La piazza sembra una grande festa alla quale tutti sono invitati. Su un lato si trova il monumento dedicato al navigatore Giovanni da Verrazzano, toscano che nel ‘500 fu il primo a sbarcare nella baia di Hudson, la dove oggi sorge New York ed il cui castello di famiglia, http://www.chianti.it/turismo/itinerari.php famosa azienda vinicola, è su un poggio a breve distanza dal centro abitato. Greve è anche sede di celeberrime cantine, dove si possono gustare vini ed oli pregiati. Sempre nella piazza, ogni mese di settembre, si celebra un’importante Mostra Mercato del Chianti Classico.
Continuando per la via Chiantigiana, lungo il corso del fiume Greve, si raggiunge la frazione di Panzano, un antico borgo molto suggestivo, posto tra vigneti e oliveti. Caratterizzato da un’ imponente chiesa e dal castello ancora in buono stato, è noto per la villa di Vicchiomaggio,  dove, secondo la tradizione, sarebbe nata Monna Lisa, resa celebre da Leonardo da Vinci. Più a sud si trova Castellina in Chianti, http://castellinainchianti.net/ luogo di villeggiatura molto apprezzato soprattutto dagli stranieri perché simboleggia il cuore della Toscana più rustica. Un angolo di mondo senza tempo. Qui la rocca domina il paese, ma ciò che testimonia in assoluto il passato medievale di Castellina è sicuramente Via delle Volte, un camminamento seminterrato delle mura, dalle cui feritoie è possibile ammirare scorci di panorama meravigliosi.
Il tragitto del Chianti Classico giunge a Siena senza tuttavia entrarvi e punta verso la scelta di vari percorsi: una via attraversa un’importante area di vigneti con i castelli di San Leonino e Fonterutoli e permette di visitare anche Gaiole e Radda in Chianti. Un’altra strada consente di arrivare a Monteriggioni , un bellissimo borgo medievale costruito dai senesi sulla sommità di un dosso collinare circondato da mura e da torri fortificate che, per la loro imponenza, ispirarono Dante Alighieri. Non lontani altri due paesini meravigliosi come Colle Val d’Elsa e San Gimignano. Qui si conclude la famosa Via Chiantigiana, ma se ancora non si è sazi delle meraviglie dell’entroterra toscano, è possibile proseguire il viaggio fino  alla scoperta di Siena. http://www.sienaonline.it/index.html
La bellezza di questa città infatti si apprezza immediatamente ma per riassaporarla e comprenderla appieno si deve lasciar depositare le sue immagini qualche giorno. Quando si è lì siamo inevitabilmente impegnati a cercare di vedere il più possibile e siamo rapiti dalle tantissime botteghe che vendono cose tipiche della zona. Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia, la scacchiera bianca e nera del Duomo, il Battistero, le Contrade, il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti, quel “Terra di Siena” conosciuto in tutto il mondo che rende il paesaggio armonioso e in sintonia con quell’aria medievale che pervade le contrade. Può darsi che sia proprio questo che rende Siena così affascinante e amata in tutto il mondo: è rimasta la città che era nel Medioevo, ha mantenuto il suo aspetto originale. È come fare un viaggio nel tempo: è il nostro spirito che ci spinge alla ricerca di un’epoca perduta, fatta di cose semplici, ma essenziali. Una città fatta non per perdersi, ma per ritrovarsi.
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