a cura di Mary Jo Cocker
Il giro del mondo attraverso i monumenti canini: quarta tappa Sant’Angelo in Vado (PU)
Questo mese restiamo in Italia e precisamente nelle Marche, a Sant’Angelo in Vado, una bella cittadina della provincia di Pesaro Urbino che vanta un monumento dedicato al Cane da Tartufo. Probabilmente un unicum in Italia, se non nel mondo, questo bell’omaggio ai cani che tanto hanno contribuito alla fama di questo piccolo comune che, tra la piana del Metauro e l’Appennino Marchigiano, è oggi e da tempo una delle capitali storiche del tartufo. Il monumento riporta la dicitura, o meglio la dedica, “I tartufai all’inseparabile compagno di cerca e di cammino”. Nelle Marche il tartufo ha radici storiche antichissime e oggi è importantissimo dal punto di vista sociale, ecologico, agricolo, forestale ed economico, tanto che la regione lo mette ai primi posti tra i prodotti tipici valorizzare. E come è ovvio che sia c’è tutto un mondo che ruota intorno a questo straordinario prodotto della terra: dai tartufai agli addestratori di cani da tartufo, dai commercianti agli imprenditori per la trasformazione, fino ai ristoratori e ai consumatori. E Sant’Angelo in Vado è persino una delle Città del Tartufo, una di quelle comprese nell’Associazione Nazionale che, come si legge sul sito ufficiale (http://cittadeltartufo.com/) ha una storia e nasce per un motivo particolare: “Può una storia emanare profumo? Quella della nostra Associazione, certamente sì. E un profumo che sa di bosco, di umidità e di mistero. Di bosco perché questo è l’ambiente del tartufo, di umidità perché essenziale alla maturazione del prezioso fungo, e di mistero perché molto poco si conosce di questo prodotto. Il tutto con la complicità che unisce il cane al cavatore.” E questa complicità è un po’ alla base di tutto, di questo mondo così importante, perché senza i migliori amici dell’uomo tutto questo non esisterebbe ed è bello che un monumento stia lì a ricordarlo. Non perdete un appuntamento annuale importante a San’Angelo in Vado: la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco pregiato delle Marche www.mostratartufo.it (sito da cui è tratta la foto qui sopra)
La naturale superiorità del cane sull’uomo
Certo che se ci si ferma a pensare un attimo che il tartufo genera un volume d’affari di milioni e milioni di euro l’anno e che una delle pedine fondamentali, se non la più importante per la riuscita del settore è il cane, viene da dire che il cane è un animale superiore, non trovate? E in effetti è quello che sostiene senza indugio John Bradshaw che per nulla si occupa dell’odoroso fungo ipogeo e degli attori economici che ci girano intorno, ma che nel suo libro La naturale superiorità del cane sull’uomo (Rizzoli, 19€) sfata miti pericolosi e luoghi comuni e propone un cambio di prospettiva:ovvero “pensare canino” può fare di noi umani migliori. John Bradshaw, biologo e ricercatore inglese dell’Università di Bristol, è stato un pioniere dell’antropozoologia e da venticinque anni studia il comportamento dei cani domestici in relazione ai loro padroni, il che lo rende una fonte autorevole, e ci regala con questo volume oltre 300 pagine di saggezza. Non è forse vero che adottiamo un cane perché diventi un amico e poi, troppo spesso, ci aspettiamo che sia affettuoso come un bambino e allo stesso tempo autonomo quanto un adulto , che sia di compagnia quando ne abbiamo bisogno e invisibile per il resto del tempo? Qui c’è nero su bianco che il cane non è la versione addomesticata del lupo, e non va “dominato”, e che non è capace solo di reazioni semplici come piacere, rabbia o paura ma di sentimenti complessi come gelosia, abnegazione, senso di colpa. Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo? Bradshaw sostiene di sì, che i cani sono davvero i nostri migliori amici e che si ritengono parte della nostra famiglia. Proprio per questo dovremmo dimenticare le teorie della superiorità umana, che producono infelicità e possono portare alla violenza. Imparare a “pensare canino”, sostiene sempre Bradshaw, fa diventare persone migliori e consente di crescere compagni pelosi capaci di godersi appieno la vita insieme a noi.