Strenne di carta
Se non sapete da che parte girarvi, se non avete la più pallida di che cosa regalare a Natale, ricordate
che i libri sono sempre un’ottima idea. Ne abbiamo scelti alcuni per voi, per ispirarvi
e per darvi l’opportunità di scoprire nuovi titoli, diversi tra loro. Per cercare di incontrare i gusti
e le inclinazioni di più persone possibili. Buone feste a tutti! “Le monde est fait pour aboutir à un beau livre”, Il mondo è fatto per finire in bel libro. (Stéphane Mallarmé)
a cura di Biancaluna Molinari
E’ uno degli ultimi titoli pubblicati da Polaris, e parte dal giusto presupposto che il cineturismo è, oppure può essere, un efficace veicolo di promozione turistica. I magnifici set. I luoghi del grande cinema per organizzare un viaggio senza confini (17€) è un corposo volumetto scritto dal giornalista Giovanni Todaro che da oltre trent’anni collabora con testate giornalistiche specializzate in cinema e turismo. Leggendo questo bel libro scoprirete che un film pur essendo legato a un determinato luogo può non essere stato girato veramente lì e che molte città sono set reali, talvolta stravolti per esigenze di ripresa o ancora più spesso sono ricostruite per intero negli Studios.. “I magnifici set descrive una serie di film e nel contempo indica i luoghi nei quali sono stati girati”. Non si tratta di un elenco esaustivo e che passa in rassegna tutti i Paesi del mondo e i motivi sono diversi: “alcuni Stati, pur interessanti per la storia, le bellezze naturali, le potenzialità turistiche e altro, al momento della stesura del libro non erano assolutamente mete da consigliare per via di evidenti rischi di incolumità pubblica…(…) invece altri Stati non hanno avuto la fortuna di essere la location di film esportabili e conoscibili all’estero e fattispecie in Italia”. Scritto “per coloro che vanno all’estero” le oltre 300 pagine di questo libro sono suddivise per continenti, tutti “un immenso e a volte insospettabile set per migliaia di film. Un’occasione per rivivere pellicole vecchie e nuove e per scoprire location stupefacenti che possono diventare la meta del nostro prossimo viaggio”. Un libro per chi ama il cinema e per chi viaggiando cerca sempre nuovi spunti e nuovi punti di vista. www.polaris-ed.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=674&category_id=14&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=21
Un racconto in presa diretta, le Hawaii viste da un residente temporaneo, non un turista o viaggiatore. È questo quello che fa la differenza, quello che rende davvero un unicum Honolulu Baby. Avventure hawaiane di musica, surf, vulcani e chiari di luna, il libro di Alessandro Agostinelli per Vallecchi (9.50€). Non a caso fa parte della collana Off The Road, la collana che ospita testi capaci di portarci fuori dall’ordinario e dal già visto, una collana per chi viaggia, in formato tascabile, un taccuino. Noi lo potremmo quasi definire un diario, molto vero e coinvolgente: chi è già stato alle Hawaii si può divertire a rivivere le atmosfere che racconta Agostinelli, chi pensa di andarci con Honolulu Baby può farsi un’idea davvero precisa di quello che lo aspetta. Non si tratta di una guida, e quindi non sarà una storia “esaustiva di quelle indicazioni che il lettore si aspetta per organizzarsi“ ma si viene catapultati nelle più vere Hawaii fatte di banyan tree, negozietti di ukulele, “lei” (la tipica collana di fiori), alberghi sulla spiaggia e tanto, tantissimo altro. In queste pagine leggerete non tanto quello che inevitabilmente vi capiterà di vedere ma anche e soprattutto come si vive in queste meravigliose isole. Per chi condivide il punto di vista dell’autore, ovvero per chi crede che “non ci sono altri modi di visitare più da vicino se stessi come viaggiare. Uscire dalla ricorsività della vita, non perché la vita e le sue abitudini siano una brutta cosa, anzi. Soltanto uscire quando è possibile, perché ci sono più cose in cielo e in terra di quante ce ne sono negli avvertimenti spiccioli che il sistema delle informazioni ci propina quotidianamente”. Aloha! www.vallecchi.it/sho_main.aspx?t=5&id=0&az=390166&codice=RYZIKMLZ
“C’erano una volta, narra un’antica leggenda eschimese, dei giovani uomini che volevano girare il mondo. Erano pieni di vita, avevano voglia di avventura, e nessuna meta sembrava troppo lontana. E così partirono tutti insieme, ma poi si separarono: e una metà andò in una direzione, l’altra metà nella direzione opposta, cosicché attraversati tutti i paesi, si potessero rincontrare dopo aver fatto il giro della terra”. Viaggiarono e viaggiarono. D’estate in barche di pelle, d’inverno su slitte trainate dai cani. Passava un anno dopo l’altro, ebbero dei figli ma continuarono a viaggiare, perché non volevano abbandonare la meta che si erano prefissa. Un giorno infine si incontrarono, perché ormai ogni gruppo aveva fatto mezzo giro della terra. Il mondo è grande! dissero incontrandosi. E durante il viaggio siamo diventati vecchi. Ma abbiamo vissuto una vita ricca, e raggiungendo la nostra meta abbiamo conquistato conoscenza e saggezza per le generazioni a venire. Abbiamo scelto le stesse parole che Knud Rasmussen ha usato per spiegare il perché del suo Il grande viaggio in slitta (Quodlibet Compagnia Extra, 16€), perché ci sembrano una perfetta introduzione al racconto della sua quinta spedizione su slitte trainate da cani attraverso i ghiacciai della Groenlandia, lungo il Mar Glaciale e le coste del Canada, fino all’Alaska e alla Siberia. Una spedizione, quella del famoso viaggiatore ed etnologo durata più di tre anni, dal 1921 al 1924, 18.000 chilometri che vengono raccontati in maniera così coinvolgente da desiderare di avere abbastanza tempo e mai troppo sonno per non interrompere la lettura (la traduzione è di Bruno Berni). Rasmussen ha dedicato questo suo libro alla gioventù danese, noi lo suggeriamo a chi quando viaggia sa guardare, anche attraverso gli occhi di chi incontra. A chi, insomma, ha sete di conoscenza. www.quodlibet.it/schedap.php?id=1950
E c’è chi viaggia per lavoro, come Bruno Gambacorta, volto noto ma forse ancora più nota voce della rubrica di enogastronomia e alimentazione del Tg2 “Eat Parade”, uno dei programmi più visti della rete. Dalla sua attività giornalistica nasce questo bel volume edito da Antonio Vallardi, in collaborazione con Rai Eri (15.90€), con un titolo che più facile da ricordare non lo si poteva trovare. “Eat Parade”, come il programma che da anni conduce, è un libro che porta “alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune”. Come lo stesso Gambacorta spiega nell’introduzione si tratta di “una versione scritta del primo TG del cibo e del vino, un racconto più ricco di particolari, più attento a quegli aspetti che in un TG purtroppo non trovano spazio”. Quello che dovete aspettarvi è un insieme di storie interessanti e importanti, storie sì di cibo e vino ma anche di realtà, paesi e uomini, storie di vita che escono dalla penna di un professionista serio e competente che riesce così a rendercele vive, quasi fossimo ancora davanti allo schermo della televisione. Le immagini scorrono di pagina in pagina, 35 storie che vanno a toccare almeno una volta tutte le regioni d’Italia e che si suddividono in tre sezioni. La prima, Saper Fare, dove Bruno Gambacorta descrive attività artigiane come la “mozzarella perfetta” e il culatello verdiano, nella seconda, Far Sapere, vengono illustrate le esperienze più originali e geniali di comunicazione in campo enogastronomico, dalla “Cantine Aperte” ai “Musei del cibo” e nella terza invece, Rinascere in cucina, ci sono storie di chi si è inventato una nuova vita tornando a coltivare la terra, a produrre o raccontare cibo e vino. Non mancano infine delle ricette (oltre settanta) al fine di fare apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo che li sa trasformare. Per chi considera Eat Parade un appuntamento fisso da non perdere ed è convinto che la gastronomia sia un tema serio. Ma non solo, per chi vuole fare un bel viaggio nel mondo del buon cibo e del buon vino e vuole conoscere i suoi protagonisti. www.vallardi.it/catalogo/scheda/eat-parade.html
La cucina piace e sempre di più. Farla, guardarla, gustarla e leggerla. Non un altro libro di un collega giornalista, ma un romanzo edito da poco da Feltrinelli ne è un’ulteriore prova: Gli ingredienti segreti dell’amore di Nicolas Barreau (15€). Un piccolo locale parigino con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain e una giovane e attraente chef, Aurélie Bredin, sono gli ingredienti base di questo romanzo, tradotto da Monica Pesetti dall’edizione originale tedesca Das Lächeln der frauen (proprio in Germania è un caso editoriale, visto che ha già avuto 5 ristampe a soli 6 mesi dalla pubblicazione, è rimasto a lungo nella classifica dei bestseller di “Der Spiegel” e a breve diventerà un film). Il giovane autore ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto nel libro. Aurélie gestisce da qualche anno il ristorante di famiglia, Le Temps des cerises, lì dove è cresciuta circondata dal profumo di cioccolato e cannella e dove ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d’amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l’accogliente tepore della cucina dell’infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato” Il sorriso delle donne”. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l’autore per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile… Interessante l’interazione libro-internet: un sito dedicato, www.menudellamore.feltrinelli.it, anteprime, video, il “menù d’amour” di Aurelié e tanto altro, compresa la possibilità di inviare e vedere messe online le proprie ricette. Per chi ama Parigi, per chi crede nella sensualità della cucina, per chi ha voglia di una lettura romantica.
Per chi invece ama dilettarsi in cucina, sperimentare e chi attraverso delle ricette ha voglia di scoprire il paesaggio gastronomico del Texas nonché storie vere raccontate da una texana di settima generazione, suggeriamo La cucina Tex Mex. Storie vere e sapori forti dai confini sconfinati dell’America. Un nuovo titolo della collana diretta da Allan Bay Il lettore goloso per Ponte alle Grazie (14€) scritto da Laurel Evans, autrice con tanto di blog di cucina (www.unamericanaincucina.com) che alla sua seconda esperienza editoriale ci guida in un viaggio che porta “non solo attraverso le cucine, ma nel cuore stesso dello Stato della Stella Solitaria”. Con questo libro ci si rende conto di quanto sia importante, per rapportarsi al meglio con un popolo, conoscere come mangia. Aspettatevi un libro caldo e coinvolgente, dove i colori della copertina si ritrovano all’interno, perché vivaci e sgargianti sono le esperienze che la Evans racconta, dalla San Antonio Fiesta alla cena di tacos, dal gran party al ranch alla cucina nomade dei cowboy fino a un Texas più segreto, quello della cucina di mare e delle Texas Hills. Con questo libro non si acquistano solo delle ricette “autentiche”, ma si scoprono origini e segreti di ingredienti, ricette e abbinamenti che parlano di una cultura del buon cibo e della convivialità, del piacere di trovarsi, cucinare e gustare insieme. Si incontrano regine del chili, cuochi dei cowboy e pionieri-filosofi e si può persino imparare il sistema per fare il vero barbecue texano anche senza Texas … La tentazione di sfogliare avidamente le pagine per cercare una ricetta da fare e far provare al più presto agli amici, e anche per mettersi alla prova, è tanta, ma non fatelo prima di avere letto l’interessante introduzione e le “istruzioni per l’uso”. Buon appetito e buon viaggio! www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte alle Grazie&idlibro=7344&titolo=LA+CUCINA+TEX%2DMEX
Le fiabe nate dalla tradizione di Babbo Natale e le sue renne si confondono nell’immaginario infantile con il racconto cristiano della Natività. Così deve avere pensato Astrid Lindgren quando, nel 1961, scrisse Natale nella stalla, una storia natalizia semplice e commovente che recupera il senso del Natale e fa proprio il sentimento di pietà. Una mamma racconta il Natale al proprio bambino, ambientando la trama in un freddo paesaggio innevato, simile a quello che il bambino vede dalla sua finestra, dove un uomo e una donna poveri, di cui non si sa il nome, in una notte d’inverno trovano ricovero in una stalla. La donna aspetta un bambino, è esausta e infreddolita, e gli animali, sentendo il suo bisogno, si avvicinano a lei per scaldarla… Edito da Il Gioco di Leggere (http://ilgiocodileggere.blogspot.com/, 15€) il risultato è anche un libro bellissimo da sfogliare grazie alla illustrazioni di Lars Kliting che nel 2001 ha creato le nuove illustrazioni per questo racconto, acquerelli di un tipico inverno svedese accompagnano le parole della grande scrittrice, con la neve dai riflessi azzurri, gli alberi spogli e il cielo illuminato fitto di stelle. Lars Klinting è stato un autore e illustratore svedese. Particolarmente dotato per l’illustrazione della natura e degli animali, scrisse libri di scienze naturali per bambini e favole con protagonisti del mondo animale. L’autrice, la svedese Astrid Lindgren, è la creatrice di Pippi Calzelunghe e di molti altri libri per bambini (oltre 70 titoli), che già nel 1958 le valsero il premio internazionale Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia. Per chi ha un bambino cui volere raccontare quello che “accadde in una notte di Natale. Una notte di Natale di tanti anni fa. La prima notte di Natale”. Per affrontare il miracolo della nascita di Gesù con semplicità ma allo stesso tempo con profondo sentimento.
Per chi ha una grande passione. Per i cavalli certo, ma in generale anche per chi ama e rispetta gli animali e per chi vuole approfondire il loro mondo. Il cavallo. Storia, mito e realtà di un animale che ha cambiato la vita dell’uomo di Orme Editori (16€) è “un libro bellissimo, chiaro, commuovente, ricco di informazioni e di immagini che toccano da vicino il nostro cuore. Leggetelo e scoprirete l’enorme debito che tutti noi esseri umani abbiamo nei confronti del cavallo”. Non sono parole nostre ma quelle della recensione al libro apparsa sul National Equine Magazine che ci sembra abbia riassunto al meglio l’essenza di questo testo. L’autrice è Elaine Walker che ha scritto questo romanzo (Horse, tradotto dall’inglese da Viviana Cerqua) partendo dalle origini, dall’antenato del cavallo, dall’anello mancante per comprendere appieno l’evoluzione del cavallo moderno, per farci comprendere che “indipendentemente dal genere di rapporto stabilito con questo animale, la sua esistenza è così fortemente legata all’evoluzione dell’uomo che, in sua assenza, la nostra storia sarebbe totalmente diversa”. Ha evidenziato tanti aspetti diversi che riguardano questo animale e ci così regalato un libro estremamente interessante e che è reso ancora più bello e coinvolgente dalla sua competenza e dalla sua passione. Un libro utile anche per non fermarsi all’apparenze, perché, come spiega Elaine Walker, “il nostro legame con il cavallo va oltre la mera convivenza, influendo sulla nostra abilità di gestirlo e comprenderlo. Benché non fornisca le stesse risposte di un cane, potrebbe formare comunque un’unione altrettante forte con un addestratore abituale. (…) I cavalli possono non capire cosa diciamo, ma capiscono il modo in cui lo diciamo e se possono fidarsi di noi. Sulla base di ciò, seguiranno un uomo attraverso il fuoco…mentre un cavaliere prepotente, codardo o insicuro gli trasmetterà disagio e, forse, irritazione, facendo cadere entrambi in una penosa spirale di diffidenza e rischio”. www.ormebooks.it/catalogo.html?page=shop.product_details&flypage=flypage_orme.tpl&category_id=3&product_id=132
E rimaniamo nel mondo animale: Una carezza sul cuore raccoglie le storie incredibili ma vere, della donna che ha imparato a parlare il linguaggio degli animali. La donna, l’autrice è Pea Horsley, che ha intrapreso un percorso che parte da un iniziale scetticismo per arrivare al convincimento e al successo. “Questo libro racconta il suo viaggio. Dopo averlo letto, forse non crederete che un uomo possa volare, ma certamente reputerete verosimile che una donna sia in grado di parlare con un coniglio”. Pea Horsley non si è limitata a riconoscere le straordinarie possibilità di comunicazione che uniscono uomini e animali ma, studiando da vicino la vita di questi, è riuscita a scoprire che parlano un vero e proprio linguaggio. “Ho scritto questo libro perché possa essere d’aiuto a voi e ai non-umani che amate. La mia speranza è che queste storie di vita vissuta possano aprirvi gli occhi, liberare le vostre menti e confortarvi nel dolore o nella sofferenza. La comunicazione animale, per quanto utile, non costituisce però un’alternativa alla diagnosi esperta di un veterinario fidato”. Attestato dalle numerose lettere che Pea Horsley riceve dai quattro angoli del globo, Una carezza sul cuore è un “inno” di dedizione al mondo animale, scritto con la consapevolezza che la natura è un tesoro prezioso: un paese ancora sconosciuto da cui l’uomo ha moltissimo da imparare”. Il libro è edito da Alberto Castelvecchi Editore (a marchio Ultra) (16.50€). Per chi crede che “ascoltando i pensieri degli animali non li umanizziamo, ma gli consentiamo di aver voce in un mondo in cui lottano per essere ascoltati. E che comunichiamo con loro per capirli e per confortarli”. Per chi è “aperto alle cose più disparate, per chi il mondo è un ‘avventura e un susseguirsi di scoperte da quando apriamo gli occhi a quando andiamo a dormire”. www.ibs.it/code/9788876155017/horsley-pea/una-carezza-sul.html