a cura di Alida Bonifacio
A Lisbona, fino al 27 novembre, la sesta edizione di EXD
Da qualche giorno ha avuto inizio EXD’11 LISBOA, biennale di design, architettura e creatività che dal 1999 viene organizzata nella capitale portoghese. USELESS, il tema dell’edizione di quest’anno, innanzitutto mette in dubbio l’idea dell’uso e della mancanza e da ciò apre la strada a nuove interpretazioni e intuizioni su ciò che si produce e si consuma, come e perché. In una società ossessionata sempre più dalla ricerca di obiettivi tangibili e dal possesso, l’idea di non possedere nulla o di non avere obiettivi è assurda, è politicamente e socialmente scorretta. Spostandoci nella sfera del design, quest’ultimo dovrebbe servire a soddisfare un bisogno o a risolvere un problema ma molte volte non è così, altre volte invece vengono proposte opere che cambiano radicalmente la vita. Attraverso il programma di EXD’11, USELESS viene affrontato da diversi punti di vista: quello economico (attraverso la produzione industriale), quello culturale e quello sociale, attraverso una prospettiva creativa e intellettuale. Il tema di questa edizione della biennale non è che un punto di partenza e una provocazione. Per la prima volta quest’anno, gli eventi principali della biennale si svolgono nel centro di Lisbona e sono tutti raggiungibili a piedi in pochi minuti. Anche quest’anno inoltre, come in passato, uno degli scopi di questa mostra è quello di far riscoprire il centro storico della capitale portoghese, riaprendo una serie di spazi cittadini di solito poco frequentati e creando nuovi e affascinanti percorsi urbani. EXD è una biennale internazionale dedicata al design, all’architettura e alla creatività, che coltiva e analizza la cultura contemporanea attraverso discussioni e riflessioni. L’edizione del 2009, che ha visto anche le celebrazioni del 10° anniversario della mostra, ha registrato la partecipazione di 150.000 visitatori, con un totale di 29 eventi per una durata complessiva di 61 giorni. La mostra, nata nel 1999, si è sempre svolta a Lisbona e da allora promuove l’innovazione e la cultura del design come forza trainante per lo sviluppo sostenibile. Per ulteriori informazioni sulla sesta edizione della biennale è possibile visitare il sito www.experimentadesign.pt Ed è possibile seguire le ultime notizie su Lisbona anche su www.facebook.com/visitlisboa
Presentate a Milano le regole dell’Eco-Design
Il 29 giugno scorso alla Camera di Commercio di Milano si è tenuto un convegno dal titolo “Eco-Design e prodotti per un ambiente sostenibile”, grazie all’organizzazione della Camera di Commercio di Milano, Remade in Italy e Agrimercati. Remade in Italy (www.remadeinitaly.it) è un’associazione riconosciuta senza scopo di lucro fondata nel 2009 che promuove, a livello nazionale e internazionale, i prodotti “made in Italy” derivanti dal riciclo. I prodotti Remade in Italy sono contraddistinti da un marchio che contiene le informazioni sulle caratteristiche di sostenibilità ambientale del prodotto, in termini di risparmio di materie prime, riduzione di consumi energetici e contenimento delle emissioni di Co2. Ed è da Remade in Italy che sono arrivate le linee guida da seguire per fare del design un’arte sostenibile. Prima regola, ideare un prodotto orientandosi su “cicli di vita sostenibili”. In secondo luogo, per la scelta dei materiali da utilizzare, ricordarsi che non sempre quelli naturali sono la soluzione migliore, la plastica può essere più riciclabile del legno. Il terzo punto prevede una riflessione sui consumi energetici, il quarto sulla durata di vita dei prodotti che spesso è troppo breve e dovrebbe aumentare. Punto cinque: ideare un servizio è meglio che ideare un prodotto, perché significa riflettere sui possibili riutilizzi di un prodotto. Sesto e settimo punto, ridurre al minimo l’uso di materiali e se possibile utilizzarne di riciclabili per creare prodotti nuovi. Ottava regola, rendere un prodotto riciclabile, cioè recuperarlo dopo lo smontaggio. Regola numero nove: interrogarsi sempre sulle possibilità che il riciclo e il riuso offrono, perché qualsiasi idea può apportare miglioramenti nelle performance.
E nell’ambito di questo convegno sono stati presentati dei dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2010 e 2009: in sintesi, un designer italiano su quattro è lombardo. Milano è prima in Italia con un’impresa su dieci specializzata nel design legato alla moda. Sono 3.578 le imprese lombarde specializzate in attività di design, che significa una impresa su quattro in Italia (24,9%), in crescita del 2,2% rispetto al 2009. L’area milanese con circa 1.400 attività assorbe il 38,7% del totale regionale, e il 9,6% nazionale, che significa una impresa su dieci in Italia. Seguono in Lombardia per numero di imprese Como (3% nazionale), Brescia e Bergamo (2,6%) e Monza e Brianza (2%). E se a Milano il settore cambia poco rispetto al 2009 (-0,6%), si registrano segnali di crescita a Monza e Brianza (+14,1%), a Cremona (+6,3%) e a Brescia e Bergamo (entrambe +4,7%). Se si guarda la specializzazione delle singole province, Milano ha la maggiore concentrazione di imprese di design di moda e design industriale (37,1%), Sondrio la più alta specializzazione di disegnatori grafici (7,7%) e di pagine web (42,3%) mentre Lecco di disegnatori tecnici (59,5%). E tra le regioni italiane che si occupano di design, dopo la Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte concentrano più della metà del totale nazionale. Tra quelle più dinamiche la Campania (+21%), ma anche Sicilia e Basilicata (+15%). Qui di seguito il link della pagina legata all’evento e i contatti dei partecipanti
www.mi.camcom.it/show.jsp?page=857039
Bruxelles: Biennale di Art Nouveau
Ogni weekend di ottobre, dall’8 al 30, la Biennale di Art Nouveau è un’occasione unica per scoprire il patrimonio Art Nouveau e Art Deco di Bruxelles. Ogni fine settimana si potranno visitare una quindicina di interni, tra cui hotel de maître, dimore, residenze, edifici scolastici, industriali o pubblici, disegnati con l’arte e il genio dello stile Art Nouveau. Da un lato, circuiti turistici, in pullman, a piedi o in bicicletta, propongono l’esplorazione quartiere per quartiere di una città che fu governata dall’estetica architettonica dell’Art Nouveau. Inoltre, visite d’interni eccezionalmente aperti e accessibili grazie a un pass.
Quest’anno è prevista una programmazione speciale nel contesto dei 150 anni di Victor Horta, il padre dell’architettura Art Nouveau a Bruxelles. Programma disponibile sul sito www.voiretdirebruxelles.be di “Voir et Dire Bruxelles”, la sinergia di cinque associazioni operanti nel turismo culturale di Bruxelles: l’ARAU (Atelier de Recherche et d’Action Urbaines), ARKADIA.be, ITINERAIRES, LE BUS BAVARD e PRO VELO che propone visioni personali e alternative sulle realtà di questa città. Partendo ognuna da un punto di vista diverso, le cinque associazioni fanno conoscere al visitatore il patrimonio storico, architettonico, economico, sociale, folklorico e naturale della propria città-regione esaltandone le principali caratteristiche.