a cura di Biancaluna Molinari
Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato Uter Ventorum. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiesa di San Michele presso Torino. Ma qui, anziché trovare il libro, si imbatte in un enigma… Voi, invece, mettetevi sulle tracce di Ignazio da Toledo, leggente Il Mercante di Libri Maledetti di Marcello Simoni (per Newton Compton). In attesa dell’8 settembre, giorno di uscita del libro nelle librerie, guardate il booktrailer qui http://blog.newtoncompton.com/il-mercante-di-libri-maledetti/ e seguite la pagina ufficiale facebook.
In libreria ha da subito attirato la mia attenzione, sicuramente per la sua bella e originale copertina rossa flessibile moleskine e l’incisione dorata e poi, lo ammetto, dopo averla sfogliata e capito di che cosa si trattava mi è venuta una voglia pazzesca di andare su internet ad acquistare un biglietto aereo per Parigi. Con una guida così in mano si vede sicuramente una Parigi particolare, molto poco turistica e molto vera. La parigina – Guida allo chic (25€), una novità di L’Ippocampo, è l’edizione italiana di La Parisienne, titolo edito l’anno scorso da Flammarion, S.A., Parigi che vede come autrice la modella e stilista francese Ines de la Fressange. Lei è considerata un’icona di stile e con l’aiuto della giornalista di moda di Elle Sophie Gachet offre consigli per avere stile ed essere belle, perché, per usare le prime parole della guida, “non occorre essere nata a Parigi per avere uno stile da Parigina”. “La Parigina non cade mai nella trappola delle tendenze: la sua ricetta segreta sta nel lasciarle maturare e nel servirsene con discernimento” . Ecco dunque una serie di consigli per vestirsi come una parigina (tenendo presente che un guardaroba potrebbe necessitare di sette “classici”) raccontati in stile molto friendly, sottolineato anche dalla grafica, arricchita da buffi disegni della stessa Ines e da foto di moda di sua figlia. Bisogna proprio che si vada a Parigi con questa guida non solo per gli indirizzi di moda, di boutique famose e altre decisamente non scontate, ma anche e soprattutto perché vengono svelati alberghi, ristoranti e tanti luoghi insoliti da visitare nella capitale francese. Guida curiosa, densa di informazioni ma allo stesso tempo “leggera” da fare venire voglia di leggerla tutto d’un fiato per poi iniziare a compilare il planner per il prossimo viaggio nella Ville Lumière. www.ippocampoedizioni.it/la_parigina_-_guida_allo_chic.html
In questo 2011, anno in cui si festeggia il 150° anniversario dell’Italia unita, non poteva mancare un libro dedicato ai protagonisti del Risorgimento…Eccone dunque uno che però è un’interpretazione del Risorgimento tutta particolare. Di Mazzini e Garibaldi, di Vittorio Emanuele II e di Pio XI, di Carlo Pisacane, dei fratelli Bandiera e di altri veri e presunti protagonisti di quel periodo storico si è già detto e scritto moltissimo ma, al di là delle vittorie e delle sconfitte, delle cospirazioni, degli esili e dei trionfi, gli eroi dell’Unità d’Italia avevano anche una vita normale. E le pagine di Qui mangiava Garibaldi, Guida eno-gastro-bellica al Risorgimento, di De Agostini (14€) sono proprio dedicate alla vita quotidiana, al “dietro le quinte” di sedici personaggi risorgimentali, ai tratti più intimi del loro carattere, ai luoghi della formazione e delle loro gesta. Ma soprattutto ci raccontano come erano imbandite le tavole a cui sedevano questi personaggi, i prodotti che mangiavano nei luoghi in cui vivevano o in cui passavano, i vini autoctoni, le ricette dell’epoca e ci fanno conoscere, dove sopravvivono, le osterie e le trattorie che frequentavano. Questa “guida” è stata scritta a più mani: da Paolo Paci, scrittore e giornalista specializzato in viaggi e gastronomia, vicedirettore di La Cucina italiana, Giorgio Donegani, alimentarista e storico della gastronomia, Gianni Morelli, scrittore e geografo, e autore di numerose guide di viaggio, racconti e romanzi, Roberto Mottadelli, critico d’arte, appassionato di storie e geografie, Alessandro Milani, giornalista radiofonico e internettiano e da Pino Salerno, sceneggiatore e autore radiotelevisivo. Come scrive Paci nell’introduzione, “il regalo migliore che il Risorgimento ci potesse fare è il melting pot di sapori alpini e mediterranei, padani e isolani, che è diventata la cucina italiana”, ecco dunque lungo queste pagine un punto di vista originale sulla nostra storia ottocentesca, che si possono leggere come una raccolta di biografie atipiche, oppure utilizzare come una vera guida turistica o gastronomica, per celebrare, golosamente, i 150 anni dell’Unità d’Italia. www.deagostinilibri.it/libro/paci-paolo_qui-mangiava-garibaldi.aspx?ean=9788841868355
Washington Irving nacque in a New York nel 1783, iniziò gli studi giuridici ma ben presto si dedicò all’attività letteraria. E per fortuna, diciamo noi, visto che oggi è ricordato e riconosciuto come il primo scrittore americano di fama internazionale. Autore di racconti, saggista, poeta e giornalista, di lui oggi, grazie a Donzelli Editore possiamo apprezzare C’era una volta New York (25€), titolo originale A History of New York from the Beginning of the World to the End of the Dutch Dynasty, “uno spassoso racconto della fondazione olandese di Nuova Amsterdam, delle sorti dei cittadini e dei governatori di quella prima colonia americana. Il tono è quello di una saga farsesca, in cui l’autore si diverte in più occasioni a depistare la trama (e i lettori) con improbabili citazioni e dotte note la cui funzione sembra invece essere quella di sorreggere la sua umile cronaca di scaramucce coloniali con l’ausilio delle auctoritas del passato”. C’era una volta Cristovallo Colon, “volgarmente detto Colombo”. C’era una volta una meravigliosa arca che dall’Olanda approdò in una baia incontaminata oltreoceano per fondare Nuova Amsterdam. C’erano una volta gli Indiani, “molto propensi ai lunghi discorsi, e gli olandesi ai lunghi silenzi; dunque perfetti gli uni per gli altri”. Erano tempi in cui imperversavano le faide, come quella scoppiata tra i Dieci Brache e i Braca Tosta, novelli Montecchi e Capuleti, per decidere l’assetto urbanistico della futura New York: una città di canali, come Amsterdam e Venezia, o un insediamento su palafitte? È la vera storia della New York delle origini, quella narrata in queste pagine, o una bella favola? O forse una gigantesca burla, in cui un giovanissimo Washington Irving sotto mentite spoglie, attraverso le strambe abitudini dei progenitori olandesi, intende colpire i vizi dei newyorchesi a lui contemporanei? Dietro la maschera di Diedrich Knickerbocker – sedicente storico di origini olandesi misteriosamente scomparso e di cui rimane solo un manoscritto –, Irving offre un resoconto semiserio delle vicende della leggendaria Nuova Amsterdam. In un vortice di personaggi del tutto verosimili e di altri assolutamente improbabili, in un guazzabuglio di fatti realmente accaduti e pure creazioni della fantasia, ci conduce in un viaggio nel tempo alle origini mitiche della città. www.donzelli.it/libro/2280/cera-una-volta-new-york
Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, Josè Saramago, tra i più grandi romanzieri del Novecento, scrisse Viagem a Portugal nel 1990, libro che è stato tradotto anche in italiano per Feltrinelli che all’inizio di quest’anno l’ha pubblicato nella “Universale Economica” (12€). E lo vogliamo presentare prendendo in prestito le parole dell’autore: “Questo Viaggio in Portogallo è una storia. Storia di un viaggiatore all’interno del viaggio da lui compiuto, storia di un viaggio che in se stesso ha trasportato un viaggiatore, storia di un viaggio e di un viaggiatore riuniti nella fusione ricercata di colui che vede e di quel che è visto… Prenda il lettore le pagine che seguono come sfida e invito. Faccia il proprio viaggio secondo un proprio progetto, presti minimo ascolto alla facilità degli itinerari comodi e frequentati, accetti di sbagliare strada e di tornare indietro, o, al contrario, perseveri fino a inventare inusuali vie d’uscita verso il mondo. Non potrà fare miglior viaggio. Insomma, prenda questo libro come esempio, mai come modello”. Una “guida” anomala che va oltre la geografia di un paese amato, per addentrarsi nella psicologia di un popolo. Un invito a perdersi, più che a trovare la strada. Da non perdere la bellissima prefazione di Claudio Magris che conclude con un paradosso: “per capire veramente, il viaggiatore…dovrebbe fermarsi, essere sedentario, partecipare a fondo alla vita che attraversa e si lascia indietro…il viaggiatore è uno che vorrebbe essere residente, radicato ma in molti luoghi”. E per concludere, usiamo ancora le parole di Saramago: “la felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di queste”. www.lafeltrinelli.it/products/9788807722417/Viaggio_in_Portogallo/Jose_Saramago.html?prkw=viaggio in portogallo&srch=1&cat1=&prm=&Cerca.x=47&Cerca.y=3
Sempre edito da Feltrinelli, è alla sua prima edizione nella collana Varia il libro Mondoviaterra, 467 giorni, 108.000 chilometri, senza bucare il cielo (18€), scritto da Eddy Cattaneo. Mondoviaterra parla di un sogno: fare il giro del mondo via terra, senza prendere aerei. In solitaria. Pulito, lento e circolare. Un’avventura d’altri tempi per sentire la terra cambiare sotto i piedi giorno dopo giorno, a contatto con la Natura. L’autore racconta anche il perché di questa sua impresa, “credo che tutto nasca da qui, solo un bambino che vuole entrare nelle fotografie di un atlante. (…) Perché si parte? Forse per riempire una mappa vuota, per perdersi o forse solo per giocare in un prato più grande. Non lo so. So solo che questa volta non mi voglio dare nessun limite. Che bello dirlo, questa volta il limite è il mondo. Almeno di provo”. E il risultato è un libro che si lascia legge con grande piacere ed estrema voracità, si ha la sensazione di essere partiti insieme a chi scrive, perché ci racconta i paesaggi e le persone e condivide, non risparmiandole, le sue emozioni. Ogni volta che si legge un po’ di Mondoviaterra, come succede a Eddy Cattaneo sembra di “respirare ogni giorno aria diversa, come se il cielo fosse una piscina che la notte viene svuotata per essere riempita di nuovo la mattina”. Inevitabile buttare l’occhio sulla piccola mappa che a piè di pagina, di ogni pagina dispari, riporta il percorso, una linea in itinere che attraversa il mondo. Sarà per il fatto che fare un viaggio così è un po’ il sogno di tanti ma queste belle pagine hanno fascino e non solo perché ti arricchiscono di 108.000 chilometri di esperienze ma perché regalano anche la speranza che forse, un giorno, si avrà il coraggio, lo stesso coraggio di Cattaneo, per partire, per “aprire e chiudere il cerchio”. www.lafeltrinelli.it/products/9788807491047/Mondoviaterra/Cattaneo_Eddy.html?prkw=mondoviaterra&srch=1&cat1=&prm=&Cerca.x=43&Cerca.y=16
“El Salvador è un libro da leggere, non da sfogliare”. Questo l’invito che viene fatto ai lettori nell’intro di una delle Guide per Viaggiare edite dalla Casa Editrice Polaris (27€). El Salvador è una corposa (ma agevole nel formato), particolareggiata, davvero ben fatta guida dedicata al più piccolo e densamente popolato Paese dell’America Centrale. La penna che l’ha realizzata è quella di Federico Geremei che, come si legge nella sua biografia, si batte, perplesso ed entusiasta, per un giornalismo senza retorica, un autore che viaggia per raccontare e viceversa. E così ci presenta un Paese che “logisticamente è perfetto: la capitale è al centro del territorio, le distanze sono brevi…e da vedere c’è tantissimo. Ciò significa che in poco tempo si gira un paese tornando carichi di immagini e aneddoti su posti incredibili visitati solo da qualche raro straniero di passaggio. (…) Ce n’è davvero per tutti, in El Salvador non ci si annoia, ché il paese è una deviazione continua dall’itinerario programmato”. Per questo, si continua a spiegare nell’intro, la guida presenta itinerari per località, area per area: la capitale e dintorni, le aree centrali, l’Occidente, l’Oriente, il Pacifico e i siti archeologici. Non mancano delle utilissime sezioni di informazioni utili per organizzare al meglio il viaggio e per non avere brutte sorprese una volta là, e introduzioni sul territorio, sulle vicende storiche e su società, cultura e tradizioni del popolo salvadoregno. Il tutto non può che stimolare la curiosità dei viaggiatori più curiosi e di chi ama conoscere luoghi e persone fuori dai circuiti e “luoghi” comuni. Se non avevate mai pensato di recarvi nello Stato dove nel giro di poche ore si passa da una piantagione di caffè a mille metri con vista sul Pacifico a una chiesa coloniale in una valle stretta e nascosta, per poi gustarsi un coctèl di molluschi sulla spiaggia e finire in mezzo alle montagne oppure rientrare in città, una volta sfogliato questo volume forse un pensierino inizierete a farlo… www.polaris-ed.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=shop.flypage&product_id=658&category_id=1&manufacturer_id=0&option=com_virtuemart&Itemid=21