Con poco più di centomila abitanti la Val d’Aosta è la più piccola regione italiana, nota per le sue attrattive turistiche e per le sue montagne che coronano la catena delle Alpi in un paesaggio naturale genuino e ampiamente preservato: Monte Bianco, monte Rosa, Cervino, Parco Nazionale del Gran Paradiso sono mete imprescindibili per chi ama la montagna e la natura. Chi ai rifugi alpini preferisce invece le comodità di fondo valle trova paesi e cittadine a misura d’uomo, a partire dal capoluogo Aosta che vanta una lunga storia di impianto romano già nel nome che deriva da Augusta Praetoria.
Non c’è dubbio però che il viaggiatore che si reca in val d’Aosta non solo per attraversarla in fretta diretto ai tunnel alpini del monte Bianco sulla direttrice dell’Alta Savoia e della Francia oppure del Gran San Bernardo verso il canton Vallese in Svizzera non può mancare la visita di Saint-Vincent, soprannominato la Riviera delle Alpi grazie alla sua centenaria vocazione turistica determinata innanzitutto dalla posizione favorevole, al riparo dai venti freddi, con un clima meno continentale del resto della vallata con inverni più miti e meno nevosi ed estati calde, ma più ventilate che hanno permesso lo sviluppo di una vegetazione tipica delle aree mediterranee come palme, ulivi e pini domestici. È piacevole esplorare il territorio a piedi, con bici elettriche facilmente noleggiabili oppure a cavallo. Dal centro del paese si può salire lungo le antiche mulattiere alla riscoperta di chiesette, mulini e piccoli tesori architettonici come i rascard, edifici rurali tipici dell’arco alpino occidentale presenti anche in Svizzera e in Savoia, con la stalla al pian terreno e l’abitazione e il deposito dei cereali al piano di sopra, così concepiti per evitare l’umidità e l’attacco dei topi.
A Saint-Vincent si accede facilmente lasciando l’autostrada a Châtillon: del resto da qui in epoca romana, passava già la via consolare delle Gallie fatta costruire da Augusto. La località possiede importanti resti antichi come il ponte sul torrente Cillian e la chiesa parrocchiale di San Vincenzo, di origine romanica del XII secolo. Ma la fama della località ha origine dal XIX secolo grazie alla scoperta della fonte termale da Jean-Baptiste Perret nel 1770. Come in molte celebri località termali europee dell’epoca, Vichy, Baden, Karlsbad per fare solo qualche esempio, anche qui la struttura termale ha favorito la creazione di strutture ricettive e sviluppato una precoce vocazione turistica.
Il Grand Hotel Billia è uno storico e imponente edificio Belle Epoque che domina il paesaggio del paese realizzato da Stefano Billia nel 1908. Il Casinò de la Vallée, ristrutturato e rimodernato di recente è aperto dalle 10 del mattino per 364 giorni all’anno ed è tra le più note e prestigiose sale in Europa, nonché attività economica di primaria importanza per l’economia dell’intera regione a statuto speciale. Inaugurato ufficialmente nel primo dopoguerra il 29 aprile 1947, all’epoca era ubicato nelle sale del Grand Hotel Billia. Attualmente si estende per 3.500 metri quadrati su due piani di un edificio moderno adiacente, sempre collegato direttamente con il complesso alberghiero da un passaggio interno coperto. Non lontano dal Casinò si trova la struttura geodetica del palazzetto di proprietà del comune in cui si tengono concerti e proiezioni cinematografiche con artisti di fama e spesso dirette televisive. La notorietà nazionale della località deriva soprattutto dalla frequentazione già dagli anni cinquanta e sessanta delle Terme e del Casinò da parte di personalità del jet-set italiano e internazionale, attori, musicisti, personaggi del mondo dello sport e della politica.
Diretto da Severino Dellea, il Billia oggi si presenta come un resort integrato con le 69 camere del maestoso edificio storico a cinque stelle più altre 120 camere nella retrostante struttura più moderna a quattro stelle del “Park e un’ala congressuale con una grande sala a cinema dalla capienza di 600 posti e otto sale modulabili, naturalmente con ampio parcheggio a disposizione. I ristoranti sono quattro, il gastronomico Grand Vue dalla vista aperta sul giardino e sulla vallata, il 1908 il cui nome ricorda l’anno della fondazione, il Rascard che si ispira nella struttura modernissima alla tradizione dei fienili di montagna e infine la vinoteca con formaggi salumi. Le grandi camere e suite dell’edificio principale sono disposte su tre piani, mentre il piano terra è riservato alla lobby, ai ristoranti e a un bel bar: spettacolare è lo scalone d’epoca che porta ai piani, Al piano sottostante si trova l’attrezzato centro benessere che apre poi all’esterno su una grande piscina all’aperto riscaldata in mezzo a un curatissimo parco.
Per maggiori informazioni: https://www.lovevda.it/it/site-search?q=saint%20vincent%20valle%20d%27aosta – www.billia.it
Contributi fotografici: Leonardo Felician, Hotel Billia, Ufficio Turismo Saint Vincent e VdA