Cammini in giro per il mondo alla ricerca di nuovi itinerari, tradizioni artigianali, eventi folkloristici, paesaggi incontaminati
In Valtellina nasce il Cammino Mariano delle Alpi
Un nuovo itinerario di trekking che attraversa gran parte della Valtellina e tocca alcuni dei luoghi più importanti di devozione mariana della provincia di Sondrio. Si tratta del Cammino Mariano delle Alpi, un progetto di grande valenza religiosa, culturale e turistica che nasce con l’obiettivo di accompagnare i pellegrini che decidono di scoprire la Valtellina fino al rinomato santuario della Madonna di Tirano, proclamato nel 1946 da Papa Pio XII “Celeste Patrona della Valtellina”. Un cammino unico per la Valtellina, che va a completare l’offerta trekking del territorio. Il punto di partenza della Via Occidentale è Piantedo, uno dei primi paesi che accoglie i turisti una volta entrati in Valtellina, e da qui si percorrerà la valle, tra antichi borghi che narrano la storia di questa destinazione, paesaggi naturali di incredibile bellezza, in primis i caratteristici terrazzamenti vitati e, ultimi ma non per importanza, piatti tipici che celebrano la tradizione culinaria del luogo.
Non si tratta di un semplice itinerario di trekking dove instancabili camminatori possono mettersi alla prova, ma di un autentico percorso che unisce natura, sport e spiritualità.
Orientarsi lungo il Cammino Mariano delle Alpi è semplice, infatti su tutto l’itinerario sono presenti cartelli con il logo ufficiale del Cammino che segnalano la via corretta ai pellegrini, proprio come su ogni sentiero di montagna.
Inoltre, da una prima analisi del logo, i turisti possono subito comprendere meglio la natura di questo itinerario: si possono ammirare il profilo di Maria, il profilo delle Alpi e un sentiero, ovvero i tre aspetti principali del Cammino – fede, natura e trekking – il tutto in azzurro, colore che nella tradizione rappresenta il colore di Maria.
www.valtellina.it/cammino-mariano-delle-alpi
Al via ‘The Heart of Sicily’: antiche tradizioni nei piccoli borghi dell’entroterra siciliano.
The Heart of Sicily è un network di turismo relazionale nato per sostenere agricoltori e artigiani che tramandano antiche tradizioni nei piccoli borghi dell’entroterra siciliano.
Quindici esperienze rurali da non perdere nel cuore della Sicilia più autentica.
Conoscere i segreti della produzione della ricotta insieme ad un pastore, scoprire le ricette della cucina siciliana, andare a raccogliere erbe spontanee nei boschi. Ma anche vivere la raccolta delle olive e la produzione dell’olio ad Alia, partecipare a laboratori di cosmetica naturale a Sclafani Bagni, godersi la bellezza del paesaggio a dorso di un docile asinello tra i boschi di Polizzi Generosa o rilassarsi tra piante alimurgiche e terme naturali.
Sono solo alcune delle esperienze rurali proposte da The Heart of Sicily, la piattaforma di turismo relazionale che mette al centro le storie di vita e di lavoro delle comunità locali.
Il progetto The Heart of Sicily è nato per volontà di un gruppo di sei amici – host, guide e agricoltori – che vivono e lavorano nell’area delle Madonie: una breve dorsale montuosa a un’ora da Palermo, con cime di duemila metri che guardano il mare di Cefalù.
Riconosciute come Parco Regionale dal 1989, le Madonie sono UNESCO Geopark dal 2015.
L’obiettivo del progetto è sostenere i piccoli centri di interesse storico-artistico nel cuore della Sicilia, le loro comunità locali e i protagonisti dei saperi tradizionali, favorendo un turismo lento e sostenibile, fuori dai circuiti più inflazionati dell’Isola. Sul sito theheartofsicily.it si può venire a contatto con le storie dei sei host e dei venti partner riuniti dal network, e scegliere gli itinerari a cui partecipare. Le attività previste durante la permanenza coinvolgono agricoltori, pastori, mugnai, escursionisti, cuochi per conoscere e vivere la loro quotidianità, venendo a contatto da veri insider con il patrimonio gastronomico, artistico, culturale e naturale dei piccoli borghi delle Madonie.
La Partita a Scacchi a personaggi viventi di Marostica
La Partita è giocata sulla Piazza di Marostica ogni secondo weekend di settembre degli anni pari. Le date della rappresentazione di quest’anno sono quelle del 9 – 10 e 11 settembre.
La cornice storica d’eccezione, Marostica, è uno dei borghi murati più belli al mondo; gli oltre 650 figuranti, i ricchissimi costumi rinascimentali, le musiche, i fuochi, gli sbandieratori, l’incendio del Castello hanno fatto di questa rievocazione uno dei simboli del folklore e della storia italiana nel mondo.
Per la Partita a Scacchi si arriva dai 5 continenti, per vivere da protagonisti, sia pure per il solo spazio di una sera, una grande storia d’amore.
Una fanciulla bellissima di nome Lionora e due giovani pretendenti pronti a sfidarsi a singolar tenzone per conquistarsi il diritto di impalmarla. E un padre, Taddeo Parisio, castellano della città, che non voleva perdere nessuno dei due valenti giovani, entrambi utili alla maggiore gloria del suo nobile casato.
A Marostica, nel territorio vicentino della Serenissima, correva l’Anno di Grazia 1454.
La memoria della vicenda veronese di Giulietta e Romeo era ancora vivissima e i duelli per cause d’amore erano banditi anche dal Doge.
Da qui la gara nel nobile gioco degli scacchi, nella piazza del Castello da basso, con pezzi grandi e vivi, armati e segnati con le insegne del Bianco e del Nero, secondo le antichissime regole imposte dalla nobile arte. La sfida sarebbe stata onorata da una mostra in campo di uomini d’arte, e da fuochi e luminarie, ballerine, suoni e danze.
Oggi come allora l’emozione si rinnova, in una fastosa cornice di costumi preziosi e di gonfaloni, affascinanti dame ed intrepidi cavalieri, scherzosi zanni, giocolieri e sputafuoco, rinnovando negli animi il sapore antico di una appassionante storia d’amore.
Constance Tsarabanjina: l’anima del Madagascar in un resort
La perla malgascia del gruppo Constance Hotels & Resorts si presenta con un nuovo look che combina esotismo, raffinata semplicità, etica del lusso e invita gli ospiti italiani a vivere esperienze True by Nature, tra cielo e mare.
Natura è la parola chiave: è l’autentica fonte di ispirazione di una vacanza al Constance Tsarabanjina e del restyling di cui è stato oggetto il resort durante la pandemia. Le novità non riguardano solo l’estetica, ma anche le esperienze proposte agli ospiti come, ad esempio, i raffinati set up studiati per cene speciali in luoghi di rara bellezza: sulla spiaggia, tra le rocce, in collina o sotto una deliziosa pergola chiamata “Nido”. Anche il wellness è stato implementato grazie ad un nuovo spazio dove praticare lo yoga, e ad un’ampia area relax da cui godere di un’impareggiabile vista sulle acque turchesi e le maestose rocce vulcaniche.
Oltre ad abbandonarsi al dolce far niente sulle tre abbaglianti spiagge dell’isola, durante il soggiorno gli ospiti possono scoprire le magnifiche profondità dell’Oceano Indiano grazie alle immersioni organizzate dal qualificato centro diving presente in loco e incontrare simpatiche tartarughe e variopinti pesci colorati anche solo facendo snorkelling dalla riva. Non mancano le escursioni in barca: dal birdwatching al pic-nic sull’isola deserta di Ankarea dove vedere maestosi baobab, dalla ricerca delle balene nel canale del Mozambico fino a Nosy Komba per socializzare son i simpatici lemuri.
Il Constance Tsarabanjina è un santuario custodito nell’Oceano Indiano a 40 minuti di barca dall’isola di Nosy Be a nord del Madagascar.