Tre diverse realizzazioni in ambiente Metaverso: l’hotel progettato da CitizenM, i nuovi centri di ricerca realizzati dall’Università Milano Bicocca ed uno spazio che vuole salvaguardare la bio diversità .
CitizenM, nuova avventura nel Metaverso
Il pluripremiato gruppo olandese, lanciato nel 2008 da Rattan Chadha ed oggi brand globale di hospitality ha acquistato, per primo, un sito su The Sandbox, il mondo virtuale parte di Animoca Brands, per costruire un hotel nel Metaverso. Precisiamo che The Sandbox è un metaverso in cui gli utenti possono creare e monetizzare i propri mondi distinti ed esperienze di gioco su LANDs, i non fungible tokens (NFT) che rappresentano beni immobili virtuali. Siamo entusiasti di essere la prima azienda alberghiera a costruire nel Metaverso” racconta Robin Chadha, CMO di citizenM – Come marchio che ha sempre spinto il confine e sfidato i modelli tradizionali, questa nuova avventura su The Sandbox si adatta non solo alla strategia del nostro marchio, ma anche all’impegno che abbiamo nei confronti della comunità creativa e dei nostri ospiti sia online che nel mondo reale. Siamo entusiasti di esplorare ulteriormente le opportunità nel Metaverso anche per gli anni futuri.
Una volta che l’hotel virtuale, un luogo per gli avatar che visitano la Sandbox in cui lavorare, dormire e giocare, sarà costruito, CitizenM collaborerà con un ulteriore roster di artisti digitali per creare e vendere NFT acquistabili nello spazio digitale.
Info: www.citizenM.com
Milano-Bicocca inaugura il suo Metaverso
Sono stati presentati i nuovi laboratori di realtà virtuale, wearable e mobile technology del Dipartimento di Psicologia di Milano-Bicocca: il MiBTec (Mind and Behavior Technological Center) ed il BiCApP (Bicocca Center for Applied Psychology), due strutture all’avanguardia destinate allo studio ed al miglioramento dell’interazione uomo-macchina. Il MiBTec ospita le più grandi infrastrutture di ricerca nel loro genere: CAVE interattive, visori VR/AR, strumenti aptici, proiettori olografici, ambienti virtuali immersivi multiutente (metaversi), misurazione di parametri fisiologici-biometrici (come ECG, EEG, HR, EDA, Termografia, cinematica del movimento, movimenti oculari) e stampa 3D.
Il BiCApp mira a sviluppare la ricerca scientifica nel campo dell’interazione umana con le tecnologie indossabili e mobile.
Scopo comune di questi due centri è condurre attività di ricerca, di base e industriale, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie sempre più fruibili e intuitive per migliorare la qualità della vita delle persone e il loro benessere psicologico: attraverso lo studio dei fattori umani coinvolti (percettivi, cognitivi, emozionali, linguistici, ergonomici) nell’interazione dell’individuo con l’ambiente, sia esso di lavoro, svago o istruzione, e con le nuove frontiere delle tecnologie digitali.
Entrambi i centri scientifici progettano soluzioni per la ricerca e l’impresa, adottando principi di User Centered Design applicati alla progettazione e adozione di tecnologie all’avanguardia.
Info: www.unimib.it
Papà e figlio di 11 anni costruiscono uno spazio nel Metaverso per salvaguardare la bio diversitÃ
In uno spazio, organizzato da Zero Pixel e Meta Communications, Skills and Academy, su ambiente Spatial, è stato realizzato MetaOcean, un ambiente immersivo con i visori Oculus Quest 2, da smartphone, Tablet e Pc. Vi sono state inserite varie fotografie subacquee scattate da Marco Daturi, esperto di immersioni, in diversi Paesi nel mondo, un crypto obj del figlio Lupo, 11 anni, ed un portale per accedere ad uno spazio Outdoor di Sea Shepherd. Lupo, che segue la passione del padre, in particolare, ha realizzato dei non fungible tokens (NFT) per questo progetto.
La particolarità di vivere questa emozione immersiva attraverso l’evento dedicato, porta anche alla luce un nuovo modo di partecipazione attiva su quelle che sono le tematiche trattate – spiega Marco Daturi – L’universo della community all’interno del Metaverso sta crescendo come una delle forze più significative degli ultimi tempi. Una forza che porta con sé non solo la consapevolezza di ciò che realmente sia oggi importante per la nostra sopravvivenza, ma anche e soprattutto, la dimensione unitaria degli utenti coinvolti. La cultura del non distruggere anima ormai sempre di più le teste delle nuove generazioni e il movimento che nasce al di là degli schemi fisici, trova nella virtualità dei contesti e dei contenuti una luce tutta nuova.
Con MetaOcean è possibile partecipare e sostenere, con i propri avatar, avere a cuore la salute degli oceani vale a dire avere il mare dentro – spiega Marco Daturi – Gli oceani hanno bisogno di noi.
MetaOcean apre una serie di progetti volti a sensibilizzare anche i più giovani sull’importanza della salvaguardia della biodiversità degli oceani e la lotta alla pesca illegale e pratiche primitive come, ad esempio, lo shark finning, la pratica crudele del taglio delle pinne che sta decimando gli squali.
Info: www.zeropixel.it/metaocean