Rassegne a tema con chef stellati e celebri sommelier, birre artigianali, passeggiate in vigna e Roccaverano “Città del formaggio 2022”
Mangiarebene Berebene nella suggestiva cornice della Fortezza Vecchia di Livorno
La storica Fortezza Vecchia di Livorno che si erge a ridosso del porto Mediceo della città, ospiterà la prima edizione di Mangiarebene Berebene, dal 24 al 26 giugno prossimo. Non l’ennesimo appuntamento culinario, ma una tre-giorni di cultura enogastronomica e solidarietà, a cui hanno già aderito importanti nomi della ristorazione stellata e della sommellerie.
Numerosi gli chef stellati e i sommelier pluripremiati che saranno protagonisti, tra cui Gaetano Trovato, Rocco De Santis (2 Stelle Michelin) e Filippo Saporito (Ristorante La leggenda dei Frati di Firenze, 1 stella Michelin).
Tra i sommelier, confermata la presenza di Eros Teboni (Miglior Sommelier del Mondo Fis 2018) e di Maurizio Dante Filippi (Miglior Sommelier d’Italia 2016 AIS), oltre che dell’enologo Nicola Biasi Miglior Giovane Enologo d’Italia 2020 Vinoway. Da segnalare la presenza alla manifestazione anche di Mirko Pastorelli, Sommelier Aspi, il primo sommelier italiano in sedia a rotelle, che ha fatto della sua passione per il vino la sua professione, a dispetto di complicazioni e diffidenza.
Un evento inclusivo, dunque, rivolto anche alle persone con disabilità, durante il quale sarà possibile contribuire ad azioni di solidarietà a favore di IN Associazione APS (Associazione Paraplegici Livorno) e dell’Associazione Afasici.
Ad organizzarlo, infatti, è il food & wine blogger Emiliano Penco, invalido dopo un duplice incidente sul lavoro, che con il progetto Vita da Dandy, aiuta le persone con disabilità a sentirsi nuovamente parte integrante della società.
Mangiarebene Berebene non è solo il titolo della kermesse, ma è soprattutto l’obiettivo che si sono posti gli organizzatori, la società Mangiarebene Berebene s.r.l.s, fondata e presieduta dal food&wine blogger Emiliano Penco. Per questo, è stato ideato un programma intenso, finalizzato a far conoscere e apprezzare piatti e abbinamenti, ma anche il grande lavoro di studio e ricerca che c’è dietro, per assecondare anche i palati più esigenti e contribuire alla diffusione di una cultura enogastronomica di qualità.
Gli chef presenti si alterneranno in una significativa staffetta di gusto, per la realizzazione di piatti stellati, a cui saranno abbinati ben tre diversi vini, alla ricerca dell’abbinamento perfetto, grazie alla collaborazione di altrettanti sommelier ed enologi.
Roccaverano Città del formaggio 2022
Una cerimonia ufficiale ha consacrato Roccaverano “Città del formaggio 2022”. Il Presidente dell’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), Pier Carlo Adami, ha consegnato al Sindaco, Fabio Vergellato, il cartello che verrà collocato all’ingresso della Città e duplicato sul muro della Scuola, vetrina dedicata alla Roccaverano DOP, in una delle più belle piazze del Piemonte e cuore del paese.
«Roccaverano non è solo una cittadina, ma anche un prodotto, la DOP del suo territorio – ha dichiarato il Sindaco –. È dunque un nome che si compone di due anime, quella del luogo e quella casearia, che si fondono e si esaltano a vicenda. Per questo il riconoscimento ufficiale di “Città del Formaggio” interpreta perfettamente la simbiosi delle due essenze che vivono in noi. E siamo pronti a onorare questo premio con molteplici attività».
Il riconoscimento prestigioso accredita infatti Roccaverano come territorio profondamente legato al suo prodotto caseario principe, la Robiola, celebrato dalla Scuola e dalle numerose iniziative portate avanti dal Consorzio. Eventi che quest’anno si arricchiscono della presenza ONAF che organizzerà alcune degustazioni. La Roccaverano DOP è sia un formaggio fresco, sia anche stagionato e caratterizzato da aromi e sapori decisi fino al piccante, in base alla affinatura. Regina, inoltre, di tante ricette, molte ideate anche da chef stellati che hanno portato la DOP nel mondo.
E nell’ultima domenica di giugno si svolgerà la storica “Fiera Carrettesca ai sapori di Robiola di Roccaverano”, che da 21 anni riunisce tutti i produttori del Roccaverano DOP nel suggestivo Parco del Castello, ai piedi della Torre Medievale.
http://www.comune.roccaverano.at.it/
C’è Fermento a Saluzzo: la rassegna dedicata alla birra artigianale
Dopo due anni, torna la manifestazione C’è Fermento, il salone della birra artigianale di qualità, con appuntamento da giovedì 16 a domenica 19 giugno a Saluzzo, ai piedi del Monviso, nei cortili di FAB – Fondazione Amleto Bertoni, che cura l’organizzazione del festival in collaborazione con la Città di Saluzzo e con il Comitato per la Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo. Il Salone delle birre artigianali si conferma uno degli appuntamenti più attesi e importanti del settore a livello nazionale, un punto di riferimento per birrai, intenditori e amanti della birra.
Birra, formazione, ma anche convivialità con una proposta di street food dedicata all’occasione. Ben 20 birrifici da tutta Italia, un totale di 120 birre alla spina, 11 cucine di strada, per quattro giorni di grande festa, in cui la protagonista assoluta è la birra artigianale italiana, da Nord a Sud, in una proposta attentamente selezionata dalla Guida alle Birre d’Italia Slow Food e dal comitato scientifico formata da Luca Giaccone e Francesco Nota.
Si torna nella storica location di C’è Fermento oggi totalmente rinnovata, il Quartiere, un unico grande spazio che racchiuderà tutti i produttori artigianali, i momenti formativi ed esperienziali e l’offerta gastronomica.
Con l’organizzazione di C’è Fermento, è ormai diventata tradizione produrre una birra collaborativa simbolica, una “birra a più mani”, la cui ricetta viene creata dai mastri birrai dei birrifici cuneesi partecipanti alla manifestazione.
All’Abbazia di Novacella, arte, cultura e gusto
L’Abbazia di Novacella attende i gastroturisti, celebrando, quest’anno, gli 880 anni di storia. Immergersi tra le bellezze artistiche e i luoghi sacri di un’Abbazia fondata nel 1142, visitare una delle più antiche cantine attive al mondo, passeggiare tra i filari dei vigneti che custodiscono un patrimonio di grande valore eno-logico e paesaggistico. L’Abbazia di Novacella anche quest’anno è pronta ad accogliere con la consueta cura e il proverbiale senso di ospitalità i suoi tanti e affezionati visitatori ed enoturisti.
Il 2022 è un anno particolarmente importante per l’Abbazia, che celebra i suoi 880 anni di storia: la creazione di un vino celebrativo, il Sylvaner ‘Cor unum et anima una’, in vendita esclusivamente all’interno del negozio dell’Abbazia, ha dato il via a un periodo di festeggiamenti, ricco di moltissime iniziative.
L’offerta dell’Abbazia di Novacella annovera tra le sue classiche e storiche attività anche la visita in cantina e presso i vigneti, che è possibile prenotare tutto l’anno, dal lunedì al venerdì alle ore 16.00 e il sabato alle ore 14.30. Nell’enoteca sono in vendita tutti i vini dell’azienda e tante specialità prodotte nell’Abbazia e in Alto-Adige. Nell’accogliente e tipica Stiftskeller, invece, è possibile degustare i vini dell’Abbazia in abbinamento a tipicità tirolesi a base di speck, formaggio, salsicce affumicate e Schüttelbrot.