Fioriture di primavera rallegrano Italia ed Europa, dall’Alto Adige alle Fiandre, all’Istria. E installazioni fiorite di rose inaugurano la stagione del lusso a Monte Carlo
La primavera sboccia in Alto Adige
Le giornate si allungano, l’aria frizzante si scalda, il cielo torna blu cobalto. A fondovalle arriva la primavera, che adorna parchi, fiumi e città e dona all’Alto Adige la sua veste più incantevole. Un momento idilliaco e certamente perfetto per approfittare della bellezza del territorio, in particolare a bassa quota. Ecco una serie di spunti per la primavera più altoatesina che ci sia, suggeriti da chi vive il territorio e ne conosce tutti i segreti.
Tra gli eventi all’insegna della sostenibilità, il Bressanone Water Light Festival.
Dal 29 aprile al 22 maggio, Bressanone e dintorni si trasformeranno in galleria d’arte a cielo aperto.
Anche quest’anno, come negli anni precedenti, il Bressanone Water Light Festival aspira ad essere un evento di grande popolarità in tutto l’Alto Adige e oltre i suoi confini.
Partner per la nuova edizione del festival, in simbiosi ideale con questo, è Durst, che, fedele alla sua tradizione di azienda familiare, da oltre 80 anni fonda la sua attività su valori condivisi quali innovazione, sostenibilità e qualità. Valori e filosofia, che l’azienda condivide con il festival: diffondere una coscienza rispettosa dell’uso sostenibile della natura e delle risorse idriche e di sensibilizzare i consumatori ad un comportamento consapevole e rispettoso dell’ambiente.
In occasione della quarta edizione, la manifestazione si amplia anche geograficamente con installazioni nei vicini Castel Sant’Angelo dell’Abbazia di Novacella, nel Forte di Fortezza e nella Gola di Stanghe nei pressi di Racines, tutte località dove l’acqua ha una forte importanza.
Nel 2022 prenderanno parte al festival artisti di varia provenienza, formazione e nazionalità che affronteranno nelle loro opere i due elementi naturali dell’acqua e della luce. Obiettivo è quello di diffondere una consapevolezza rispettosa della natura e un uso sostenibile delle risorse idriche, rafforzando il collegamento culturale con la tradizione locale e la storia territoriale.
www.waterlightfestival.it – www.suedtirol.info/it
La Vie en rose a Monte Carlo con la Société des Bains de mer
La primavera di Monte Carlo Société des Bains de mer vuole vivere a colori.
La celebre canzone di Edith Piaf è stata scelta come filo conduttore per un programma stagionale sfavillante fino all’8 maggio. Lasciare a bocca aperta i visitatori con una scenografia spettacolare!
L’azzurro del cielo e del Mediterraneo che funge da splendida cornice per il Principato quest’anno si tinge di tutte le sfumature del rosa.
Le “Rose dei Venti ” immaginate da Eva Dmitrenko e Céline Pagès, giovani artiste
del Pavillon Bosio, scuola d’ arte di Monaco, fioriranno tra l’ Hôtel Hermitage Monte Carl o e il quartiere One Monte Carlo, nei Jardins des Boulingrins fino all’Allée François Blanc. Un inno creativo al ritorno della primavera, alla bellezza e alla delicatezza di cui abbiamo tanto bisogno. Per l’occasione, il Patio dell’ Hôtel de Paris Monte Carlo sarà costellato di magnolie e nell’Atrio del Casino de Monte Carlo sarà allestito un angolo selfie Ma Vie en Rose per immortalare l’esperienza.
Vivere la vita in rosa significa anche assaporarne le delizie! Momento clou della stagione, la cena evento Rose is the Future appositamente ideata dallo Chef stellato Marcel Ravin, che si terrà il 30 aprile 2022 attorno alla piscina coperta del Monte–Carlo Bay Hotel & ResortCarlo Bay Hotel & Resort.
L’Hôtel Hermitage Monte–Carlo non sarà da meno con l’evento “Rose is Rosé” del 7 maggio. E sabato 7 maggio, all’Opéra Garnier, lo spettacolo burlesque Glamonatrix tufferà il pubblico in una dimensione visivamente ammaliante.
L’attesissimo show presenta i nuovi stravaganti numeri di Dita Von Teese e degli artisti che l’accompagnano.
Istria insolita: fascino country, cene tra gli ulivi e trekking per ammirare le cascate
Nella penisola istriana, un bel tour di quattro giorni può toccare non solo le città più famose, ma anche una serie di esperienze nell’entroterra. A nord di Poreč, prima di raggiungere Umag (Umago), ci si può concedere un’ottima sosta gastronomica a Brtonigla (Verteneglio), piccolo villaggio sul fiume Mirna (Quieto): qui si trova, in un edificio del XVIII secolo, l’Heritage Hotel San Rocco, incantevole boutique hotel famoso in tutta la regione per il suo ristorante, la cui carta dei vini conta oltre 250 etichette locali. Per dormire, nel vicino paesino di Buje (Buie), c’è il San Canzian Village and Hotel: glamour country, in una struttura che mescola l’architettura tipica istriana con il design contemporaneo. Qui gli ospiti possono scegliere tra tour della regione in Porsche o romantiche cene per due immersi nell’uliveto (il ristorante Luciano, all’interno dell’hotel, è un altro fiore all’occhiello della gastronomia istriana).
La vasta zona circostante la pittoresca Buie, oltre che per il vino, è famosa per essere, insieme a Pinguente, territorio di raccolta dei tartufi istriani: la stagione del pregiato fungo è ovviamente l’autunno, quando vengono organizzate anche battute di caccia. In primavera, però, ci si può dedicare ad altro: ad esempio un bagno nella birra nella prima “beer spa” della Croazia presso il San Servolo Resort. Oppure ci si può spostare più a est per visitare il paese di Motovun (Montona), una manciata di case arroccate in cima a una collina: qui in estate organizzano un famoso festival del cinema, ma il suo centro storico merita una visita in qualsiasi stagione dell’anno. Per gli amanti della natura, una menzione speciale va al “Sentiero delle Sette Cascate”, un percorso di 13,5 km – con sezioni impegnative – che inizia e finisce nei pressi della fabbrica di birra di Buzet (Pinguente): per percorrerlo interamente ci vogliono circa 4-5 ore, ma in cambio regala panorami unici fatti di vecchi mulini, laghetti e, naturalmente, scenografiche cascate.
Immergersi nel verde e nei fiori a Bruxelles: il giardino botanico di Meise e gli eventi floreali in arrivo
A pochi chilometri dal centro di Bruxelles sorge il giardino botanico di Meise, un vero e proprio Eden, uno dei più grandi giardini botanici al mondo, che si estende per oltre 92 ettari, accoglie 18.000 specie di piante e un erbario di oltre 3 milioni di esemplari.
La storia di questo luogo incantevole risale a più di duecento anni fa e oggi è la meta ideale – a due passi dalla capitale – per trascorrere del tempo in pieno relax, immersi nel verde, in un perfetto connubio tra natura, scienza e storia. Il giardino ha però una missione ben più ambiziosa: la conservazione del patrimonio botanico e della biodiversità per le future generazioni, lo studio e la diffusione della conoscenza delle piante.
Una visita al giardino di Meise durante il soggiorno a Bruxelles è sempre un’ottima idea, indipendentemente dalla stagione. Accanto agli spazi aperti – dove collezioni di rododendri, conifere, aceri, piante officinali, magnolie e peonie soddisfano la vista e l’olfatto – anche gli interni ospitano fiori rari ed esotici. È con la bella stagione, tuttavia, che il giardino regala momenti di massimo piacere e relax. La scoperta può essere svolta in autonomia, oppure seguendo una delle passeggiate a tema, come per esempio gli itinerari World Garden, People and Plants e Historic Gardens. Tra una passeggiata e l’altra ci si può fermare per uno spuntino nell’area pic-nic, oppure pranzare nel ristorante dell’antica Oranjerie, o ancora dedicarsi alla lettura en plein air, circondati da alberi secolari, con il piacevole sottofondo dell’acqua che scorre in un ruscello nella cosiddetta zona Wild Meise.
Tappa imprescindibile all’interno del Giardino Botanico di Meise è il Plant Palace, ovvero il complesso di serre che raccoglie più di 10.000 piante tra cui orchidee, palme, piante tropicali, cactus spinosi e una varietà di fiori esotici, per le quali sono state ricreate le condizioni climatiche ideali.