Lucio Fontana alla Fondazione Magnani Rocca alle porte di Parma, a Firenze al Museo Novecento per tre grandi artisti a confronto, a Pietrasanta per la nuova Art Gallery di Andrea Chisesi
Lucio Fontana. Autoritratto
Con questa mostra la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo, alle porte di Parma, ha fatto centro.
Nelle sale della Villa dei Capolavori, Lucio Fontana, maestro assoluto dello spazialismo e dell’arte del XX secolo, vive attraverso le sue parole immortalate nel registratore dalla storica dell’arte Carla Lonzi (1931-1982). Come un fil rouge l’esposizione segue, narrativamente, la conversazione tra Fontana e Carla Lonzi, mettendo in luce il percorso di un artista, che riteneva che l’arte dovesse essere vissuta attraverso una nuova dimensione, nuove tecnologie e materiali. Siamo nella seconda metà degli anni 60, quando nei cieli sfrecciano gli aerei, l’uomo sta per sbarcare sulla luna, che senso ha restare ancorati sulla terra? Fontana crede nel futuro e con lo spazialismo crea un’altra dimensione, un’arte capace di andare oltre la materia.
E’ un’emozione sentire la voce dell’artista dire “allora buco questa tela…e ho creato una dimensione infinita…, sennò continua a dire che l’è un bus e ciao”.
I 50 capolavori in mostra sono opere di vari periodi, dai buchi e tagli, ai concetti spaziali, ai teatrini e alle nature bronzee. Spettacolare New York 10 del 1962 con i pannelli di rame con lacerazioni e graffiti luminosi, a evocare la sfavillante modernitĂ . Il percorso si chiude con opere di Enrico Baj, Alberto Burri, Giulio Paolini e altri artisti. Bellissime le foto scattate da Ugo Mulas a Fontana.
Fino al 13 luglio www.magnanirocca.it
Al Museo Novecento a Firenze per una mostra sorprendente
Tre mostre, tre artisti, tre generazioni, a confronto: Filippo De Pisis, Giulio Paolini e Luca Vitone s’incontrano al Museo Novecento in un dialogo a tre voci.
Filippo de Pisis. L’illusione della superficialità , Giulio Paolini. Quando è il presente? Luca Vitone. D’après (De Pisis-Paolini): tre mostre personali, separate ma interconnesse, di artisti apparentemente molto diversi tra loro.
Qualcosa accomuna il percorso artistico di Filippo Tibertelli de Pisis (Ferrara 1896-Milano 1956), eclettico pittore e letterato ferrarese e quello di Giulio Paolini (Genova, 1940), uno dei grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale dagli anni Sessanta ad oggi. Molti dei lavori sia di De Pisis sia di Paolini sono un continuo andare e venire nella storia dell’arte. De Pisis e Paolini costituiscono due importanti riferimenti per Luca Vitone (Genova 1964), che bene entra nella costruzione del progetto con una serie di opere site-specific all’interno della mostra.
Per concludere ci troviamo immersi in tre mostre, che creano un dedalo di riferimenti e di connessioni tra un universo artistico e l’altro, e che trasportano lo spettatore in un teatro di evocazioni. Una mostra una e trina, originale, colta e un po’ complicata, tanto da mettere alla prova il visitatore. Mettiamo in moto i neuroni e partiamo alla scoperta dei tre artisti…
Fino al 7 settembre www.museonovecento.it
Da Ortigia a Pietrasanta
E’ nel cuore di Pietrasanta, in via Mazzini 79, la nuova sede versiliese di Andrea Chisesi Art Gallery, curata da Marcella Damigella. Gemella dell’atelier siracusano che ha sede a Ortigia, questa nuova Art Gallery è al piano terra di un antico edificio nella storica via pietrasantina a due passi dal Duomo.
Dopo il successo alla Villa la Versiliana dell’estate 2020, Andrea Chisesi torna a Pietrasanta in maniera permanente: l’artista ha scelto la “piccola Atene” in quanto crocevia di artisti e di idee, nonché realtà sinergica di scambi culturali. In mostra opere che ben rappresentano l’interazione di luce e mito, motivo ricorrente nelle sue opere. L’artista ama riprendere l’arte classica, proponendo un linguaggio espressivo contemporaneo carico di archetipi. Il tempo è rappresentato dai frammenti di manifesti strappati presi dalla strada, suggestivi e misteriosi.
Natura e uomo sono un tutt’uno, legati entrambi dal tempo e dal deterioramento, secondo il celebra aforisma di Eraclito panta rei, tutto scorre.