Segnaliamo due innovative sentenze della Corte di Cassazione: chi provoca un sinistro ha l’obbligo di fermarsi e verificare le condizioni delle persone coinvolte e anche l’etilometro deve essere sottoposto a verifiche periodiche per l’aggiornamento della taratura, pubblichiamo anche una sentenza non recente della stessa corte relativa al risarcimento da vacanza rovinata.
Cassazione penale: chi provoca un sinistro ha l’obbligo di fermarsi e verificare le condizioni delle persone coinvolte
La quarta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 4143/22 ha stabilito che commette il reato di omissione di soccorso chi provoca un incidente stradale e non scende dall’auto per verificare le condizioni delle persone coinvolte e prestare assistenza, a prescindere dal danno. L’art. 189 del Codice della Strada, infatti, sancisce che l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona. Il conducente di una vettura, dopo aver urtato un’altra auto, quindi, deve fermarsi e prestare assistenza all’altro conducente ed alle persone coinvolte. Chi provoca il sinistro, quindi, lo ribadiamo, deve fermarsi, valutare l’impatto dell’incidente ed accertarsi delle condizioni delle persone coinvolte.
Cassazione: l’etilometro deve essere sottoposto a verifiche periodiche
La sesta sezione civile della Cassazione con l’ordinanza n. 4288/22 ha stabilito che anche l’etilometro, così le altre apparecchiature di rilevazione alle violazioni delle norme del Codice della Strada, deve essere sottoposto a verifiche periodiche. Conseguentemente, la Corte ha ritenuto di dover annullare la sospensione della patente una volta accertata la mancata taratura aggiornata dello strumento di misurazione che permette di determinare il valore dell’alcool. Nel caso di specie era stata sospesa la patente per sei mesi ad un automobilista in quanto dall’alcoltest era risultato un tasso superiore ai limiti previsti, ma lo stesso aveva potuto dimostrare l’omessa omologazione aggiornata del macchinario e, quindi, l’inattendibilità del test per inadeguatezza del modello di etilometro usato per l’accertamento. I giudici, in particolare, hanno affermato che “in tema di violazione al codice della strada, il verbale dell’accertamento effettuato mediante etilometro deve contenere l’attestazione della verifica che l’apparecchio da adoperare per l’esecuzione dell’“alcooltest” è stato preventivamente sottoposto alla prescritta e aggiornata omologazione e all’indispensabile corretta calibratura. L’onere della prova del completo espletamento di tali attività strumentali grava sulla PA, poiché concerne il fatto costitutivo della pretesa sanzionatoria”.
Cassazione: il turista sotto shock per la rapina ha diritto al risarcimento
Ricordiamo che la Corte di Cassazione, confermando la sentenza di secondo grado, con la sentenza n. 6830/2017, ha riconosciuto il danno da vacanza rovinata al villeggiante che era stato aggredito da alcuni malviventi, che gli avevano sottratto l’orologio, e non aveva, quindi, avuto la possibilità di godersi il periodo di ferie.
Il tour operator, che non aveva controllato la sicurezza del villaggio turistico, è stato, conseguentemente, condannato a pagare non solo il risarcimento per la perdita dell’orologio subita dal villeggiante, ma anche il risarcimento per la vacanza rovinata, per le lesioni patite durante l’aggressione fisica e per il costo dei giorni di ferie non goduti.
La Corte ha così confermato che ogni volta che le vacanze non si svolgono come previsto dal contratto di viaggio stipulato, il soggetto responsabile dell’inconveniente è tenuto non solo al risarcimento del danno patrimoniale, ma sarà tenuto anche al danno non patrimoniale da vacanza rovinata, che consiste nel disagio psicofisico correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso.