Un itinerario sullo sfondo dell’Etna, tra sole, mare, capolavori d’arte ed eccellenze enogastronomiche. La Sicilia, isola degli dei, isola dei miti, isola del sole, riassume tante definizioni quante sono le sue ricchezze: culturali, naturali, archeologiche, enogastronomiche, folkloristiche.
Una stratificazione millenaria di popoli e civiltà, un paesaggio incantato che alterna conche fertili a montagne aspre, litorali rocciosi e baie, un vulcano potente ed isole sparse come frammenti in un mare trasparente.
Non ci si stupisce quindi che qui siano fioriti innumerevoli miti e storie. Una tra tutte la storia di Ulisse, del Ciclope, dei Lestrigoni, di Scilla e Cariddi. La Sicilia Orientale in particolare è terra di miti. La presenza più imponente é quella dell’Etna (il Ciclope con un occhio solo?), che domina il panorama con la sua mole e i suoi crateri spesso innevati.
E dà il nome alla via Etnea, la via più importante di Catania, una splendida città che alterna lo stile barocco delle sue chiese, prima fra tutte la cattedrale dedicata alla protettrice Sant’Agata, allo stile elegante di palazzi primi ‘900, abitati da una ricca borghesia.
Il centro città è luogo di appuntamenti, è la famosa Fontana dell’Elefante, formata da un obelisco con una statua di basalto nero che raffigura un elefante, chiamato comunemente “u Liotru”, in riferimento a Eliodoro.
Si sosta al sole contemplando facciate e cupole, visitando il mercato vivacissimo e colorato Pescheria, e sostando ai tavolini a degustare pasticcini alle mandorle, ai pistacchi, al marzapane e le famose cassatine “minne di Sant’Agata”.
Passeggiando, ci si ferma anche alla villa Bellini dedicata al compositore, uno dei cittadini illustri di Catania, insieme con Giovanni Verga.
I dintorni di Catania dimostrano ancora oggi una bella vivacità imprenditoriale.
La terra è ricca e fertile, coltivata da sempre con sapienza, perché l’Etna, “madre e femmina”, protegge e distrugge, prende e dà anche ricchi doni. Oggi la novità più recente sono i vini nell’Etna, un vero fenomeno di tendenza che valorizza la mineralità del terroir, il lungo irraggiamento, la forte escursione termica notte/giorno che consente minore acidità.
Ottimi vini nascono da vitigni tipici come il Carricante, il Catarratto. il Nerello Mascalese, coltivati a 800 metri di altezza sulle pendici del vulcano. Salendo colpisce la distesa di vegetazione folta e brillante, palme, castagneti,
fichi d’India, uliveti alle falde della montagna.
Molte le aziende, anche della Sicilia occidentale, che hanno voluto appezzamenti in questa zona per produzioni di nicchia di vini etnei.
Ma l’azienda storica è Cottanera che, con sessanta anni di esperienza, è arrivata alla terza generazione nella tenuta a Castiglione di Sicilia, in questa terra vulcanica, difficile e al tempo stesso generosa.
Si può partecipare a una passeggiata tra i profumi e i colori dei vigneti, ascoltando la storia dell’azienda, con visita in cantina e in barriccaia, degustazione dei vini, accompagnati da un assaggio di prodotti locali, olive e pomodori secchi dell’orto, verdure di stagione, pane cotto nel forno a legna condito con l’olio prodotto con le olive di Nocellara Etnea coltivate nella tenuta www.cottanera.it
Un’altra interessante produzione locale é quella della pietra lavica, un prodotto assolutamente ecologico, che, una volta smaltato, è anti-macchia, anti-corrosione e resistentissimo.
A Giarre, Artesole, che fa parte del Distretto della Pietra Lavica dell’Etna, da oltre 30 anni si occupa di realizzare su progettazione, arredamenti personalizzati sia per interni che per esterni in pietra lavica decorata. Con la materia che il vulcano Etna offre, materia che a tanti appare grigia, informe e senza anima, Artesole crea opere d’arte.
E, sulla solidità della pietra lavica ceramizzata, brillano decorazioni fantastiche dai mille colori, ispirate alle leggende siciliane www.artesole.it
A Giarre un altro luogo da non perdere, affascinante di giorno e di notte, è Radicepura, un parco botanico nato dalla lunga esperienza nel florovivaismo internazionale di Venerando Faro: 5 ettari di terreno, 3000 specie di piante, una Banca dei Semi e strutture dedicate all’accoglienza più tipicamente siciliana. In questo spazio suggestivo incastonato tra l’Etna e il Mar Jonio, è possibile rivivere le tradizioni più autentiche della Sicilia, stando immersi nella ricchezza e la varietà della natura. E qui, si svolge il Radicepura Garden Festival, un evento biennale internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo www.radicepura.com
Etna dunque, protagonista assoluto di questa Sicilia Orientale. La sua mole costituisce lo sfondo di strade, colline, borghi. Ed è anche lo sfondo di uno dei teatri greci più famosi del mondo, quello di Taormina, una delle tappe imperdibili dei viaggiatori del Grand Tour. La via principale unisce le due storiche porte di accesso, Porta Catania e Porta Messina, un tempo percorsa dai commercianti che evitavano il mare più pericoloso, oggi percorsa da folle di visitatori e splendente di boutique, ceramiche colorate, prodotti tipici, cascate di fiori, scalette e vicoli con scorci sul mare.
La via si allarga in belvederi sconfinati e porta al famoso Teatro Greco, luogo iconico della città. Dalle gradinate vista sulle colonne, sull’Etna in fondo, sul mare, sul golfo, su immense distese di verde. E Taormina è anche sede di eventi prestigiosi come Taormina Gourmet e Sud Top Wine, due iniziative firmate Cronache di Gusto e Associazione Bica, tra i più importanti eventi del Sud Italia dedicati al meglio del food & beverage.
Anche in questo caso gli eventi coniugano promozione dei prodotti e promozione del territorio per un turismo lusso.
Sempre l’Etna è sfondo di un altro piccolo borgo, Savoca, uno dei Borghi più belli d’Italia, che si è conquistato una recente notorietà.
Nella scenografica Chiesa Madre e nel bar Vitelli, cinquant’anni fa Coppola ha girato le famose scene de Il Padrino in cui Michael Corleone incontra la famiglia di Apollonia e poi la sposa. Scene memorabili nell’immaginario collettivo dei cinefili, che hanno fatto la fortuna di Savoca. www.barvitelli.it
Oggi qui si viene a fare il Godfather Tour, anche a dorso d’asino, (cell. 3284150150) oltre a visitare la cripta dei Cappuccini con i cadaveri mummificati. L’itinerario nella Sicilia Orientale prosegue a nord verso la costa del messinese affacciata sulle isole Eolie.
Qui può essere interessante visitare, anche per sperimentare quel turismo nautico che è una delle nicchie di turismo in grande crescita, Marina di capo d’Orlando, una bella porta di accesso al territorio dei Nebrodi e delle Madonie.
Marina di capo d’Orlando è infatti un’ottima struttura per la nautica da diporto italiana, per l’imponente bacino completo di tutti i servizi, dotato di un fondale profondo fino a 4 metri, capace di ospitare più di 500 posti barca per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza. La sua posizione strategica, a sole 14 miglia nautiche dalle isole Eolie, rende agevole il raggiungimento delle località turistiche costiere più attraenti di tutto il Mediterraneo.
Marina di capo d’Orlando é anche una eccellente sede fieristica dove si è tenuta l’anno scorso la BTE, Borsa del Turismo Extralberghiero, organizzata da Confesercenti Sicilia.
Anche Experimenta Siciliae, il primo “travel experience summit” dedicato al settore del turismo esperienziale in Sicilia, svolto nel 2021, ha voluto valorizzare il settore della Blue Economy legato allo sviluppo costiero della Sicilia orientale, spaziando dai comuni che vanno da Augusta a Sant’Alessio. Il progetto era promosso dal Flag Riviera Jonica.
La gastronomia siciliana non ha bisogno di lodi e presentazioni.
Tra le cucine regionali italiane più ricche, combina gusti e ingredienti di tutti i popoli che hanno visitato, occupato, governato questa terra solare. Aldilà della tradizione, si scoprono anche giovani chef promettenti capaci di reinventare con creatività. Carmelo Gambacorta di 28 anni che lavora presso il Catering Eventi di prestigio di Lina Scevola, ha inventato le variazioni dell’Oro di Bronte, un dolce definito Viaggio in Sicilia che celebra cannoli, sfingette di ricotta e cassata. I piatti salati spaziano dalla caponata di pesce spada con mandorle e riduzione di aceto al carpaccio di polpo con tagliata di agrumi, maionese all’avocado, composta di zucchine verdi, ricotta alle erbe aromatiche, ravioli di pasta al nero di seppia, con fonduta di parmigiano e purè di zucca www.eventidiprestigio.it
Dove alloggiare
Art Hotel Atelier sul mare a Castel di Tusa (ME): difficile definire Hotel questo albergo-museo d’arte contemporanea unico al mondo, che ripaga dei disagi rispetto al classico comfort alberghiero, con un ambiente magico, 20 camere affidate ad artisti internazionali, con risultati incredibili. Ne è mecenate e ispiratore Antonio Presti, già ideatore della Fiumara d’Arte, che vuole offrire ai suoi ospiti emozioni, cultura, sogni a occhi aperti www.ateliersulmare.com
Albatros Beach Hotel, ottimo hotel 4 stelle nella riviera di Taormina, sul lungomare di Letojanni. Massimo comfort e funzionalità, oltre alla eccellente cucina www.hotel-albatros.it/
Consigli di viaggio: una guida preparatissima su tutta l’isola è Corinna Scaletta, Presidente Federagit della Confesercenti Sicilia. Cell 3336355173. Specializzato sull’incoming in Sicilia è il T.O. Ulisse di Palermo www.ulissetouroperator.com
Per maggiori informazioni: www.regione.sicilia.it
Contributi fotografici: Franca Dell’Arciprete