Lugana davvero naturale immerso in percezioni olistiche nell’Agriturismo Le Preseglie; il panorama gioioso della Guida Slow Wine 2022; imperdibile appuntamento torinese con Grandi Langhe 2022
Cascina Le Preseglie
Lugana allo stato puro, immerso in spirito contemplativo, con etichette in sanscrito. Tutto inizia dal lavaggio delle uve, come nei riti di purificazione prima di entrare nel tempio, che qui, più prosaicamente, è la cantina di Cascina Le Preseglie. Ridurre drasticamente l’utilizzo dell’anidride solforosa per avere una maggiore salubrità del vino è la rotta che segue la titolare Cristina Bordignon, con la cura e l’intento di chi guarda oltre lo spazio percepibile. L’innovazione “Grape cleaning unit” consiste nella sanificazione delle uve per preservare l’integrità del vino attraverso un’attrezzatura composta da linea di lavaggio con vasca, nastro trasportatore, pedana vibrante e soffianti. L’acqua con acido citrico ribolle idromassaggiando le uve raccolte a mano…fino all’asciugatura e all’inoltro diretto in pressa. Si asportano così terra, polvere, insetti, residui di fiori, rame e zolfo, togliendo anche i prodotti chimici che di solito rimangono nelle uve, non c’è bisogno di aggiungere sottoprodotti sgradevoli e l’indicazione nel retro etichetta “contiene solfiti” indica quelli naturali che si formano in fermentazione. Il vino diventa così autentica espressione di un territorio a pochi chilometri da Sirmione, nell’entroterra del lago di Garda bresciano. Circondato dai vigneti sta un casale ottocentesco divenuto Agriturismo Le Preseglie, con appartamenti dotati di ogni comfort; termarium, biosauna e doccia Vichy con i sali marini. In questo centro vinicolo e olistico, certe degustazioni avvengono dopo pratiche di meditazione che dilatano la sensorialità fino a percepire sentori sempre più fini e profondi. Infine le etichette (e il contenuto, of course!), sono un annuncio di grazia, come traspare da due vini. Amrita Lugana doc 2017: Amrita in sanscrito significa immortale; Hamsa Lugana doc 2020, Hamsa in sanscrito è il cigno bianco, simbolo dell’anima che spicca il volo liberandosi dal ciclo delle rinascite. Se aggiungiamo che lo stesso vocabolo, ma in arabo, designa la mano di Fatima che protegge, non c’è modo migliore di propiziare il 2022 che gustare Amrita e Hamsa.
www.agriturismolepreseglie.com
Guida Slow Wine
Torna cartacea l’immancabile Slow Wine, guida completa al vino italiano che ogni anno seleziona, ad opera di un gran numero di collaboratori sui territori, le migliori cantine e le più interessanti bottiglie del panorama enologico nazionale. Con questa nuova edizione torna finalmente la formula vincente delle visite in cantina. A ogni cantina è dedicata una scheda che si compone di tre parti: la prima descrive le persone che vivono e lavorano in azienda, la seconda i vigneti e le modalità con cui vengono accuditi, la terza i migliori vini prodotti (in elenco gerarchico di qualità) che si trovano in commercio. Ecco i numeri a supporto della Guida: 27mila vini assaggiati da oltre 200 collaboratori; 1958 cantine recensite di cui 218 premiate con il simbolo della Chiocciola, 188 con la Bottiglia, 87 con la Moneta, 750 Top Wine. Sono 485 i contribuiti video visualizzabili attraverso un QR Code. Antonella Bampa, fiduciario Slow Food e sommelier professionista così sintetizza il senso della Guida: “Visto il grande patrimonio di denominazioni italiane, la missione di Slow Food Wine è fare rete per raccontare al mondo tale patrimonio attraverso l’incontro tra i produttori e coloro che raccontano storie autentiche di vini e persone, ben oltre gli scopi commerciali”. www.slowfood.it
Grandi Langhe 2022
Appuntamento imperdibile il 31 gennaio e 1 febbraio 2022 con l’anteprima delle nuove annate delle DOCG e DOC di Langhe e Roero presso gli spazi di OGR a Torino, aperto, per la prima volta, anche agli appassionati con una sessione dedicata lunedì 31 gennaio dalle 18.30 alle 21.30. Grandi Langhe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino: buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali. Ben 220 cantine del territorio presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR – Officine Grandi Riparazioni nel capoluogo piemontese, luogo strategicamente scelto sia per riflettere la crescita della manifestazione che per garantire il rispetto delle normative sul distanziamento. Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio Tutela Roero, con il supporto della regione Piemonte, sono i promotori della manifestazione, giunta alla sesta edizione dopo lo stop del 2021, che accoglierà inoltre 50 buyer selezionati provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia. “Siamo entusiasti di portare Grandi Langhe a Torino per la prima volta. La manifestazione è cresciuta molto negli anni e si è posizionata tra gli appuntamenti imperdibili del calendario enologico italiano”, spiega Matteo Ascheri, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco. Con l’apertura ai privati il Consorzio prosegue la sua strategia promozionale volta a stabilire sempre di più un filo diretto con i consumatori finali, che per la prima volta dalla nascita della manifestazione potranno degustare le oltre 1500 etichette presenti.
Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani comprende le denominazioni Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga; due quelle del Roero: Roero e Roero Arneris. È possibile accreditarsi direttamente sul sito www.grandilanghe.com dove sono elencate le cantine partecipanti.