A Brescia una app con Geronimo Stilton avvicina i bambini all’arte, al Museo di Santa Giulia l’arte contemporanea dà voce ai diritti umani. A Soliera per il grande scultore Mauro Staccioli
I Musei di Brescia fanno felici i bambini.
L’evento è stratopico: in esclusiva mondiale, dal 15 dicembre, Geronimo Stilton, il topo giornalista più amato dai bambini di tutto il mondo, entra in un museo. Sempre attenta alle giovani generazioni, la Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, in collaborazione con Atlantyca Entertainment, ha messo a punto un progetto geniale per trasformare la visita al museo in un’avventura emozionante. Geronimo Stilton è il protagonista dell’app-game museale dedicata ai bambini a partire dai sei anni dal titolo Geronimo Stilton. Brescia Musei Adventures. Bastano uno smartphone o un tablet ( il museo lo presta) per prendere parte alla caccia al tesoro nei tre gioielli bresciani: il Museo di Santa Giulia, la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Museo Luigi Marzoli.
Guidati da Geronimo Stilton, il topo giornalista dalle mille positive risorse, grazie a un programma digitale a misura di bambino, il giro nel museo diventa stimolante e appassionante. “Un ringraziamento col cuore”, aggiunge Stefano Karadjov, “a Fondazione Cariplo, che ha creduto nel nostro progetto e ci ha sponsorizzato fino in fondo”. Un applauso a Elisabetta Adami, mitica inventrice di Geronimo Stilton, per i testi.
Vedere i piccoli nativi digitali muoversi con disinvoltura alla ricerca del medaglione perduto o aiutare Geronimo a trovare tutti i pezzi di un’armatura per poter partecipare alla giostra ad anello è stato davvero emozionante.
Per info: www.bresciamusei.com
Arte Contemporanea e Diritti Umani
Brescia è sempre sul pezzo! Da un paio d’anni il Museo di Santa Giulia ha aperto la strada a un nuovo format dove l’arte contemporanea assume il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. In quest’ottica il format permette di esporre artisti dissidenti, per lo più inediti in Occidente.
Quest’anno è di scena la mostra La Cina non è vicina. BADIUCAO-opere di un artista diffidente, la prima personale dedicata a Badiucao, pseudonimo dell’artista attivista cinese noto per la sua arte di protesta, attualmente in esilio in Australia.
L’artista si espone in prima persona con ironia e provocazioni contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, facendo emergere dalle sue opere la storia reale.
Le 70 opere in mostra, creative e ricche di pathos, evocano ironicamente lo spirito pop della propaganda comunista, le chiusure mentali del regime in tante diverse situazioni.
Una mostra affascinante, interessante, ricca di spunti e di inattesi colpi di scena. Carrie Lam (Foto), governatrice di Hong Kong, è in realtà un mix tra lei e il presidente cinese. Fino al 13 febbraio 2022.
Per info: www.bresciamusei.com/
Mauro Staccioli, scultore di grande respiro, in mostra a Soliera
Soliera è un paese a 10km da Modena, sconosciuto ai più finchè Roberto Solomita, sindaco lungimirante, ha scommesso sull’arte e gli eventi espositivi per rivitalizzarne il centro storico.
Quest’anno è di scena un grande della scultura contemporanea, noto per le monumentali opere geometriche ed essenziali, disseminate nei paesaggi di tutto il mondo: Mauro Staccioli (Volterra 1937-Milano 2018), un personaggio straordinario nella vita e nell’arte, quasi visionario nel ricercare il dialogo tra la sua scultura spettacolare e l’ambiente intorno, estendendo il concetto d’interazione allo spettatore. Fino al 2024 anche Soliera avrà un’opera monumentale: il Portale, un arco triangolare, che bene s’inserisce nel territorio.
Il titolo “Mauro Staccioli (re)action” si riferisce proprio al compito dello scultore: suscitare una reazione nello spettatore. In mostra nel cortile e al piano nobile del Castello, le sculture ci fanno scoprire il coinvolgimento politico e sociale dell’artista, la grande inquietudine e il suo continuo mettersi in discussione. Non si può restare indifferenti di fronte alle opere aggressive degli anni ’70, caratterizzate da squarci e punte di ferro a trafiggere il cemento e a ricordare gli anni di piombo, in contrasto con le opere gli anni ’80, quelli della Milano da bere. Fino al 30 gennaio 2022
Per info: www.solieracastelloarte.it, www.fondazionecampori.it