Un ricco programma di cene gourmet, degustazioni, menu stellati per gustare le eccellenze enogastronomiche piemontesi, dal tartufo bianco di Alba ai grandi vini rossi e aromatici di Langhe e Monferrato. Non c’è dubbio, il tartufo bianco di Alba è il Re della tavola piemontese. E la stagione invernale è la stagione più adatta per scoprirlo e apprezzarlo.
Gli intenditori non mancano mai una sosta alla celebre Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta quest’anno addirittura alla sua 91ª edizione. La parola chiave di quest’anno era “sostenibilità”. E il calendario di eventi è stato ricchissimo di emozioni, fino a quella, più intensa, dell’Asta Mondiale. Appuntamento immancabile con la solidarietà, in collaborazione con l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, l’Asta Mondiale presso il Castello di Grinzane Cavour ha visto la partecipazione, in sala o in collegamento da tutto il mondo, di grandi chef e celebri personalità della politica, della cultura e del jet set internazionale. Tutti riuniti allo scopo di vendere i migliori esemplari di Tartufo Bianco d’Alba per raccogliere fondi da destinare a enti benefici in Italia e nel mondo.
Ma se l’inebriante profumo del Tuber magnatum Pico è il Re della tavola piemontese, tanti altri sono i degni compagni a fargli corona. A cominciare dai grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato, e dunque benvenuti alle “Eccellenze del Piemonte in vetrina”, il ricco programma che, fino a gennaio 2022, propone esperienze gourmet al Castello di Roddi, cene tematiche, scuola di cucina, laboratori sensoriali sul tartufo e incontri digitali sul vino.
Sono appuntamenti del gusto sul territorio con cene a cura di importanti chef stellati e di alta cucina, dove il Tartufo Bianco d’Alba incontra le eccellenze piemontesi, cooking lessons alla scoperta di ricette e prodotti tipici, degustazioni nelle
Enoteche regionali del Piemonte per conoscere le etichette DOC e DOCG.
Il progetto, promosso dalla Regione Piemonte, contribuisce così a promuovere il patrimonio produttivo, enogastronomico e culturale regionale, che si combinerà in piatti e ricette inedite, creative ed originali, pensate per conquistare appassionati di cucina e buongustai. Fino a gennaio si potranno anche seguire corsi di cucina sul territorio e partecipare a degustazioni e cene presso le Enoteche Regionali piemontesi.
E, visto che l’inverno è la stagione delle feste per eccellenza, rendiamo omaggio anche ai grandi vini aromatici piemontesi, perfetti per i brindisi di Natale e Capodanno.
Le Terre di Moscato si stendono all’interno delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, producendo gli aromi inconfondibili di vini aromatici protetti in Italia e nel mondo dal Consorzio per la tutela dell’Asti Docg e del Moscato d’Asti Docg, costituito già nel 1932. Suo l’inconfondibile marchio del patrono di Asti, San Secondo a cavallo.
Il Consorzio coordina e promuove attività di valorizzazione del territorio d’origine dell’uva Moscato bianco, la cui coltivazione si estende per circa 10.000 ettari.
L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti sono tra i pochi vini che mantengono inalterate le caratteristiche organolettiche dell’uva, per effetto di una soffice spremitura e di una limitata fermentazione alcoolica, consentendo così di poter assaporare nel calice i profumi e gli aromi dell’uva appena raccolta. Quali le caratteristiche?
L’Asti Spumante Docg, il vino spumante aromatico più bevuto al mondo, che nasce esclusivamente dal vitigno Moscato bianco, si contraddistingue per un sapore muschiato, un equilibrio acido e zuccherino e una moderata alcolicità, con profumi che richiamano i fiori di acacia, il glicine, l’arancio e il miele di montagna.
Il Moscato d’Asti Docg rappresenta uno dei prodotti più caratteristici della vitivinicoltura piemontese, contraddistinto dall’intenso aroma muschiato dell’uva da cui è vinificato, dal sapore delicato che ricorda il glicine e il tiglio, la pesca e l’albicocca con sentori di salvia, limone e fiori d’arancio, con una componente zuccherina e un basso tenore alcolico. Il Moscato d’Asti Docg non è uno spumante, in quanto è sottoposto ad una minima rifermentazione in autoclave, che viene arrestata al raggiungimento della gradazione di circa 5% vol.
Tra le aziende gioiello la Casa Spumantiera Cuvage, fondata nel 2011 ad Acqui Terme, che fa parte del gruppo Mondodelvino Spa, e traspone nella originale crasi del nome tra Cuvée e Perlage la competenza, la passione e la tradizione che caratterizzano il sapiente assemblaggio delle cuvée, un passaggio enologico determinante per il raggiungimento di un piacere del gusto, rappresentato dal perlage.
Il Cuvage Asti DOCG Dolce Metodo Classico 2014 si posiziona tra i primi dieci migliori vini al mondo provenienti da uve moscato secondo la classifica stilata del prestigioso concorso internazionale “Muscats du Monde” giunta alla 20^ edizione. E’ l’unico vino italiano ad aver ottenuto la medaglia d’oro.
Per soggiornare:
Nel cuore di Torino un nuovo hotel ricco di charme e storia è il 5 stelle Royal Palace Luxury Suites. Un Hotel di sole 6 suites, collocato proprio di fronte alla casa madre, il Grand Hotel Sitea, dove si trova il ristorante stellato Il Carignano, anche questo della famiglia Butatti. Un soggiorno di extra lusso, con un maggiordomo a disposizione per soddisfare le richieste degli ospiti delle 6 camere, in una cornice da sogno, Palazzo Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, con soffitti affrescati e arredi d’epoca. Da fonti storiche si sa che a fine Settecento, il palazzo passa nella proprietà del Marchese Maurizio Luserna Rorengo di Rorà, che lo ricostruisce e lo integra su disegno dell’Architetto di corte Benedetto Alfieri, per fruire di una fastosa abitazione nella città, centro del Regno.
Nella Torino di metà secolo, rinnovata a fondo con lusso ed eleganza, in rivalità con la Francia, sotto il regno di un Re, Carlo Emanuele III, amante delle arti, Benedetto Alfieri dispiega nei palazzi nobiliari da lui progettati, il suo grande talento di architetto di corte e squisito decoratore d’interni. Il palazzo fu poi l’abitazione del Marchese Emanuele Luserna di Rorà, Sindaco di Torino all’indomani dell’unificazione italiana.
Informazioni:
www.visitpiemonte.com – www.astidocg.it – www.cuvage.it – www.mondodelvino.com – https://www.royalpalacesuites.it/