Dal Bagna Cauda day alla cucina stellata sulle piste da sci, dai Super Food peruviani alle dolcezze del festival del cioccolato in Croazia
Gourmet Skisafari 2021: piaceri culinari sulle piste dell’Alta Badia
Sostenibilità e innovazione, ma soprattutto ripartenza. Sono questi i tre ingredienti che caratterizzano l’ottava edizione del Gourmet Skisafari, che si svolgerà sulle piste dell’Alta Badia sabato 11 dicembre. Gli sciatori avranno la possibilità di spostarsi sugli sci da una baita all’altra, dove potranno degustare le creazioni degli chef partecipanti. Verranno presentate vere e proprie opere d’arte, non solo per il palato, ma anche per la vista. Ci sarà naturalmente la possibilità di conoscere personalmente gli chef e di farsi raccontare la storia del loro piatto.
La scelta degli chef per l’ottava edizione della famosa iniziativa culinaria è caduta su chef giovani, carismatici e ricchi di nuovi spunti, in grado di interpretare al meglio l’idea di rinascita anche in cucina. Si tratta di chef orientati verso il futuro, che in Alta Badia vogliono portare tutta la loro creatività e la loro filosofia, utilizzando le eccellenze dei prodotti italiani nella realizzazione dei loro piatti. Oltre a puntare sull’innovazione, l’iniziativa vuole dare un segnale forte e concreto per un approccio sostenibile alla gastronomia. Agli chef partecipanti è stato chiesto di creare i loro piatti riducendo gli sprechi e con un’attenzione particolare alla tutela del nostro pianeta.
Ecco i piatti: La lasagna di Mamma Patty: sfoglie di sedano rapa e ragoût di capriolo al profumo di ginepro, tuorlo d’uovo grattugiato e scaglie di rapa croccanti, Tagliatella di seppia all’amatriciana, Guanciola di maialino fondente, sedano rapa e mela all’aceto di miele. Ogni piatto sarà accompagnato da un vino altoatesino, scelto da un sommelier dell’Alto Adige. Poi, il 20 dicembre, si può anche sciare all’alba su piste ancora vergini, prima di una ricca colazione a 2000metri.
Infine, con Sommelier in pista, il 14 dicembre si potrà degustare in due baite diverse una selezione dei migliori vini dell’Alto Adige, ammirando le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO.
Oltre 100 locali ospiteranno il Bagna Cauda day
Il profumo della più grande bagna cauda collettiva e contemporanea al mondo già si diffonde intenso e suadente. Parte da Asti, profumerà tutto il Piemonte e arriverà sorprendentemente a migliaia di chilometri. Sono già più di un centinaio i ristoranti, le trattorie, le associazioni, le cantine pronte a dar vita all’evento che sarà celebrato nel primo week end di dicembre (venerdì 3, sabato 4 e domenica 5). Per sapere quali sono i locali che aderiscono all’originale formula è sufficiente andare sul sito www.bagnacaudaday.it e scorrere gli elenchi, che sono in continuo aggiornamento, suddivisi per aree geografiche: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo.
Per ogni locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione e il telefono per prenotare direttamente i propri posti a tavola. Basta una telefonata direttamente al numero del locale prescelto. Il prezzo di riferimento del piatto in tutti i locali sarà di 25 euro. La bagna cauda potrà essere proposta in varie versioni segnalate da un semaforo: Come dio comanda (rosso), eretica (giallo) o atea senz’aglio (verde). Previsto anche il Finale in gloria con tartufo. Il vino è proposto al prezzo di 12 euro a bottiglia.
Il Bagna Cauda Day vede alleate quattro importanti case vinicole astigiane leader della barbera: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlèt di Costigliole d’Asti e Coppo di Canelli.
La bagna cauda non è solo un piatto che coinvolge l’intera filiera agricola, dall’olio alle verdure, ha un valore storico e sociale, un momento di incontro a tavola che quest’anno ritorna, pur mantenendo per chi lo vorrà anche la possibilità di ordinarla e farsela portare a casa con tutti gli ingredienti, bavagliolo compreso.
Quest’anno tornerà a celebrarsi il Bagna Cauda Day anche in Cina grazie all’adesione dell’associazione piemontesi di Shanghai.
Back to the Origins: la cucina peruviana dagli chef stellati alle varietà regionali
L’incoronazione del Perù come miglior Destinazione Culinaria del Sud America ai World Travel Awards ha nuovamente confermato la posizione del paese come destinazione leader nel mondo della gastronomia. L’eccellenza gastronomica del Perù e la sua consacrazione a livello internazionale negli ultimi anni è stata dimostrata anche dalla ricorrente presenza di 3 ristoranti peruviani nella classifica dei 50 migliori al mondo – il Central di Virgilio Martinez, anche miglior ristorante del Sud America nel 2021, il Maido di Mitsuharu Tsumara e l’Astrid & Gastón, del famoso chef Gastón Acurio – e, più recentemente, dall’incoronazione di Pía León, chef e proprietaria di Kjolle, oltre che co-proprietaria del Central, come miglior chef donna del mondo a soli 30 anni secondo ‘50 best’ 2021. La cucina peruviana rinchiude oggi al suo interno influenze spagnole, africane, cinesi, giapponesi e italiane riconoscibili ad ogni boccone. Quando si viaggia tra i diversi ecosistemi del Perù, dalla costa, alle Ande, all’Amazzonia, si procede anche in un viaggio tra le diverse cucine regionali.
Sulle Ande la cucina è famosa per i chupes, le zuppe, le carni e i deliziosi dolci a base di mais, latte e frutta. Qui nasce anche la cucina Novoandina, un nuovo stile culinario che propone di tornare alle abitudini alimentari del passato preispanico per ricreare e, quindi, riscoprire molti degli ingredienti nativi.
L’estensione geografica e la varietà di microclimi hanno permesso lo sviluppo di una vasta ricchezza di prodotti e ingredienti, tra i quali si contano ad esempio più di tremila tipi di patate diverse o centinaia di specie di peperoni, quinoa, un’enorme varietà di mais di tutti i colori e molto altro.
Specialità culinarie e prelibatezze al cioccolato nell’Avvento di Opatija
Fino al 9 gennaio, la magia dell’“Avvento più bello in riva al mare“ avvolgerà la famosa località della Croazia.
Opatija, resa ancora più splendente dai lussuosi addobbi natalizi, anche quest’anno offrirà scenari ed esperienze indimenticabili. Oltre alla famosa atmosfera da favola, ai visitatori sono riservate tante sorprese… Specialità culinarie e prelibatezze al cioccolato come ciliegina sulla torta renderanno Opatija una destinazione irrinunciabile.
Godetevi un dolce inizio del mese: dal 3 al 5 dicembre il Festival del cioccolato, il più grande e il primo evento croato dedicato a questa insostituibile prelibatezza, rende omaggio all’unione indissolubile tra la città di Opatija e il cioccolato. L’atmosfera fiabesca farà da sfondo a dolci di alta qualità che verranno presentati in esclusiva nella Sala dei Cristalli dell’Hotel Kvarner per il 15° Festival del Cioccolato.
Quest’occasione di festa richiede anche un ambiente festoso, quindi l’evento più dolce di Opatija sarà celebrato sotto i famosi lampadari di cristallo del più antico hotel croato.
I visitatori potranno assaggiare le irresistibili prelibatezze di una ventina di produttori nazionali e stranieri di cioccolato, ma anche vivere tante altre “dolci sorprese” preparate dagli organizzatori. Sarà un’occasione unica per gustare dolci eccezionali che, oltre nei negozi specializzati degli attuali cioccolatieri “artigianali”, potranno essere acquistati solo in questa occasione. Ogni produttore presenterà il meglio dalla sua offerta, in molti hotel e ristoranti di Opatija si terranno programmi interessanti come laboratori, conferenze, degustazioni e concerti legati al cioccolato.