Dopo un lungo periodo di chiusura, il Canada ha iniziato a riaprire le proprie porte al turismo a chi ha concluso il ciclo della doppia vaccinazione antiCovid. E’ quindi il momento per scoprire questo Paese, il secondo al mondo come superficie dopo la Russia.
Proprio la sua enorme vastità impone che si debba concentrare la visita scegliendo delle mete ben precise. Una delle aree più suggestive è quella delle Montagne Rocciose, una catena montuosa che si allunga per quasi cinquemila chilometri dal New Mexico, negli Stati Uniti, fino alla British Columbia, in Canada.
Sebbene sia possibile percorrere interamente la catena montuosa in auto, noi ci limiteremo a descriverne una piccola parte, considerata a ragione come una delle strade più spettacolari al mondo: la Icefield Parkway (la Via dei ghiacciai). E’ un’arteria di 240 chilometri che parte dal Lake Luise, nel Banff National Park, per arrivare a Jasper, piccola cittadina nell’omonimo parco nazionale.
Costruita tra il 1931 e il 1940 come risposta alla Grande depressione, la Icefield Parkway venne utilizzata durante la Seconda guerra mondiale per addestrare i soldati degli eserciti canadesi, statunitensi e britannici. Mentre la fanteria percorreva i sentieri delle montagne simulando combattimenti col nemico, sul più grande ghiacciaio che lambisce la strada, il Columbia Icefield, venivano testati i veicoli da combattimento da neve.
Dopo la guerra e il boom dell’industria automobilistica, il turismo decollò e nel 1962 il governo canadese decise di pavimentare e allargare la strada. Oggi sono circa 1,2 milioni i turisti che percorrono la Icefield Parkway ogni anno.
Il punto più alto della strada è il Bow Pass, a 2.067 metri, mentre il punto finale di arrivo, Jasper, si trova a 1.200 metri.
L’intera arteria si può percorrere in sole tre ore d’auto, ma i punti di interesse e i numerosi percorsi escursionistici che si diramano dalla strada principale possono tenere occupato il visitatore anche per un’intera settimana.
Proveniendo da Calgary o da Banff, il Lake Louise è la scenografica porta d’entrata della Parkway. E’ lo specchio d’acqua più famoso del Banff National Park e deve il suo nome alla principessa Louise Caroline Alberta (1848-1939), quarta figlia della regina Vittoria e moglie di John Campbell, il 9° Duca di Argyll, governatore generale del Canada dal 1878 al 1883. Nel 1905 anche lo stato dell’Alberta prese il suo nome e quello del padre.
Lungo il percorso altri laghi meritano una visita: i più noti sono quelli di Moraine, Peyto e Maligne.
I laghi nelle Montagne Rocciose sono famosi non solo per la loro bellezza, ma anche per il colore turchese intenso delle loro acque dovuto ai sedimenti di quarzite che vengono continuamente erosi dalle rocce glaciali da agenti naturali. Le minuscole particelle di minerale sono talmente piccole che rimangono sospese nell’acqua, rendendo le acque dei fiumi opache dalla caratteristica varietà cromatica.
Accanto ai laghi, i punti di maggior interesse lungo la Icefield Parkway sono i ghiacciai. Quello di Athabasca, facile e relativamente sicuro da raggiungere, è il ghiacciaio più visitato non solo in Canada, ma in tutto il Nord America. E la sua visita è, forse più di ogni altra conferenza, educativa perché mostra in modo diretto e inequivocabile gli effetti del riscaldamento sul nostro pianeta.
Lungo circa 6,5 chilometri, si sviluppa su una superficie di 6 chilometri quadrati mentre lo spessore del ghiaccio varia da un minimo di 90 ad un massimo di 300 metri.
Dal 1897 sono stati raccolti dati (mappature, misurazioni, fotografie) e mostrano che negli ultimi 120 anni il manto di ghiaccio si è ritirato di 1,5 km. Alla fine del XIX secolo l’area su cui si estendeva il ghiacciaio era 2,5 volte quella attuale e il suo volume era 1,5 maggiore di quello odierno. Questo significa che il ghiaccio ora presente nell’Athabasca ha un volume 60% inferiore a quello di 150 anni fa.
Gli studi indicano anche che il maggiore avanzamento del ghiacciaio Athabasca si è registrato nel 1715. Tra il 1101 e il 1900 la temperatura media estiva (periodo aprile-agosto) era 0,33°C inferiore a quella media registrata nello stesso periodo tra il 1891 e il 1900 e di 0,71°C inferiore a quella tra il 1961 e il 1990.
Il periodo 1961-2000 è stato il periodo con le temperature medie più elevate negli ultimi 800 anni.
Lo scioglimento dei ghiacciai avrà effetto sull’ecologia e sulle attività umane (agricoltura, energia, approvvigionamento idrico), così come avrà effetto sui volumi d’acqua stagionali riversati nei fiumi, la temperatura dell’acqua e la stessa qualità dell’acqua.
Naturalmente l’Athabasca non è il solo ghiacciaio che si sta sciogliendo; attorno al mondo ci sono migliaia di altri plateau ghiacciati che si stanno ritirando.
Consigli di viaggio:
Una buona base di partenza per percorrere la Icefield Parkway è la graziosa cittadina di Banff che offre sistemazioni per tutte le tasche. Il sito https://icefieldsparkway.com/ suggerisce vari itinerari sia lungo la strada che escursionistici mentre su https://www.pc.gc.ca/en/pn-np/ab/banff/visit/les10-top10/glaciers-icefields si può consultare una cartina stradale dettagliata.
Per controllare la situazione Covid e le regole per entrare in Canada è necessario visitare periodicamente il sito https://travel.gc.ca/
Contributi fotografici: Piergiorgio Pescali