Polizze viaggi: il rientro per la seconda dose del vaccino non è coperto dalle polizze assicurative. La Cassazione si è posta il problema delle azioni conseguenti alla responsabilità civile in caso di sinistro causato da veicolo non assicurato. La Corte di Cassazione è stata investita anche del problema dell’indebita utilizzazione di carta di credito da parte di terzi
Polizze viaggi: il rientro per la seconda dose del vaccino non è coperto
A richiesta di un lettore confermiamo che, allo stato, le compagnie assicurative non ricomprendono le spese sostenute per il rientro in sede per il secondo vaccino. Secondo l’indagine realizzata per conto di Facile.it da mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, quasi 12 milioni di italiani hanno valutato di tutelarsi con una copertura assicurativa: molte compagnie, infatti, hanno incluso nella loro offerta di polizze viaggio garanzie valide anche nel caso in cui il contraente si ammali di Covid-19 dovendo, così, annullare la vacanza o sostenere spese mediche durante essa. Secondo l’analisi di Facile.it, però le polizze viaggio in distribuzione offrono coperture valide che variano da compagnia a compagnia. Tra i prodotti più comuni segnaliamo quelli che offrono assistenza medica, rimborso dei costi extra sostenuti per il soggiorno forzato. Nessuna polizza, allo stato, ricomprende le spese sostenute per il rientro in sede per il secondo vaccino.
Info: www.facile.it
Corte di Cassazione: responsabilità civile in caso di sinistro causato da veicolo non assicurato
Con l’ordinanza interlocutoria n. 18802 del 2 luglio 2021 la Terza Sezione Civile ha rimesso al Primo Presidente della Corte di Cassazione, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione avente per oggetto il contrasto tra le decisioni della Corte sulla natura giuridica dell’azione recuperatoria proposta dal Fondo di Garanzia delle Vittime della Strada ai sensi dell’art. 292 del Decreto legislativo n. 209/2005. In particolare, si chiede di decidere se essa sia riconducibile all’azione di regresso o a quella di surrogazione ovvero se costituisca un’azione speciale rispetto a quelle, con i conseguenti effetti rilevanti sia sul termine di prescrizione sia sulla individuazione dei presupposti dell’azione fatta valere dal Fondo. Ed ancora la terza sezione civile si è posta la domanda relativa alla necessità o meno del previo accertamento della responsabilità dell’autore dell’illecito o del sinistro e dell’applicabilità o meno della regola prevista dall’art. 2055 c.c. in caso di illecito o sinistro imputabile a più responsabili.
Info: www.cortedicassazione.it
Corte di Cassazione: indebita utilizzazione di carta di credito da parte di terzi
Con la sentenza n. 18609 del 16 febbraio 2021, depositata il 12 maggio 2021, la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha affermato, in tema di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, che, anche qualora l’uso dello strumento di pagamento da parte di terzi sia stato delegato dal titolare, non opera l’esimente del consenso dell’avente diritto. La disposizione di cui all’art. 493-ter cod. pen. Infatti, tutela non solo il patrimonio personale di quest’ultimo, ma anche gli interessi pubblici alla sicurezza delle transazioni commerciali e alla fiducia nell’utilizzazione di tali strumenti da parte dei consociati.