In Val d’Orcia per la Land Art, a Lucca la Fondazione Ragghianti inaugura Pianeta Città, a Trento si scopre la pittrice Fede Galizia
Land Art in Val d’Orcia
Fino al 2 novembre è di scena la cinquantesima edizione di “Forme nel verde”, manifestazione ideata da Mario Guidotti, scrittore, saggista, ma, soprattutto antesignano in Italia della Land Art, cioè l’arte inserita nel paesaggio. A dargli lo spunto sono stati indubbiamente lo splendore del paesaggio toscano della Val d’Orcia e Castiglione d’Orcia, dove Guidotti nacque nel lontano 1923. Oggi, a cinquant’anni dalla prima manifestazione, l’evento non solo continua ad attirare artisti di primo piano e un pubblico internazionale, ma è in continuo crescendo. Quest’anno l’edizione è ancora più straordinaria del solito, grazie al coinvolgimento di vari luoghi della Val d’Orcia, oltre a San Quirico con gli Horti Leonini e il centro storico, Siena e Bagno Vignoni, luogo termale, prediletto da Papa Pio II Piccolomini. La mostra dominante è Reflexes, scultura di luce di Helidon XHIXHA, artista e scultore albanese, classe 1970, laureato all’Accademia di Brera, oggi sulla cresta dell’onda a livello internazionale. Le sue sculture informali in acciaio inossidabile illuminano gli Horti Leonini, sullo sfondo del Castello e di una natura rigogliosa. “Forme del verde” prosegue con altri artisti a Siena, a Palazzo Ghigi, con Metamorfosi, l’arte Ceramica di Polloniato e le ceramiche di San Quirico.
Per info: www.formenelverde.com
A Lucca si torna alle sorgenti della nostra civiltà
La Fondazione Ragghianti, nel cuore della sempre splendida Lucca, è una certezza. Le sue mostre hanno il pregio di essere interessanti e originali. L’esposizione dell’estate “Pianeta città”, nata dopo l’esperienza del Covid, parte dall’idea di tornare alle origini della nostra civiltà: la città, simbolo della vita in comune, raccontata attraverso i libri e oggetti. La collezione eccezionale e unica dell’architetto Italo Rota si è rivelata ideale per raccontare lo sviluppo dell’idea di città dall’inizio del Novecento fino all’architettura attuale della megalopoli. “Dopo quarant’anni di collezionismo intrecciato al lavoro”, dice Italo Rota,” ho creato un archivio di beni comuni rispetto al tema della città, che nell’insieme servono per immaginare il futuro. In un interessantissimo filmato l’architetto spiega il significato sociale degli oggetti, l’arrivo in città dei veicoli senza cavalli e la nascita dell’aereo, mentre nelle bacheche spiccano i libri dalla Bauhaus a Metropolis, con manifesti e il celebre film di Friz lang del 1927, e volumi di grandi intellettuali dell’epoca. Ci si trova immersi in una mostra geniale, pensata da Paolo Bolpagni con lo studioso di architettura Aldo Colonnetti e con lo stesso Rota. Per apprezzarla occorre gustarla lentamente, in ogni particolare, come ormai abbiamo imparato a fare. Fino al 24 ottobre.
Per info: www.fondazioneragghianti.it
Viva le donne nell’arte
Per la prima volta, la pittrice Fede Galizia (1587/1630) è protagonista di una mostra che porta il suo nome “Fede Galizia. Mirabile Pittoressa” al Castello del Buonconsiglio nella città di Trento, in cui nacque nel 1587. Figlia d’arte, in quanto il padre era un artista impegnato nel mondo della miniatura con grande successo, Fede dimostra notevoli capacità pittoriche, soprattutto per quanto riguarda le nature morte e i ritratti. Le sue tele vanno a ruba a quel tempo: i dettagli dei vestiti, la preziosità dei tessuti, l’espressione dei volti e l’armonia delle nature morte attirano piacevolmente l’attenzione degli amanti dell’arte. In mostra accanto alle opere di Fede, spiccano quelle delle artiste del suo tempo, da Sofonisba Anguissola, a Arthemisia Gentileschi, a Plantilla Nelli, a Laura Fontana. Una mostra interessante, al femminile, che ancora una volta rivela la potenza artistica delle donne, anche in tempi poco favorevoli. Fino al 24 ottobre.
Per info: www.buonconsiglio.it