Evviva, si riparte! Finalmente tornano a sbuffare le fumose locomotive lungo le ferrovie turistiche dopo una interminabile stagione di fermo. Scoprire la Repubblica Ceca si può fare in modo originale a bordo di un treno nostalgico. Italo sempre più green
La Repubblica Ceca in treno
La Repubblica Ceca ha una lunga storia tradizione ferroviaria; con una rete fra le più estese d’Europa il Paese invita a un turismo lento ma non troppo, consapevole e sicuro. Dalle grandi linee internazionali ai percorsi nostalgici, sono possibili itinerari per tutti i gusti e comode combinazioni. Le strade ferrate ceche sono veicolo di storia, ma anche di sorprese. Da scoprire senza pensieri, nell’Anno Europeo delle Ferrovie.
Per gli appassionati del treno apprezzeranno le tante curiosità che queste linee nascondono. La rete ferroviaria ceca comprende 160 gallerie e 7000 ponti. Di questi ultimi, il più lungo è il Viadotto Negrelli, a Praga: con i suoi 1100 metri, parte dalla stazione e scavalca la Moldava. Tra i ponti più scenografici, invece, ecco il viadotto di Krystofovo Udoli, sulla linea ferroviaria Liberec-Ceska Lipa, sempre in Boemia. Di viadotto in viadotto il viaggio si fa lungo… Quello di Zampach, in Boemia centrale è davvero impressionante con le sue alte arcate in pietra. Doppio livello di arcate, invece, per il viadotto nei pressi di Sychrov, parte della ferrovia Pardubice-Liberec e alto 32 metri. Trenta metri d’altezza, 9 di larghezza e 300 di lunghezza per uno dei ponti ferroviari più grandi d’Europa: il viadotto di Dolni Loucky, lungo la Brno-Havlickuv Brod. Ad arco unico, realizzato in ferro e cemento, è del 1953. Un record di altitudine lo vanta la di Kubova Hut (995 metri), nella Selva Boema. Soprattutto nella stagione estiva, non mancano le opportunità di vivere l’esperienza di una gita su antichi treni a vapore o su binari a scartamento ridotto. Senza fretta, all’insegna del paesaggio e dell’atmosfera. Provare per credere, a bordo del treno a vapore della linea che parte da Jindrichuv Hradec, perla rinascimentale nel cosiddetto “Canada boemo”, e tra fitti boschi e lucenti specchi d’acqua conduce a Nova Bystrice oppure a Obratan. Sempre in Boemia ecco anche la cremagliera Tanvald-Harrachov. Del 1902, corre (si fa per dire) a un soffio dal confine polacco. Fu costruita nell’ambito di un ambizioso progetto che voleva collegare su binari l’impero austroungarico a quello prussiano. I suoi convogli –che scivolano per 7 chilometri lungo un itinerario suggestivo, per un dislivello di diverse centinaia di metri, tra le alte pareti di roccia e gli strapiombi del Parco Nazionale dei Monti dei Giganti- in estate sono presi d’assalto dai biker e in inverno dagli sciatori. Costruita sempre sotto gli austroungarici, la ferrovia a scartamento ridotto di Osoblaha entrò in servizio il 18 dicembre 1898 tra Tremesna ve Slezsku e appunto Osoblaha, villaggio rurale della Slesia ceca, sede di una raffineria di zucchero. La linea è tuttora in funzione, con regolare servizio passeggeri su convogli diesel ed elettrici. La storica ferrovia Tabor-Bechyne, a trazione elettrica, funziona oggi solo per rievocazioni e viaggi nostalgici. Costruita all’inizio del XX secolo dall’ingegnere ceco Frantisek Krizik e prima del suo genere a comparire sotto l’impero austroungarico, è tra i vanti storici della Boemia meridionale. L’antica via ferrata boema tra Ceska Kamenice e Kamenicky Senov, la cui costruzione tra le pieghe dei monti iniziò nel 1886, è ormai dismessa, ma è stata parzialmente mantenuta in attività come museo ferroviario. Le corse a vapore sono in calendario durante l’estate, nelle feste comandate e in occasioni speciali.
Il Museo delle ferrovie Ceche a Lužná, presso Rakovník in Boemia centrale, è il più grande del suo genere nel Paese. Del complesso fa parte anche un circuito ferroviario a scartamento ridotto, sul quale i visitatori possono concedersi un giro turistico. Interessante anche il Museo delle ferrovie industriali di Zbysov, non lontano da Brno, in Moravia. Anche qui c’è la possibilità di fare un percorso a scartamento ridotto su treno a vapore, con partenza dalla cava dismessa che ospita oggi l’esposizione a tema. Affonda ancora più in là nei secoli il Museo delle ferrovie a cavalli di Bujanov, nei dintorni di Cesky Krumlov, in Boemia meridionale. Vagoni ferroviari in miniatura, di tutte le epoche, in mostra invece al Museo dei trenini elettrici di Studenka, in Moravia-Slesia. Una vera chicca, a Praga. All’interno del Museo Tecnico Nazionale di Letna è possibile ammirare addirittura il vagone-salotto dell’imperatore Francesco Giuseppe I, oltre a due locomotive a vapore.
https://www.visitczechrepublic.com/it-IT
La Lombardia riparte col Sebino Express
Sono finalmente ripartiti i treni turistici finanziati dalla regione che da Milano raggiungono i laghi lombardi. Con il Sebino Express da Milano a Paratico (Bs) – Sarnico (Bg), che il 2 giugno a dato il via alla stagione, si viaggerà per tutta l’estate con complessivamente 12 corse fino al 17 ottobre. L’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha sottolineato come queste iniziative siano l’occasione per valorizzare i laghi. “Anche quest’anno – commenta l’assessore Terzi – torna il servizio turistico dei viaggi a bordo dei treni d’epoca dopo il successo degli anni scorsi. Offriamo una modalità diversa e affascinante per visitare il territorio e in particolare gli splendidi laghi lombardi. Un modo per agevolare l’afflusso di turisti e dunque determinare benefici per un’economia locale che ha bisogno di ripartire. In questi ultimi anni abbiamo trasformato l’iniziativa dei treni storici da sporadica a strutturale, perché costituisce un volàno per il turismo e un’occasione per valorizzare il nostro patrimonio storico. Il servizio presta grande attenzione anche all’intermodalità, perché consente a chi lo desidera di utilizzare i battelli della navigazione”.
“Regione Lombardia – prosegue Terzi – mette a disposizione per i treni storici 500.000 euro l’anno attraverso Ferrovienord, tra attivazione dei servizi e lavori di manutenzione dei convogli d’epoca. Il progetto, messo in campo con Fondazione Fs e Ferrovienord, ha ottenuto ottimi riscontri anche nel 2020, nonostante la situazione sanitaria avesse costretto a limitare le corse ai soli mesi di settembre e ottobre. In quel periodo si registrò un’occupazione pressoché totale dei posti a disposizione”.
Il treno è trainato da una locomotiva elettrica in livrea storica tra Milano e Bergamo e da locomotiva a vapore nella restante parte del tragitto. Il convoglio storico, composto da vetture Centoporte degli anni ’30 e Corbellini degli anni ’50, parte dalla stazione di Milano centrale e effettua fermate nelle stazioni di Milano Lambrate, Bergamo e Palazzolo sull’Oglio prima dell’arrivo a Paratico-Sarnico. Da qui i possono liberamente visitare i luoghi circostanti, dedicarsi al trekking ed esplorare i magnifici borghi che si affacciano sul lago d’Iseo.
Aperto al pubblico anche il nuovo fabbricato realizzato nella stazione Paratico-Sarnico da Rete Ferroviaria Italiana, su input di Fondazione Fs e del Comune di Paratico, che ospita un plastico che riproduce l’esatta conformazione della stazione di Paratico-Sarnico dove un tempo si svolgeva, sull’imbarcadero ancora esistente, il trasbordo dei carri ferroviari su chiatte a motore che, navigando per due ore, raggiungevano gli stabilimenti siderurgici di Lovere.
https://www.lombardianotizie.online/treni-storici-paratico-sarnico/mail
Italo viaggia green e sponsorizza Eraid
La manifestazione a tappe, dedicata alle auto elettriche, ha avuto come sponsor ufficiale Italo che da sempre è un treno green. ostruito con il 98% di materiali riciclabili, che assicura elevate prestazioni a favore dell’ambiente come il recupero e riutilizzo di energia e i ridotti consumi di CO2 (come nessun altro mezzo a lungo percorrenza).
L’attenzione verso l’ambiente ha portato Italo a sostenere in qualità di sponsor ufficiale la Eraid, manifestazione che ha visto nel mese scorso, sfrecciare autovetture rigorosamente ad alimentazione elettrica, da Milano e attraverso l’Appennino fino in Versilia.
I treni Italo condividono con le auto di Eraid la propulsione elettrica e l’utilizzo di tecnologie sempre più efficienti a tutto vantaggio di un minore consumo energetico. La società ferroviaria, che promuove costantemente iniziative a tutela dell’ambiente, ha dunque stretto questa nuova sponsorship completamente green.
“L’attenzione per l’ambiente, così come il sostegno ai grandi eventi locali e nazionali, sono segnali che contraddistinguono Italo da sempre” sostiene Marco De Angelis, Direttore Vendite di Italo. “La Eraid rappresenta un evento speciale per il mondo dei motori, coniugando sostenibilità e passione per l’automobilismo, in uno scenario unico come i territori attraversati dalle vetture partecipanti”.
https://italospa.italotreno.it/