Esotismo e tradizione non finiscono mai di stupire: nella gastronomia una continua sorpresa, dal mondo dei Grandi Giardini Italiani a Singapore e al Giappone
Le ricette dei Grandi Giardini Italiani
Il libro “Le Ricette dei Grandi Giardini Italiani”, edito dall’omonima casa editrice, è una raccolta di ricette di origine famigliare, storica e regionale. Molto più di un semplice ricettario, è un racconto in cui rivive la tradizione culinaria italiana, tramandata di generazione in generazione, specchio del territorio e valorizzazione dei prodotti locali.
Si potrebbe definire un viaggio nella bellezza per occhi e palato che, da nord a sud, porta il lettore nelle più belle e affascinanti proprietà d’Italia, sia pubbliche che private: giardini storici, giardini d’arte, ville e castelli rappresentati da ricette spesso studiate da chef o tramandate all’interno delle famiglie proprietarie.
Così, attraverso un sapore, un ingrediente, una mise en place, si scopre il luogo che lo ha ispirato o creato, nel vero senso della parola, grazie ai prodotti della terra.
Antipasti, primi, secondi e poi dessert e liquori. Un pasto da consumare in una caffetteria, in un ristorante stellato o, per i più fortunati, come ospiti in dimore private. Da Villa d’Este, alla Reggia di Caserta, da Arte Sella a Villa Marigola, da Palazzo Fantini al Castello di Cordovado, è un lungo viaggio entusiasmante nella bellezza, arricchito da belle immagini di piatti e ambienti che invitano alla visita.
Ricorda Judith Wade, Fondatrice di Grandi Giardini Italiani, “Ospite dei Grandi Giardini ho potuto assaporare le specialità di quella stessa terra dove vengono creati giardini e coltivati orti, frutteti e oliveti. Raccogliere ricette dal Nord al Sud dell’Italia è un modo per ricordare quelle giornate, davvero memorabili, quando attorno ad un tavolo parlavamo di giardini e della loro importanza per il turismo culturale in Italia”.
La collana Garden Books racconta i segreti e le curiosità di alcune tra le più suggestive mete comprese nel network Grandi Giardini Italiani, il network creato nel 1997 da Judith Wade, inglese di nascita e italiana di adozione, che raccoglie oltre 140 mete che testimoniano l’ineguagliabile patrimonio di arte, storia, cultura e tesori botanici custodito nel nostro Paese.
I libri sono in vendita presso i giardini, sul sito e nelle librerie convenzionate.
Wine&Siena: la 6^ edizione in un’esclusiva versione Digital
Dopo il successo del 29° Merano WineFestival Digital, il nuovo anno di The WineHunter riparte con la 6^ edizione di Wine&Siena in versione digitale. Declinata tra uno spazio dedicato a produttori e prodotti premiati The WineHunter Award e un ricco palinsesto di contenuti che include masterclass con il “cacciatore di vini” Helmuth Köcher, showcooking, mixology e approfondimenti culturali, conduce virtualmente tra gli scenari della città medievale senese e del suo territorio.
Il grande patrimonio storico-artistico della città di Siena e del territorio senese ritorna appunto anche quest’anno a fare da cornice al celebre appuntamento Wine&Siena, ma in una versione digitale che punta a rilanciare il settore enogastronomico e le bellezze della città anche in un momento difficile.
I contenuti multimediali saranno disponibili sulla piattaforma WineHunter Hub dove, oltre ad una sezione dedicata ai produttori e ai prodotti premiati The Wine Hunter Award, sarà possibile seguire un ricco palinsesto di appuntamenti.
Incontri virtuali guidati dal patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher, degustazioni live su Zoom guidate dal “cacciatore di vini” insieme ai produttori, Walk of Wine che combina enologia e arte tra i palazzi di Siena, Wine & Artisan che porta in scena alcune degustazioni all’interno di storiche location artigianali senesi. Inoltre, Tell me a Story, è l’iniziativa che permette al produttore di raccontarsi attraverso un video su storie, emozioni e retroscena del suo mondo.
La Cultura Hawker di Singapore riconosciuta dall’UNESCO
Un nuovo riconoscimento per Singapore, che celebra uno dei tratti distintivi più importanti della sua identità multiculturale: la Cultura Hawker. La cultura dello street-food che anima i quartieri della città-stato, amati per la loro infinita varietà gastronomica, è stata iscritta sulla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Parte integrante della quotidianità dei singaporiani, gli hawker centre sono il luogo dove convivialità e tradizioni gastronomiche si uniscono.
La nomina ha soddisfatto tutti i criteri di valutazione del Comitato Intergovernativo e Singapore è stata elogiata per la preparazione di un dossier di candidatura che ha messo in evidenza un patrimonio culturale immateriale che prospera in un ambiente altamente urbanizzato e culturalmente diversificato.
L’iscrizione della Cultura Hawker di Singapore arricchisce l’heritage culturale di questa destinazione, che vanta già il primato di avere il primo ristorante di street-food al mondo ad essere stato premiato con una stella Michelin.
Gourmet Giappone, la nuova piazza virtuale dei piccoli produttori giapponesi
E’ un nuovo progetto, una nuova grande piazza aperta online che accoglie piccoli produttori che desiderano avere una propria vetrina virtuale in Italia. Ognuno di loro verrà raccontato e descritto, attraverso storia, territorio e processi di produzione e ovviamente potrà mettere in vendita nel nuovo store i propri prodotti, molti dei quali spesso e volentieri non hanno mai oltrepassato le frontiere dal Giappone. La maggior parte sono ingredienti della cucina giapponese, poco noti in Europa ed in Italia, e saranno venduti esclusivamente sul sito.
Come sempre, quando si parla di Sol Levante, il progetto è firmato da Maiko Takashima e Lorenzo Ferraboschi, giovane realtà imprenditoriale già ideatrice dei progetti Sake Company, Wagyu Company e di altri concept dedicati alla ristorazione come Sakeya e Carico.
Il focus è quindi la cucina “washoku”, ovvero la cucina tradizionale giapponese che è stata insignita del titolo di Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2013, in riconoscimento dei costumi socio-culinari che si tramandano in Giappone da oltre mille anni. La cucina washoku ha quattro principali caratteristiche: stagionalità, ingredienti, equilibrio ed estetica. Oggi molti hanno ormai preso confidenza con il sushi, il sake e la carne wagyu, ma gran parte del cibo tradizionale giapponese può essere mangiato ancora solo in Giappone nei ristoranti ed alberghi tradizionali “ryokan”.
Le principali categorie dello store Gourmet Giappone sono: le salse fondamentali, i condimenti, il riso, il sake, gli tsukemono (verdure stagionali che vengono marinate con diversi ingredienti), il matcha e tè verde e man mano che nuovi produttori si affacceranno potrà crescere con nuove sezioni.