A più di settant’anni di distanza dall’inferno della Linea Gotica, da un cassetto spunta una foto…
Dopo lo sbarco anglo-americano, nel 1943 in Sicilia, lo Stato Maggiore germanico adottò la strategia difensiva, sostenuta da Erwin Rommel, della resistenza sull’Appennino tosco-emiliano.
Cominciarono così i lavori della Linea Gotica costituita da un sistema di fasce fortificate che per 320 km, da Marina di Massa attraverso i crinali delle Alpi Apuane e degli Appennini, arriva fino a Rimini. Per la popolazione civile, la Linea, fu un girone infernale. Da una parte i bombardamenti degli Alleati e dall’altra i rastrellamenti e le rappresaglie dei tedeschi, che rapinavano di tutto e non esitavano a compiere efferati eccidi di massa, ponendo in essere una vera e propria “strategia del terrore”.
A fine agosto del 1944 cominciò l’offensiva alleata, codice operazione: Olive.
I Tedeschi si scontrarono sull’Appennino con l’avanzata della Quinta Armata americana. In questo scenario bellico, dove i confini fra i comuni sfumano fra boschi e crinali, non lontano da dove si consumò l’eccidio di Monte Sole, due soldati americani John Bronsky e Martin Adler, della 85esima Infantry Division Custermen, entrarono mitra in pugno in un’abitazione. In casa sembrava non esserci nessuno ma la probabilità che ci fossero dei tedeschi in agguato era alta.
Un rumore proveniente da una grande cesta allarmò i militari e un’istante prima di aprire il fuoco una donna, mamma Rosa, squarciò il silenzio urlando “Bambini, bambini!”.
Una parentesi di speranza nell’inferno della Linea Gotica. 76 anni dopo, in Florida, da un cassetto pieno di ricordi riappare una la Foto e, il 96enne Martin Adler torna soldato vent’enne. Vuole rincontrare i tre bambini e, aiutato dalla figlia Rachelle, lancia un appello su Facebook raccolto e condiviso da Matteo Incerti, giornalista e scrittore di romanzi storici. La Foto fa il giro del web arrivando a destinazione e così, come in tutte le favole, il commilitone e i tre bambini Bruno, Mafalda e Giuliana, si sono riabbracciati con una videochiamata dalla Florida a Castel San Pietro Terme.
Le lingue sono diverse, ma Martin ripete la parola che gli è rimasta impressa: “Bambini. Vuoi cioccolata?”
contributi fotografici e immagini: famiglia Naldi