La cultura ci aspetta, dopo questo periodo di chiusura, alla Certosa del Galluzzo, il Bronzino; Il Caravaggio del XX secolo al Mart di Rovereto; Natura, arte e tecnologia all’Arte Sella di Borgo Valsugana
Dante al Galluzzo
Ecco un’occasione straordinaria per riscoprire il fascino della Certosa del Galluzzo a Firenze con la sua Pinacoteca. In anticipo con gli appuntamenti, che nel 2021 celebreranno il 700° anniversario della morte di Dante, chi arriva qui troverà in esposizione il Ritratto allegorico di Dante Alighieri dipinto nel 1532/1533 dal Bronzino e proveniente da una collezione privata fiorentina.
Un’occasione quindi quanto mai rara di vedere quest’opera in un ambiente pubblico. Accanto spiccano i cinque affreschi del Pontormo, ai quali collaborò, appunto, il Bronzino. La scelta è caduta su uno dei ritratti più significativi del poeta, quello che il Bronzino dipinse per Bartolomeo Bettini, intellettuale che aveva commissionato all’artista anche i ritratti di Petrarca e Boccaccio.
La mostra proseguirà fino al 31 dicembre. www.certosadifirenze.it
Il Caravaggio del XX secolo al Mart
In parallelo con la mostra “Caravaggio. Il Contemporaneo” al Mart di Rovereto è nata l’esposizione “Luciano Ventrone. La grande illusione”.
L’idea è nata da Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi che propongono un dialogo stimolante tra l’opera di Caravaggio e le nature morte iperrealistiche di Luciano Ventrone (Roma 1942), divenuto famoso per il suo virtuosismo e la rappresentazione del reale più vera della realtà. A suo tempo il celebre critico Federico Zeri aveva definito Ventrone il Caravaggio del ventesimo secolo, suscitando discussioni nel mondo dei critici d’arte. Oggi, l’argomento torna in scena. Le 18 opere di Ventrone vivono grazie alla luce, come in Caravaggio. Ma sono proprio le differenze nell’approccio di luce e di colore tra Ventrone e Caravaggio a solleticare la curiosità del visitatore. Osservando con attenzione le opere in mostra, ci si rende conto che l’uso della luce per Caravaggio esalta la drammaticità e l’emotività della scena, mentre la luce di Ventrone “è al servizio dell’oggetto, diventa materia, diventa sostanza integrante di ciò che illumina”, come scrive Sgarbi, fino a conferire ai fiori e ai frutti un valore metafisico.
”Una grande illusione”, sottolinea la curatrice Noella Jhonson, della straordinaria metamorfosi dell’ordinario”.
Una mostra, quindi, affascinante e accattivante, da scoprire. Fino al 14 febbraio 2021. www.mart.tn.it
L’autunno invita a Borgo di Valsugana
“Arte Sella” con la sue fantastiche installazioni nel giardino di Villa Strobele a Borgo di Valsugana in provincia di Trento ha ormai raggiunto una fama internazionale. Oggi, il parco di Borgo presenta negli spazi di Malga Costa “Jardins d’été”, installazione audio guida di Quayola, interessante, giovane artista, che vive tra Roma e Londra. Il concetto messo in scena da Quayola è particolarmente affascinante. Quayola si mette nei panni di un’artista tradizionale andando nei posti cari ai pittori impressionisti e cercando d’interpretare la natura con un apparato tecnologico. Punto di partenza sono le immagini riprese dai celebri giardini della Loira, girate in modo tale da sembrare girate dal computer in un continuo rimando tra reale e artificiale. Il perché lo spiega il giovane artista. ”Viviamo in un mondo tecnologico e la natura diventa un banco di prova per vedere come arte e tecnologia si possono integrare”.
Fino al 22 novembre, ingresso gratuito previa prenotazione www.artesella.it