L’undicesima edizione del Festival della Fotografia Etica 2020 di Lodi, vuole mutare pelle e rinnovarsi
Come un esploratore appena giunto su terre sconosciute il Festival scruta, osserva e “scatta” questo nuovo mondo post COVID. Sguardi sul nuovo mondo è infatti la lente attraverso la quale pensare a questa nuova edizione con l’intento di non dare un giudizio definitivo ma di testimoniare e cercare di comprendere la complessità di queste nuove terre.
La sezione Uno Sguardo sul Mondo propone quattro percorsi: il Covid nel mondo, le recenti proteste ad Hong Kong; A nation divided racconta l’Inghilterra al tempo della Brexit; e Black Summer, la stagione degli incendi che ogni anno devasta violentemente l’entroterra dell’Australia.
La categoria MASTER, vinta dal russo Nikita Teryoshin con Nothing Personal – the back office of war, viaggio dietro le quinte del business mondiale della difesa e il back office della guerra; la categoria SPOTLIGHT va alla britannica Mary Turner e alla sua Dispossessed, racconto dei problemi sociali del nord-est dell’Inghilterra; la sezione SINGLE SHOT con lo scatto singolo di Francesca Mangiatordi sull’infermiera di Cremona; la categoria SHORT STORY è stata vinta dall’italiana Rosa Maraniello con Vitiligo, racconto intimo nel mondo della vitiligine; il tedesco Ingmar Björn Nolting si è aggiudicato la categoria STUDENT con il lavoro “Measure and Middle” – a journey through Germany during the COVID-19 Pandemic, un viaggio che racconta la Germania durante il lockdown; infine la categoria MADRE TERRA, che è anche lo spazio tematico del Festival, vinta dall’italiano Dario De Dominicis con To the Left of Christ, che ci porta nella baia di Guanabara, il porto naturale di Rio de Janeiro, dove lo sviluppo industriale si sta accaparrando il territorio a discapito della pesca tradizionale.
Uno spazio tutto nuovo sarà Storie di Coraggio, con due mostre di grande impatto: la fotografa americana Maggie Stebber, che ha documentato il primo trapianto facciale negli Stati Uniti e il neozelandese Robin Hammond con un importante lavoro sulle questioni di genere.
Altra novità è il coinvolgimento e il sostegno del Comune di Codogno, prima città della zona rossa. Sarà raccontato l’impatto del virus attraverso storie che offriranno una visione globale e una locale del periodo storico che stiamo vivendo.
Cuore del Festival, il World Report Award. Sei le sezioni che lo comporranno, con i relativi vincitori scelti dalla Giuria composta da Alberto Prina – Festival della Fotografia Etica, Aldo Mendichi – Festival della Fotografia Etica, Sarah Leen- Ex Photo Editor del National Geographic, Peter Bitzer – Direttore dell’agenzia Laif.
Parallelamente al Festival si svolgerà FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città. Lo scopo è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni senza vincoli tematici.
Un’edizione decisamente “potente” che oltre per la qualità delle mostre si connoterà per il livello degli incontri, le visite guidate con i fotografi, le letture portfolio, le presentazioni di libri e per le attività educational destinate agli studenti delle scuole medie e superiori. Infine, sarà possibile: incontrare alcuni degli autori dei reportage proposti, farsi autografare il libro dell’autore preferito acquistato presso il bookshop del Festival.
Queste mostre saranno all’aperto, negli spazi pubblici della città. La fotografia esce quindi dai palazzi e dalle sedi espositive per incontrare il pubblico nelle strade e nei parchi.
Lodi e Codogno dal 26 Settembre al 25 Ottobre
Per maggiori informazioni: www.festivaldellafotografiaetica.it