Il Delta del Po è terra del fiume, del mare e del vento. Una grande terra di spazi aperti e liberi creata dalle onde, dalla costante azione erosiva delle acque. E’ una terra antica ma allo stesso tempo sempre nuova senza confini, perché l’acqua crea e ridisegna ogni giorno il suo profilo.
E’ un luogo importante per le tradizioni locali, rappresentato nelle opere di artisti e scrittori, il luogo in cui sono accaduti importanti eventi storici: eterno crocevia tra oriente e occidente, delineato da una linea del tempo che scandisce le origini etrusco-umbre, l’antichità romana, l’età bizantina dai ricchi mosaici.
Un’antica terra di transizione: da qui partiva la via dell’ambra, una via commerciale che collegava le terre barbare con l’impero romano; da sempre luogo di una variegata etnicità, luogo di contatto per marinai, mercanti, pellegrini e poeti. Il Delta del Po è sempre stato una terra ospitale brulicante di vita, in cui la natura si manifesta con tutto il suo potere rigenerante.
Tra terra e acqua
Percorrendo le numerose vie d’acqua che s’intersecano fra lagune e isolotti, si può assaporare e scoprire da dentro un territorio caratterizzato da ambienti diversi. Barene, Bonelli e Golene formano gli isolotti sabbiosi che emergono dalle lagune, costellati da Cavane, tipici casotti in legno per il ricovero delle barche. All’alba una soffice nebbia che s’infiltra fra i canneti e sale dalle immobili acque, in un silenzio ovattato interrotto dal grido delle garzette e dal volo degli aironi, crea un’atmosfera fatata che avvolge il Parco del Delta del Po.
Al tramonto la luce infuocata si rispecchia sulle ferme acque palustri, filtrando tra i rami degli alberi sugli argini rievoca quei paesaggi africani dove la natura è regina; i bellissimi fenicotteri e cicogne che nella loro migrazione si fermano nelle terre emergenti dalle acque ricche di canali e canneti, ritrovano qui loro terra madre.
Con le zampe a mollo in cerca di cibo oppure in volo radente a fior d’acqua, sgarze ciuffetto e aironi, martin pescatori e anatre riempiono di vita questo territorio incantato facendone un’oasi naturale di grande valore ecologico.
Il grande fiume muore nell’Adriatico dopo essersi lasciato alle spalle braccia d’acqua, canali, valli dolci o salmastre, gorghi, boschi, chiuse. In questi luoghi evanescenti dove le acque scorrono fluttuanti, la terra è in continua evoluzione, si tratta di un territorio complesso difficile da vivere ma di intatta bellezza.
Dorsali di lingue di terra emersa come schiene di dinosauri fra ciuffi d’erba e canneti, si appostano immobili su specchi d’acqua lacustri e paludosi tra fitte boscaglie. Regno della biodiversità, la penisola di Boscoforte è uno stretto cordone dunoso di epoca etrusca che si protende dall’argine del fiume Reno all’interno delle valli di Comacchio. In questa zona umida dal valore inestimabile come habitat naturale è presente un’avifauna particolarmente ricca di esemplari che vi sostano e nidificano come le volpoche, gli ibis e fenicotteri rosa. Lungo il percorso ad anello che consente di ammirare il panorama vallivo, ci si può imbattere negli stupendi cavalli selvaggi della Camargue che vi vivono in piena libertà. Piccoli branchi bianchi e neri dai placidi occhi grandi e dalle lunghe criniere, pascolano indisturbati in ambiente acquitrinoso, brucando erbe salmastre anche sotto la superficie dell’acqua, completamente a loro agio in un territorio che li vede protagonisti.
La cuspide del delta è la parte più settentrionale del Parco; una terra che lotta ogni giorno con le correnti marine, una terra difficile da scoprire a fondo ma d’intatta bellezza. Luogo magico e misterioso ha visto l’uomo nei secoli cercare di controllare la natura in una lotta per la sopravvivenza col duro lavoro della bonifica e che adesso è fortemente a rischio ambientale; la subsidenza causata dall’estrazione del gas metano lo sottopone a una costante invasione di acque aggravata dal riscaldamento atmosferico dovuto alle emissioni di gas ad effetto serra. E’ stato stimato che in un prossimo futuro il mare salirà proprio nelle terre de Delta causando la totale scomparsa della laguna. Per questo si pratica in queste zone un tipo di turismo ecologico, slow e naturalistico bandendo i motori inquinanti, vietando il sorvolo di aerei rumorosi per preservare il fascino di una natura incontaminata.
Ravenna, regina dei mosaici
Non si può parlare di Ravenna prescindendo dal suo ruolo storico di capitale dell’impero romano d’occidente. I suoi monumenti, i suoi mosaici, l’arte bizantina sono conosciuti in tutto il mondo. Tutto ebbe inizio a causa di una donna, come spesso succede nelle storie epiche del mondo classico. Galla Placidia, figlia di Teodosio il grande imperatore d’oriente, viene fatta prigioniera e data in sposa al re Visigoto Astulfo. Divenuta presto vedova, suo fratello Onorio la darà in sposa al generale Costanzo, da cui avrà un figlio, Valentiniano III che diverrà il nuovo imperatore d’Occidente e di cui lei sarà la tutrice. Ravenna vivrà con Galla Placidia un periodo di pace che vedrà la costruzione di importanti monumenti come la Basilica di San Giovanni, il Battistero Neoniano e il magnifico Mausoleo a lei dedicato. Caduto l’impero d’Occidente sotto i colpi del re barbaro Odoacre, ecco che dall’Oriente giunge alla conquista dell’Italia Teodorico re dei Goti, cresciuto alla corte dell’imperatore di Costantinopoli. Stabilitosi a Ravenna, Teodorico sarà testimone di un raro equilibrio che farà convivere arianesimo e cristiani ortodossi, latini e Goti: l’illuminato monarca realizzerà opere importanti come S. Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani e il suo stesso Mausoleo. Alla sua morte, l’imperatore d’Oriente Giustiniano riconquisterà Ravenna ridandole quell’importanza di centro religioso e politico d’Italia. Questo fu il momento di grande sviluppo e arricchimento di opere d’arte bizantine, come i mosaici della maestosa Basilica di San Vitale, di San Apollinare in Classe e San Apollinare Nuovo. Purtroppo, nel 741 con la conquista dei Longobardi cessa definitivamente il dominio bizantino di Ravenna e comincia una serie di espoliazioni del patrimonio artistico cittadino.
Scoprire la città dei mosaici di notte è un’esperienza sensoriale indimenticabile, un percorso illuminato fra i monumenti UNESCO rivestiti dai più bei mosaici del mondo, come la Domus dei Tappeti di Pietra, il mausoleo di Galla Placidia, San Vitale, l’antico porto di Classe, la basilica di San Apollinare.
Ravenna è circondata da una natura anch’essa preziosa ed eccezionale: le pinete che la separano dal litorale hanno origine dall’epoca romana quando l’antica foresta litoranea ravvennate cominciò a essere impiantata di pini. Una grande laguna separata dal mare da cordoni litoranei sabbiosi, seppur ridimensionata da interventi di bonifica agricola, mantiene intatto tutto il suo fascino selvaggio della “pialasse”, dove l’acqua del mare piglia e lascia la terra seguendo il flusso delle maree, creando una zona umida con uno scenario naturalisticamente importante.
Informazioni di viaggio:
Il Museo Classis, realizzato all’interno del vecchio zuccherificio, racconta la storia di Ravenna dalle origini all’anno mille, attraverso le fasi storiche di uno dei più importanti centri del Mediterraneo. Con reperti archeologici, ricostruzioni grafiche, filmati e tesori artistici si snoda il percorso didattico di questo moderno e affascinante museo immerso nel parco Archeologico di Classe.
La Cooperativa Atlantide è specializzata nella valorizzazione del territorio e organizza escursioni, visite guidate, percorsi didattici, laboratori ed eventi, oltre all’apertura turistica stagionale. Le proposte, da una giornata a più giorni, permettono di esplorare e visitare i territori dell’Emilia Romagna, assaporando prodotti tipici, immergendoti in riserve naturali, visitando musei, rocche, fortezze e scoprendo tutte le curiosità che offre questo territorio.
http://www.atlantide.net/ – www.parcodeltapo.it
A pochi chilometri da Ravenna, incastonato fra il Parco del Delta e la Pineta di Classe, Lido Adriano è un’oasi fatta di dune di sabbia bianca, ricoperte di vegetazione bassa e verdeggiante, che ti accompagnano fino al mare incontaminato. Affacciata sul Mare Adriatico, è una località placidamente tranquilla, un centro turistico di grande richiamo sia per le belle e lunghe spiagge di sabbia fine che per le tante attività d’intrattenimento che durante l’estate assicurano divertimento per tutte le età. Fra le innumerevoli e accoglienti strutture il Residence Le Dune è l’ideale per vivere un’indimenticabile vacanza al mare: posizionato fronte mare in una zona tranquilla, ha camere grandi e confortevoli, un eccellente buffet per la colazione e un parcheggio privato.
Ravenna è una città che racchiude uno scrigno di gioielli che vale la pena di scoprire a fondo con visite guidate ed escursioni. Un ricco calendario di manifestazioni rende la cittadina sempre vivace e attiva, animando le notti estive con festival e visite ai mosaici illuminati.
“Ravenna per Tutti”, una guida turistica completa della città che prende in considerazione le opportunità legate al Turismo Accessibile. La città, col suo patrimonio storico e culturale, rappresenta una raccolta di tesori unici realizzati dal genio creativo dell’uomo e per questo l’UNESCO l’ha inserita nel 1996 nella World Heritage List. La guida si è avvalsa della consulenza di un gruppo d’imprenditori, imprese e di amministrazioni pubbliche, curate e coordiante da Village for all V4A, che ha trasferito nel suo software il progetto sottoforma di un infoprodotto multimediale, scaricabile da qualsiasi computer, tablet o smartphone, distribuito gratuitamente a questo link https://bit.ly/V4A_R4A
Per gustare le prelibatezze del territorio, una vasta scelta di ristoranti propongono il pesce come piatto d’elezione che qui si trova in tutte le sue versioni dai crostaci, ai pesci d’altura, alle rarissime ostriche rosa. A Comacchio, famosa per gli allevamenti di anguille, si può degustare un menù prelibato e raffinato all’Osteria Trattoria La Barcaccia – P. XX Settembre, 41 – Comacchio