Settembre è un mese ricco di eventi musicali per tutti i gusti, dalla musica classica a quella etnica dal vivo o in streaming sempre con un occhio alla sicurezza
Una formula speciale OFF, anti Covid-19, è quella pensata dall’ensemble Auser Musici per la 25esima edizione del Festival Toscano di Musica Antica “La musica riapre la città”, che si terrà a Pisa e Vicopisano il 4 e 5 settembre 2020, con la direzione artistica di Carlo Ipata.
Quattro concerti il primo giorno e nove il secondo, che si terranno contemporaneamente in due location differenti, in due o tre tranche, alle 19, alle 20 e alle 21/21.30, per evitare assembramenti e assicurare comunque alla città di Pisa una proposta musicale di qualità. Ecco la formula pensata da Carlo Ipata e dai suoi Auser Musici per questa particolare edizione OFF, interamente autoprodotta, del Festival Toscano di Musica Antica. “In un momento come quello che stiamo vivendo in Italia, decidere di organizzare ugualmente il Festival Toscano di Musica Antica – commenta Carlo Ipata – ci è sembrato doveroso nei confronti della nostra città. Farlo nei luoghi la cui destinazione d’uso è avvolta da anni da un assordante silenzio, è ancora più importante nell’ottica di un rilancio culturale che non può più attendere”.
Tra gli ospiti, in contemporanea all’ensemble residente Auser Musici, che aprirà il festival venerdì 4 settembre presso il Teatro di via Verdi a Vicopisano con l’integrale dell’Op. X di Vivaldi, ci saranno i Bassorilievi con un programma dedicato alla soavità del suono, con musiche di J.S. Bach, Telemann e Couperin.
Sabato 5 settembre, a Pisa, previsti infine due appuntamenti importanti. Presso il Teatro Rossi Aperto si terrà la presentazione del CD de “L’Empio Punito” di Alessandro Melani.
Presso il Giardino della Limonaia Zona Rosa, invece, il Quartetto Delfico eseguirà in tre tranche (ore 19-20-21.30 – posti a sedere assegnati in ordine di prenotazione) una serie di quartetti inediti di Gaetano Donizetti. Contemporaneamente, presso la Chiesa di San Zeno, l’ensemble I bei legami eseguirà un programma rinascimentale tra sacro e profano (solo posti in piedi).
Nella cornice medievale della Chiesa di S. Gottardo torna Incontri Asolani, il festival internazionale di musica da camera, alla sua quarantaduesima edizione, che ogni anno porta ad Asolo alcuni dei migliori musicisti dell’Italia e del mondo. Sei concerti distribuiti dall’1 al 14 settembre durante i quali, potremo tornare a sentire la vibrazione della musica dal vivo.
Il mio canto, libero è il titolo del primo concerto, che si terrà martedì primo settembre e vedrà il tenore inglese Ian Bostridge e la pianista italiana Saskia Giorgini proporci una scelta di Lieder di Beethoven e di Schubert. Un’incursione nel lato più intimo, lirico e magico del compositore di Bonn e nell’inconfondibile intensità della poesia sonora di Schubert, rintracciata in alcuni capolavori e in altri Lieder meno noti.
Sarà poi la volta di una formazione non molto comune, il sestetto d’archi e di due grandi brani ad essa dedicati: il Sestetto op. 85 di Strauss e il fantasioso Souvenir de Florence di Čajkovskij, che coniuga la cantabilità italiana con il furore ritmico del folklore russo. A suonare, giovedì 3 settembre, sarà una compagine internazionale che comprende Klaidi Sahatçi e Elisa Spremulli ai violini, Vladimir Mendelssohn e Daniel Formentelli alle viole ed Enrico Dindo e Luigi Puxeddu ai violoncelli.
Sabato 5 settembre sarà invece il turno della storia musicale veneta e di uno dei suoi protagonisti nel ‘700. Tartini, la morte e il diavolo, un itinerario narrativo a cura di Sergio Durante che ci porta a ripercorrere la vita e il pensiero dello scopritore del «terzo suono».
Un’altra voce, quella di Elio, e un altro viaggio nel tempo, ma questa volta nella Vienna del XIX secolo: questi gli ingredienti del successivo appuntamento di marcoledì 9 settembre.
Armonie liquide, riflessi d’acqua e chiari di luna sono lo scenario sonoro invece del concerto di venerdì 11 settembre, che vedrà la pianista veneziana Gloria Campaner dare vita ad alcune delle più suggestive musiche notturne dell’Ottocento e del Novecento.
Di nuovo un’atmosfera viennese per l’ultimo concerto, lunedì 14 settembre, durante il quale si potrà ascoltare una compagine di livello eccezionale: il Philharmonic String Quartet, formato dalla giovane generazione di musicisti dei Berliner Philharmoniker.
Da venerdì 4 a domenica 6 settembre a Sarzana torna il Festival della Mente. Giunto alla sua XVII edizione è Il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. Promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana è diretto da Benedetta Marietti.
Nonostante i lunghi mesi di emergenza sanitaria il festival torna come appuntamento
imprescindibile ponendosi come motore di una crescita non solo culturale ma anche economica e sociale. Quest’anno la manifestazione si presenta con un format nuovo, rivisitato, ma che mantiene l’impronta tradizionale e riconoscibile nel rispetto delle norme di contenimento del virus Covid-19.
20 incontri in presenza di pubblico, contemporaneamente trasmessi in live streaming, per allargare la comunità del festival oltre i confini della città; quattro di questi incontri saranno ibridi, con un relatore a Sarzana che dialoga a distanza con un ospite in collegamento video. Il programma comprende anche 6 contributi video di ospiti internazionali, realizzati appositamente per il festival e visibili solo online, sul sito e sui canali Facebook e YouTube nei tre giorni della manifestazione.
Il filo conduttore di questa edizione è il sogno, una parola dai molteplici significati, letterali o metaforici, che può essere declinata e interpretata in modo diverso dai relatori in ambito umanistico, scientifico, artistico, che rispecchia la natura multidisciplinare del festival e che si presta a generare riflessioni sul mondo contemporaneo.
La compagnia di danzatori contemporanei Abbondanza/Bertoni, una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano, porta sul palco del festival Hyenas, spettacolo dedicato alla relazione tra viso e maschera. Con la metafora di un ballo in maschera si portano in scena i mille volti dell’uomo d’oggi e la sua incapacità al silenzio. Il silenzio appartiene alla maschera.
Il comico Giacomo Poretti, che prima di diventare un famoso attore è stato infermiere, sbarca a Sarzana con il monologo “Chiedimi se sono di turno”, che attinge alla sua esperienza personale, per sorridere assieme al pubblico delle sue memorie di corsia. Un omaggio agli eroi che hanno portato il peso della recente pandemia.
Il Festival della Mente non dimentica i più piccoli e dedica loro tre eventi, a cura di Francesca Gianfranchi. Due passeggiate, alla scoperta delle piante, degli alberi e della città, e un evento con Federica Gasbarro, studentessa in scienze biologiche, attivista del movimento Fridays For Future di Greta Thunberg, trasmesso in streaming sul sito del festival.
Circa trentamila pellicole originali e inedite in formato ridotto (Super8, 8mm, 16mm, 9,5mm), girate tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento: è l’impressionante patrimonio di Home Movies, il primo Archivio dedicato alle pellicole ‘fatte in casa’ dagli italiani, che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che è il cinema privato. Un unico, grande racconto per immagini dove riscoprire le storie dei singoli e quelle delle nostre comunità, famiglie, associazioni, imprese, parrocchie, scuole, con le loro tradizioni e le loro innovazioni, le loro vite quotidiane e i loro eventi straordinari. Questo patrimonio, interamente digitalizzato, viene ora offerto al pubblico per mezzo di una piattaforma dedicata, Memoryscapes, accessibile al link https://homemovies.it/memoryscapes/. Il progetto, particolarmente significativo alla luce del momento complesso che stiamo vivendo, offre l’occasione a tutti e tutte di riscoprire la ricchezza del nostro patrimonio storico e visuale.
Memoryscapes è una serie di percorsi tematici e geografici dove esplorare paesaggi, strade, volti, gesti, oggetti della nostra memoria. Oltre mille brevi filmati sono accessibili per le prime due serie: Lungo la Via Emilia e Cartoline Italiane, dove poter vedere le meraviglie della nostra penisola con gli occhi dei viaggiatori del passato. Dalla storica corsa delle Mille Miglia al Giro d’Italia, dal primo traffico cittadino degli anni ‘50 alle strade vuote durante l’Austerity dei primi anni ‘70, dai canti in festa per la Liberazione alla fine della guerra ai graffiti colorati delle proteste studentesche, fino ai piccoli gesti della quotidianità straordinaria. Ma anche le strade di Pompei visitate dai viaggiatori degli anni ‘20, le donne in costumi da bagno corti sulle spiagge degli anni ‘30, i viaggi di ritorno degli italianamericans durante il Fascismo, le scampagnate nonostante la Guerra negli anni ‘40, le Alpi viste con gli occhi degli sciatori degli anni ’50.
Memoryscapes si avvale di un comitato scientifico di alto profilo internazionale, che comprende studiosi, archivisti e rappresentanti delle istituzioni. Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e del MiBACT, in collaborazione dei partner Istituto Storico Parri, Kinè e Bradypus.
Fino a domenica 6 settembre nella Piazza delle Feste Porto Antico di Genova è in corso la 22 esima edizione del SUQ Festival Teatro del Dialogo.
Cambia la scena ma non cambia lo spirito del Suq, con un programma ricchissimo e un grande palco che ospiterà la rassegna teatrale e gli appuntamenti musicali. Altri due spazi saranno allestiti, uno all’interno di Piazza delle Feste e l’altro all’esterno, per alcune attività pomeridiane che, intorno al focus Frontiere, declineranno vari temi – migrazioni, ambiente, l’arte e lo spettacolo di fronte alla sfida del post Covid, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Temi centrali del nostro vivere contemporaneo: la paura e i confini, l’identità e le disuguaglianze, il tempo e l’incontro.
Dodici rappresentazioni teatrali, accompagnate da una trentina di eventi tra concerti, performance di danza, incontri, workshop, showcooking, iniziative per bambini.
Molte le buone pratiche messe in campo dal festival più green d’Italia, eliminazione della plastica monouso, risparmio energetico, educazione alla raccolta differenziata, utilizzo di materiali in bioplastica compostabile, insieme ad attività educative e incontri che vedranno coinvolti oltre a partner storici del Suq, giovani associazioni quali Fridays for future e Cittadini sostenibili. Al centro dei dibattiti l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile.