Si ricomincia a sognare e si può fare alla grande progettando un viaggio in un Paese dalle tante attrattive turistiche. Il 2020 doveva essere l’anno del turismo sostenibile per la Malesia: una Nazione affascinante e ancora in parte inesplorata. Trenta anni fa fu lanciato il motto “Malaysia, Truly Asia”, che incarna bene l’essenza della diversità unica del Paese, riassumendo in tre parole il carattere distintivo e il fascino della Malesia.
In questa destinazione turistica si trovano tutti i colori, i sapori e le attrattive dell’Asia: un riuscito mix di popoli, gruppi etnici, culture, festival, tradizioni e costumi che offrono una miriade di esperienze.
In particolare, in occasione della Bit 2020, la Malesia ha riaffermato la sua caratteristica di territorio vocato al turismo della natura, delle isole, del mare e delle spiagge.
E ha posto al centro del Visit Malaysia Year 2020 il turismo sostenibile, inteso come benessere dell’ambiente, delle persone e del sistema economico. Gli eventi sono stati cancellati causa pandemia, ma rimane un Paese pieno di risorse…
Bellissimo il logo, realizzato unendo diversi elementi iconici della Malesia come il tipico volatile malese, il bucero, il fiore ibisco, che qui si chiama bunga raya, la felce selvaggia e i colori della bandiera malese. Insieme, rappresentano la diversità della cultura, dell’eredità, della flora e della fauna del Paese, oltre alle esperienze offerte come meta di vacanza. Per fortuna tra gli eventi in calendario, ci giungono suggerimenti anche per i prossimi anni, in cui si potranno programmare più agevolmente i viaggi.
Durante una visita in Malesia, da non perdere anche l’occasione di entrare in contatto con la cultura locale alla Regatta Lepa, un evento annuale che rende omaggio alla Lepa, una tradizionale barca a vela a un albero della comunità Bajau di Semporna, nel Sabah.
Guardiamo allora da vicino tutte le opportunità che troverà in Malesia chi ama il turismo di una piena immersione nella natura.
Prima di tutto le folte foreste pluviali: la loro conservazione ha permesso lo sviluppo e la protezione di flora e fauna endemiche e uniche, offrendo la possibilità di esperienze straordinarie, da un’avventurosa spedizione di trekking a una passeggiata nella giungla. Da non perdere: Mossy Forest Cameron Highlands, Chemerong Berembun Langsir, Parco nazionale Pulau Kukup.
Le isole e le lunghe distese di spiagge di sabbia sono altre eccezionali attrazioni della Malesia. C’è soltanto l’imbarazzo della scelta tra attività come lo snorkeling e le immersioni subacquee per ammirare le colorate barriere coralline, nutrire gli squali oppure nuotare e prendere il sole. Da non perdere: Bohey Dulang, isola di Sipadan, isola di Tioman, parco marino di Pulau Payar.
La Malesia poi vanta una diversità culturale che molti altri Paesi invidiano: tantissime etnie e gruppi indigeni, come gli Orang Asli, i nativi della Malesia, 18 gruppi etnici che vivono in armonia, preservando l’eredità del passato. Meritano anche una escursione le Grotte di Batu, Masjid Zahir, Villaggio culturale del Sarawak.
Le avventure sono all’ordine del giorno tra verdi foreste e spumeggianti cascate, parchi nazionali, fauna selvatica. Da non perdere: Taman Negara, KL Forest Eco Park, Kinabalu Park, Endau-Rompin National Park.
Per chi è in cerca di adrenalina, la Malesia offre l’opportunità di praticare attività e sport come alpinismo, escursionismo, trekking nella giungla, speleologia e molti altri ancora. Tra le chicche: escursionismo sul fiume Kampar, Jugra, Chemerong-Berembun-Langsir. Ma se invece si cerca il relax, ecco Cameron Highlands, Genting Highlands, Panorama Langkawi SkyCab.
Infine un cenno alla più autentica e incredibile regione malese: il Borneo
Foreste inaccessibili, parchi marini iridescenti e numeri da record per questa parte del mondo, tra le poche ancora inesplorate.
Contrasti fittissimi segnano i due stati in cui è diviso, il Sabah e il Sarawak, come se si passasse in pochi chilometri attraverso secoli lontanissimi. Tribù primitive nell’interno ancora legate a tradizioni millenarie, città avveniristiche sulla costa, dotate di aeroporti internazionali dove fanno scalo ogni giorno compagnie aeree fornite di ogni comfort. Nel Sabah, la “Terra Sottovento” circondato da tre mari, il mare di Sulu, il mare di Celebes e il mare della Cina Meridionale, si trova una serie di parchi sottomarini costituiti da isole che sono veri paradisi per i subacquei, mentre nell’interno i parchi sono il paradiso delle ecoavventure. Dalla capitale Kota Kinabalu, si è introdotti a un mondo che per fortuna è ancora intatto e in parte inesplorato. Secondo il tempo a disposizione si può scegliere la soluzione più adatta: spedizioni guidate nella foresta, brevi visite d’introduzione alle zone più facili, rafting lungo i fiumi ricchi di rapide, itinerari specializzati alla scoperta della flora e della fauna o dell’antropologia culturale.
I record non mancano: la Malesia è il Paese che possiede il fiore più grande del mondo, la rafflesia, che raggiunge il metro e mezzo di diametro, alberi alti più di 200 metri, la terribile nepenthea velenosa che cattura e divora gli insetti attratti dalle sue riserve d’acqua, 7000 specie differenti di insetti, foreste primordiali tra le più antiche del mondo, 281 specie di farfalle. Le orchidee splendono in una varietà incredibile nel mare verde della foresta, splendide farfalle svolazzano variopinte, mentre le famose scimmie dalla proboscide si possono visitare nelle spedizioni che percorrono i fiumi in barca.
Tutta particolare è poi l’avventura di assistere al ciclo di rieducazione degli oranghi a Sepilok, vicino a Sandakan, sulla costa orientale del Sabah.
E a pochi chilometri da questo regno inestricabile si aprono spiagge coralline che fanno sognare coppie romantiche e appassionati di diving. Le isole immerse nelle acque scintillanti e nella barriera di corallo costituiscono un vasto ecosistema da scoprire pazientemente sotto l’acqua.
Ma è la foresta la vera protagonista del territorio, un paradiso misterioso che ricopre due terzi della Malesia e ha cominciato a conoscere le prime esplorazioni sistematiche solo verso il 1975/1980 e che ancora oggi, in alcune parti del Borneo centrale, si raggiunge solo per via fluviale.
Pure essendo fonte di enorme ricchezza con i suoi legni pregiati da esportazione,viene protetta con i Permanent Forest Estates, parchi nazionali che diventano veri santuari naturali da rispettare. Un’emozione cui non si può rinunciare, anche in un solo giorno a disposizione, é quella di passare sopra i ponti sospesi all’interno dei parchi. A Kinabalu Park nell’area di Poring Hot Springs si sviluppa il Canopy Trail, una incredibile passerella lunga 150 metri, alta 41 metri da terra, costruita nel 1986 per spedizioni scientifiche e poi aperta al turismo dal 1995. L’effetto è quello di camminare sulla vetta della giungla, abbracciando con lo sguardo le chiome verdi degli alberi, le foglie gigantesche fittissime fino a formare colline di vegetazione, mentre sotto i piedi si sente il rumore impetuoso dell’acqua scrosciante.
Per maggiori informazioni su: www.malaysia.travel