Quando sarà possibile ricominciare ad andare in vacanza, la Carnia è più che una destinazione, è un piccolo mondo fatto di gente cordiale ed ospitale, natura prorompente e gastronomia eccellente. Arta Terme, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Ravascleto, Sauris, Tolmezzo, in questo scorcio di Friuli, terra di confine fra Italia, Austria e Slovenia, si possono trascorrere vacanze interessanti a tutte le età. C’è la possibilità di scalare le montagne e di rilassarsi alle terme, fare passeggiate a cavallo o in mtb ma anche partecipare a corsi sui fiori o imparare a fare il formaggio dai casari… quando potremo finalmente tornare a fare vacanza… la Carnia ci aspetta con le sue meraviglie.
Scenari spettacolari, animali al pascolo, percorsi per il trekking e possibilità di “perdersi” su e giù per sentieri e stradine, e la gastronomia … quella poi.
Il naturale isolamento di queste montagne ha permesso fra l’altro di conservare usi e tradizioni ancor oggi molto sentiti, che la gente del posto condivide volentieri con i turisti, e una tradizione gastronomica assolutamente originale, che ogni anno segue immancabilmente il corso delle stagioni, poiché ha alla base gli ingredienti poveri e genuini della montagna, quali la farina di mais e di grano saraceno, le patate, le carne suina e la selvaggina, le profumatissime erbe di montagna, i saporiti funghi, l’eccezionale varietà di prodotti delle malghe (latte, burro, formaggi, ricotte salate e affumicate).
Siamo stati qualche tempo fa a Sauris, un magico mondo antico, fatto di tradizione e sapori autentici.
Qui tutto è come deve essere, l’ospitalità vera, la gente cordiale; un micro mondo legato alle tradizioni, che ti rilassa solo passeggiando qua e là, nel centro storico, tra i piccoli ma originali negozi. Circondato da una “corona” di montagne, il comune più alto del Friuli, Sauris, è una comunità germanofona di circa 400 abitanti e siccome i cognomi sono quasi tutti uguali, si è deciso di dare a ciascuno un toponimo, per distinguersi.
Le case del borgo storico sono bellissime, tutte ristrutturate in pietra e legno, adornate di giardinetti e piante. L’albergo diffuso di Sauris (www.albergodiffusosauris.com) è una piacevole scoperta. E poi gli alloggi sono molto ben arredati, un’unica reception per la gestione e per qualsiasi necessità. Poi sei libero di “gironzolare nel passato” tra profumi di piante spontanee e succulenti fragranze culinarie.
Piccolo ma interessante il Centro storiografico legato a Sant’Osvaldo come il santuario, meta da sempre di pellegrinaggio, conserva ancora una reliquia del santo (Sauris di Sotto) http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=441
Anche il Centro etnografico ha la sua valenza. Documenti, usi e costumi della comunità sono interessanti da scoprire in questa vacanza fatta anche di scoperta, non solo del territorio ma della gente. Ospita spesso mostre temporanee (Sauris di Sopra) http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=436
Tra le feste tipiche, in Carnia, Fasjn la mede, in programma ogni anno il terzo week end di luglio, quando si ripete nei prati dello Zoncolan, a Sutrio, l’antico rito della fienagione, a cui sono invitati a partecipare anche i turisti. Attorno ai grandi covoni di fieno si svolgono giochi e balli al suono di vecchie musiche, mentre nei caratteristici stavoli (baite) si possono degustare piatti tradizionali ed ottimi dolci, in un originale percorso enogastronomico-naturalistico.
Tra le tante attrazioni “naturali” la vita in malga: sono una cinquantina le malghe ancora attive sui monti della Carnia, in Friuli: fino a metà settembre i malghesi, seguendo i tradizionali riti della monticazione, vi portano le mandrie a pascolare libere nei prati in quota, ricchi di erbe e fiori che conferiscono al latte (e quindi a burro e formaggi) profumi e sapori unici. La maggior parte delle malghe vende direttamente i prodotti. In molte è anche possibile degustarli o assaporare i piatti della tradizione preparati con semplicità e sapienza e serviti su rustici tavoli in legno all’aperto o in piccoli ambienti riscaldati dal fogolâr. In alcune, infine, si può anche dormire, magari con il sacco a pelo e godere così dell’incanto della volta stellata e dei suoni della notte.
La “via delle Malghe”, è un opuscolo molto interessante, realizzato dall’APT della Carnia: racconta e raccoglie la storia e le vite di questo antico modo di vivere che poco si riesce a tramandare e mantenere in vita, sia per la limitata predisposizione ai sacrifici dei nostri giovani che per le rigide normative EU.
Fino alla fine di settembre, la Carnia dedica alle sue malghe una serie di gustose e autentiche manifestazioni, denominate Mondo delle malghe, e tanti sono anche gli eventi organizzati dai piccoli e grandi comuni del territorio.
Per maggiori informazioni: www.carnia.it
… e usciremo, viaggeremo, vivremo la nostra vita con più slancio e amore.
Intanto sogniamo le nostre prossime vacanze, facciamo progetti, informiamoci… pensiamo al futuro, pensiamo alla vita.