Rimaniamo a casa, ma senza rinunciare alle golosità: ristoranti e produttori recapitano a domicilio, e noi possiamo sbrigliare la nostra fantasia con racconti e libri “gustosi”
Anche quest’anno “spuntano” gli asparagi “Margarete” di Terlano
La raccolta degli asparagi è ufficialmente iniziata a Terlano, in Alto Adige, proprio in questi giorni, nonostante tutte le circostanze avverse di questo periodo. Sono quindici gli agricoltori membri di Cantina Terlano che da anni coltivano con passione questa verdura reale con il marchio protetto “Margarete”.
La testimonianza della prima raccolta di asparagi nel comune alle porte di Bolzano risale a oltre 100 anni fa. Una tradizione resa possibile soprattutto dalle condizioni climatiche favorevoli del territorio. Nel corso dei millenni il fiume Adige ha riempito la sua valle con terreno e sabbia fine, creando così un ambiente fertile e ideale per la crescita di questo ortaggio tipicamente primaverile.
Saranno circa 45.000 i chilogrammi di asparagi, coltivati su una superficie di circa 9 ettari, che entro la metà/fine maggio verranno messi in commercio. Anche nel comparto degli asparagi, le operazioni di raccolto, imballaggio e consegna degli asparagi avverrà in sicurezza in tutta Italia.
In Alto Adige è tradizione abbinare gli asparagi con il Sauvignon, come ben sanno ormai anche i turisti i quali negli anni hanno dimostrato di gradire questo connubio. Un abbinamento che col tempo ha dato vita a una vera e propria cultura. Giusto in tempo per l’inizio della raccolta, anche quest’anno Cantina Terlano lancia il vino degli asparagi, un Sauvignon Blanc vendemmiato separatamente e imbottigliato precocemente. Grazie al suo delicato bouquet e ad un aroma molto fresco, è capace di accompagnare gli asparagi in modo eccezionale.
https://www.cantina-terlano.com/it/
Fipe lancia “Ristoacasa”
Anche i problemi possono produrre uno scatto di creatività e innovazione.
La federazione Italiana Pubblici Esercizi supporta gli imprenditori che in questo periodo di chiusura hanno deciso di avviare il servizio di consegna a domicilio dei pasti.
Tra le imprese della ristorazione tradizionale solo il 5,4% era già in grado, al momento dell’entrata in vigore del blocco delle attività dovuto all’epidemia covid-19, di fornire un servizio di food delivery. Il 10,4% si è subito attivato per svilupparlo.
Ristoacasa.net, il delivery della ristorazione italiana, è a disposizione di esercenti e utenti e consente già in alcune città la geo-localizzazione degli esercizi che effettuano il servizio di consegna a domicilio sulla base della distanza dalla propria abitazione, della tipologia della cucina e della fascia di prezzo.
Il 40% dei ristoratori segnala una buona crescita della domanda di cibo a domicilio.
Cambia l’approccio dei consumatori al food delivery. Circa il 10% di chi prima non lo utilizzava mai ha iniziato a farlo.
Le preferenze dei piatti ordinati vedono nettamente al primo posto la pizza (68%), seguono piatti tipici della cucina italiana (26%) e il classico hamburger con patatine (22%).
Mortadella Bologna lancia sul web “I Racconti in Rosa”
Il sito del Consorzio Mortadella Bologna, nella sezione “Blog in Rosa” inaugura una rubrica di storytelling: “Racconti in Rosa”, dedicata ad ospitare storie e racconti ispirati alla “regina rosa dei salumi”. Dalle più prestigiose firme del food, il Consorzio ha deciso di allargare il raggio d’azione, consentendo di partecipare a chiunque abbia voglia di raccontare un ricordo, un aneddoto, un’esperienza, uno stato d’animo legato in qualche modo alla Mortadella Bologna. E siccome di questi tempi, il tempo non manca di certo, si invitano gli aspiranti scrittori a dare libero sfogo alla loro creatività proponendo anche una nuova storia o una fiaba per bambini.
Unico requisito richiesto è la genuinità del contributo narrativo. Il primo della serie è “L’Ippocampo e il gusto del ricordo” di Luca Carta, direttore del periodico Gusto Sano. Un racconto/saggio che narra cosa avviene nel nostro cervello quando assaporiamo un cibo che ci procura piacere per esplorare poi l’area legata al ricordo della prima esperienza che spesso ci riporta alla nostra infanzia, ai primi amici o alla memoria della merenda preparata dalla nonna.
Chiunque abbia voglia di partecipare a questa iniziativa può inviare un suo racconto a questo indirizzo email: infom@mortadellabologna.com i più originali, autentici, innovativi saranno pubblicati ogni mese sul Blog del sito www.mortadellabologna.com/blog
Un anno dedicato al bicentenario artusiano
Era il primo aprile 1911 quando a Forlimpopoli arrivò il telegramma che recitava: “Morto Pellegrino Artusi istituendo erede Comune di Forlimpopoli seguirà informativa notaio.”.
Artusi, nato nel 1820, tornava così nella sua Forlimpopoli portandole in eredità, oltre ai beni che avrebbero consentito l’apertura della biblioteca e di diversi servizi di natura socio-assistenziale, fama a livello nazionale e internazionale grazie al suo volume.
Non potendo festeggiarla con eventi dal vivo, la Città di Forlimpopoli ha deciso di tenere almeno alcuni eventi via web.
Saranno quindi visibili sul canale youtube della biblioteca, le prime video-ricette registrate dai cittadini di Forlimpopoli e più in generale dai cultori del manuale artusiano nell’ambito del progetto “Artusi ad alta voce” che mira per l’appunto a dare vita ad un web-book dedicato a “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” realizzato da 790 lettori diversi, uno per ogni ricetta. Finora sono già state raccolte e pubblicate le prime 20 ricette, ma per chi volesse farlo, partecipare è semplice: basta scegliere la ricetta preferita fra le 790 raccolte da Artusi e scrivere a biblioteca@comune.forlimpopoli.fc.it o chiamare lo 0543.749271.
Nel frattempo Casa Artusi ha deciso di contribuire a modo proprio, donando un libro a tutti coloro che vogliono saperne più del Padre della cucina domestica italiana.
I libri messi a disposizione da Casa Artusi sono: il ricettario, per chi a Forlimpopoli ancora non l’avesse, quello strepitoso romanzo gastronomico che, con ricette e lingua ha fatto l’Italia; la recente biografia curata, proprio per l’anniversario, dal massimo esperto, Professor Alberto Capatti; il Quaderno n. 5 di Casa Artusi, In ca mi us faseva adcè, testimonianze sulla cucina domestica a Forlimpopoli.
… e usciremo, viaggeremo, vivremo la nostra vita con più slancio e amore.
Intanto sogniamo le nostre prossime vacanze, facciamo progetti, informiamoci… pensiamo al futuro, pensiamo alla vita.