Viaggiare con il gusto e la fantasia, senza muoversi per ora, da casa: “5”la nuova etichetta delle cinque Donne Fittipaldi; le cuoche Cesarine si danno al vino; il Prosecco di Primo Franco in Cinquesensi
Il “5” delle cinque Fittipaldi
Il “5” per cinque donne è lo spumante di Bolgheri, elaborato secondo il metodo ancestrale. Maria Fittipaldi Menarini e le sue quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina – con l’enologo Emiliano Falsini – hanno ideato un vino di spiccato carattere, che si rifà alla viticoltura dei primordi con modalità espressive volte a scoprire nuove strade, come la spumantizzazione, che nessuno aveva mai fatto prima, nel territorio di Bolgheri (www.donnefittipaldi.it).
Così è nato “5”, la nuova etichetta di Donne Fittipaldi, considerato il primo vino “Ancestrale” di zona; è un rosato da uve Malbec, rifermentato naturalmente in bottiglia (senza aggiunta di zuccheri), leggermente “petillant”. Questo vitigno è stato scelto perché ha la prerogativa di mantenere bene l’acidità. E’ stata l’annata 2018, fresca di suo, ad offrire le caratteristiche ideali per essere valorizzata con il metodo ancestrale, che permette al vino di evolversi nel tempo e gli conferisce una spiccata complessità organolettica per forgiarne la personalità. “5” non viene sboccato, quindi resta torbido e si apprezzano al naso sentori di crosta di pane, dovuti alla presenza dei lieviti, oltre a note floreali e fruttate. Mentre nel Metodo Classico e in quello Charmat la base di partenza è un vino secco, al quale è aggiunto dello zucchero, in questo caso si segue la procedura del metodo classico di rifermentazione in bottiglia, partendo però da un vino nel quale si mantiene un certo grado zuccherino. “5” mostra così un altro aspetto di Bolgheri, inconsueto e promettente.
Cesarine Wine Expert
Stipulata la santa alleanza tra le Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia e ONAV, Organizzazione nazionale Assaggiatori di vino, per promuovere a livello internazionale il vino italiano (www.cesarine.com/it). Le Cesarine sono solite aprire le porte della propria casa a viaggiatori, soprattutto stranieri, in cerca di esperienze coinvolgenti e autentiche. L’associazione da quest’anno ha deciso di aprirsi al mondo del vino, aggiungendo alla rosa di esperienze già in voga, quella di degustare al meglio i vini nazionali. Nasce così la sinergia con ONAV per la creazione della figura di Cesarine Wine Expert, Assaggiatori ONAV padroni di casa, che si impegnano a promuovere esperienze uniche di Wine Tasting Sessions (www.onav.it). In questo modo l’Organizzazione assume anche il ruolo di ambasciatore del vino italiano in un contesto internazionale. Cesarine nasce nel 2014 come innovativa start up e riesce subito a scalare la classifica mondiale nel settore dell’Home Restaurant, diventando una delle prime realtà ad investire nel nuovo mercato delle Food Experience. Essere Cesarina significa aprire le porte della propria abitazione per raccontare ai turisti le meraviglie enogastronomiche del territorio e condividere con loro i gusti e i saperi racchiusi nei prodotti e nelle cucine regionali, dando lustro alla cultura e all’economia, cui si aggiunge oggi la millenaria civiltà del bere. Le Cesarine è la rete di cuoche e cuochi casalinghi più grande d’Italia: la Community conta più di 800 Cesarine in tutta Italia, con una copertura geografica su oltre 400 città e un 98% di recensioni a 5 stelle.
Prosecco way of life
Come il Prosecco è diventato un grande vino apprezzato in Italia, all’estero e un vero e proprio stile di vita lo racconta Primo Franco nel libro “Prosecco way of life”, edito con la consueta cura ed eleganza da Cinquesensi per la collana Interferenze (www.cinquesensi.it). Primo Franco, tra i principali protagonisti del successo del Prosecco, ne racconta la storia, l’evoluzione, l’espansione nel mondo, attraverso una lucida, appassionata, divertente narrazione che, con il passo di un’autobiografia, svela al lettore le caratteristiche di uno fra i vini di maggior favore internazionale. Primo Franco lo ha scritto in occasione del Centenario della cantina Nino Franco che lo impegna da quasi 50 anni e, per un felice gioco di coincidenze, nell’anno in cui le colline del Prosecco sono state proclamate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Un riconoscimento, ottenuto grazie alla capacità delle istituzioni venete di fare squadra, che valorizza la qualità e le imprese di questi viticoltori. Primo Franco è uno fra gli imprenditori di punta del comprensorio del Prosecco che, insieme a pochi altri, ha creduto nel potenziale qualitativo di questa denominazione portandola ai vertici della considerazione mondiale. La sua azienda, la Nino Franco, è infatti un modello d’eccellenza in tal senso.
… e usciremo, viaggeremo, vivremo la nostra vita con più slancio e amore.
Intanto sogniamo le nostre prossime vacanze, facciamo progetti, informiamoci… pensiamo al futuro, pensiamo alla vita.