Quando saremo liberi di partire, scegliamo Caorle: un pittoresco borgo marinaro dell’Alto Adriatico, colorato, dinamico, dalle ricche tradizioni gastronomiche e una lunghissima spiaggia dorata. E’ chiamata la Piccola Venezia: Caorle ha un’atmosfera unica capace di emozionare le persone di tutte le età.
Proprio quest’anno ci sarà la Processione della Madonna dell’Angelo che si svolge qui ogni cinque anni, la seconda domenica di settembre.
Ed è questo un ottimo augurio per sognare a occhi aperti la possibilità di fare le nostre vacanze anche quest’anno in libertà. Sarà quindi un’occasione per visitare e scoprire tutte le attrazioni di Caorle.
Inserita tra i Borghi Storici Marinari – Gioielli d’Italia, Caorle è un piccolo gioiello dell’Alto Adriatico, a nord est della Laguna di Venezia, tra le foci di due fiumi Livenza e Lemene.
E’ un borgo dalla forte tradizione peschereccia che fonde tra loro cultura, enogastronomia, natura e ben 18 chilometri di spiagge Bandiera Blu e Bandiera Verde.
Le abitazioni dai colori vivaci, le piccole calli e i campielli ricordano una piccola Venezia e la sua architettura, mentre il porto e la laguna narrano di un antico villaggio di pescatori.
E l’arte e la scultura ci offrono una delle più belle passeggiate del litorale. Il Duomo, l’edificio più antico (risale al 1038) ed importante della città, dedicato a Santo Stefano Protomartire, si affaccia su Piazza Vescovado. E’ in stile romanico con elementi bizantini e contiene tanti tesori: un’ara funeraria romana del I sec. d. C. (l’ara Licovia, alla base del tabernacolo); la Pala d’Oro del XIII – XIV secolo dietro l’altare maggiore (capolavoro di oreficeria veneziana che presenta elementi stilistici di influsso bizantino); un crocifisso ligneo del XV secolo. E poi ancora l’affresco di San Cristoforo (del XV sec.), un fonte battesimale del 1587 e suggestive tele di scuola veneziana del XVI-XVII secolo.
Adiacente al Duomo si trova il Museo Liturgico, che vale una visita. Mentre davanti al Duomo si erge il Campanile, vero simbolo di Caorle, uno dei pochi campanili cilindrici originali rimasti, dell’XI secolo, da cui si gode una splendida vista sulla cittadina.
Da qui si coglie subito il fascino pittoresco di Caorle: casette colorate a colori pastello, addossate una all’altra per sostenersi a vicenda, vista la fragilità del suolo, e il mare ovunque, con l’inconfondibile sagoma del Santuario della Madonna dell’Angelo, posto dove finisce la scogliera e ha inizio la spiaggia di Levante, su un promontorio che si incunea nel mare Adriatico. Meta di pellegrinaggio, è uno scenario perfetto per foto romantiche a effetto. Dedicato ufficialmente all’Arcangelo Michele, il Santuario aveva una navata proprio sopra il mare, che lo aggrediva con le sue onde: quindi fu modificato nel corso del XVIII secolo.
La tradizione racconta che alcuni pescatori trovarono in mare una statua lignea della Madonna con Bambino che galleggiava, nonostante poggiasse su un piedistallo in marmo; solo dei bambini riuscirono a portarla nel Duomo da cui però scomparve il giorno dopo, per essere inspiegabilmente ritrovata in un secondo momento nella chiesetta sul mare che prese quindi il nome di Chiesa della Madonna dell’Angelo.
E proprio quest’anno non si potrà mancare dunque la Processione della Madonna dell’Angelo che si svolgerà la seconda domenica di settembre, con imbarcazioni di pescatori addobbate a festa, bragozzi e barche da tutto il circondario che seguono in mare la statua della Madonna.
L’itinerario della processione si snoda dal Porto Peschereccio, percorre il Rio interno e il Canale dell’Orologio, per poi costeggiare il mare fino ad arrivare nuovamente alla chiesetta per riportare la statua trasportata in processione sulla caorlina, barca a remi tipica della laguna di Venezia.
Altro punto topico di Caorle è proprio il Porto Peschereccio che ancora oggi propone il rituale dell’asta ad orecchio che si ripete da secoli al Mercato Ittico Comunale: ogni giorno nel pomeriggio, all’arrivo delle imbarcazioni cariche di pesce freschissimo nel Rio Interno, la tipica “asta ad orecchio” consiste nel sussurrare all’orecchio dell’astatore la propria proposta, in attesa che l’asta venga infine aggiudicata ad alta voce al miglior offerente.
E se proprio il pescato freschissimo, con i suoi prodotti tipici come il moscardino, il canestrello bianco e le vongole bio, rappresenta il fiore all’occhiello della tradizione gastronomica caorlotta, anche l’entroterra offre un ricco paniere di specialità come il Riso Superfino Carnaroli, il Miele di Barena, il formaggio Montasio DOP, la birra artigianale e i vini. Meta gourmet dell’Alto Adriatico, Caorle rappresenta un vero e proprio viaggio nei sapori che il progetto Gusta Caorle propone raggruppando ristoranti, percorsi enogastronomici ed eventi a tema come la rinomata Festa del Pesce, a fine estate.
Caorle non offre solo litorale, spiagge e mare, ma anche l’entroterra. Alle spalle della costa sorgono aree naturalistiche protette come Brussa e Vallevecchia, Sito di Interesse Comunitario e la famosa laguna, dove anche Hemingway trascorse il suo tempo, traendo ispirazione per alcune pagine del libro “Al di là del Fiume e tra gli alberi”. Qui è davvero imperdibile il giro alla scoperta dei Casoni, le caratteristiche abitazioni dei pescatori in legno e canna palustre che dimostrano una vita arcaica, ferma nel tempo, ma anche la continuità delle tradizioni: qui personaggi indimenticabili raccontano storie ed episodi incredibili, mentre cucinano il pescato fresco con le ricette di una volta. Ad esempio i moscardini in umido con la polenta, il risotto con i canestrelli bianchi, le sarde in saor, i bigoli in salsa o le enormi grigliate.
Per maggiori informazioni: www.caorle.eu
… e usciremo, viaggeremo, vivremo la nostra vita con più slancio e amore.
Intanto sogniamo le nostre prossime vacanze, facciamo progetti, informiamoci… pensiamo al futuro, pensiamo alla vita.