Foto di famiglia dell’Amarone 2016; una Reggia per il Roero; a Vinifera si esibiscono i vini eroici dell’arco alpino
Anteprima Amarone 2016
Un’annata, il 2016, che si staglia nel panorama vinicolo della Valpolicella come un millesimo da ricordare, avvantaggiata da un andamento climatico regolare e favorevole, caratterizzata da un lieve calo di potenza e una crescita in eleganza (www.consorziovalpolicella.it). E’ quanto emerso nell’annuale ricognizione di Anteprima Amarone, organizzata a Verona dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella. Ancora una volta si è parlato di cambiamento del clima e di valorizzazione del territorio, per esportare l’autenticità del vino legato alla sostenibilità. Dunque, il Consorzio intende perseguire la qualità estrema e rivestire l’Amarone di un’allure esperienziale ed iconica. Dal punto di vista sensoriale, l’Amarone 2016 esibisce una grande armonicità dei profili, a partire dai profumi, con un ventaglio olfattivo che va dai sentori di frutta rossa e nera, fino alle note di confettura, sfumature speziate e balsamiche. E se la struttura al palato si rivela più moderata rispetto a quella dell’Amarone 2015, spicca l’ottimo equilibrio tra acidità e tannini. Caratteristiche che collocano l’annata 2016 su un livello qualitativo potenzialmente superiore rispetto a quelle del 2013 e del 2014, mentre si riscontra la tendenza a prolungare l’invecchiamento prima dell’introduzione sul mercato. Buone notizie anche dal punto di vista commerciale. Il grande rosso, secondo l’indagine presentata al convegno di Anteprima Amarone, si conferma vero e proprio traino in un’annata non certo facile per il commercio internazionale di vino, con una performance superiore rispetto all’andamento medio italiano, sia all’estero (+4% sul 2018) che in Italia, dove chiude con un lusinghiero +6,8% (+7,9% a volume). A completamento dei dati, ricordiamo che sono quasi 8.300 gli ettari vitati nei 19 comuni della Doc veronese Valpolicella; 2.273 i produttori di uve e 272 le aziende imbottigliatrici in una denominazione in cui il Consorzio vanta oltre l’80% della rappresentatività. Lo scorso anno si sono superati i 64 milioni di bottiglie prodotte: 18,6 mln per Valpolicella, 30 mln per Ripasso e 15,4 mln per Amarone e Recioto.
Il Roero regale
Grandi vini piemontesi con regale presentazione nella Reggia di Venaria Reale (www.consorziodelroero.it/roero-days-2020). Sarà questa splendida residenza del 17° secolo ad ospitare la quinta edizione di Roero Days, il 5 e 6 aprile, evento ideato dal Consorzio di Tutela del Roero e dedicato alla denominazione piemontese identificata da un grande bianco, il Roero Arneis, e un grande rosso da uve Nebbiolo, il Roero. “Roero Days – Il Roero in Reggia” ha l’obiettivo di far conoscere i vini e i volti di chi li produce grazie all’incontro diretto con 80 aziende della denominazione, ovvero la quasi totalità del territorio. Sarà l’occasione per scoprire, attraverso il racconto dei produttori, un territorio vocato, a solo un’ora di distanza da Torino, selvaggio e docile al tempo stesso, dove alle colline ricamate di vigneti si alternano boschi, noccioleti e lo straordinario ambiente creato dalle Rocche. L’evento sarà aperto al pubblico e agli operatori nella giornata di domenica 5 aprile e nel pomeriggio del 6. Il tema dell’anno sarà “Il Roero Docg bianco e rosso in verticale”: in ogni laboratorio di degustazione verranno serviti e commentati 3 vini Docg a base Arneis e 3 a base di Nebbiolo di diverse annate e di diversi produttori, consentendo così di cogliere al meglio le capacità di evoluzione di entrambe le tipologie. Si festeggeranno, infine, i “compleanni del Roero” contraddistinti dal numero 5: 5 anni di Consorzio, 15 anni di Denominazione di Origine Controllata e Garantita e 25 anni di Denominazione di Origine Controllata. Per farlo, il lunedì si terrà un pranzo d’eccezione, curato dai quattro ristoranti stellati del Roero. Per tutti i visitatori, invece, i festeggiamenti si concluderanno con uno straordinario spettacolo d’Arte composto da un gioco di luci e acqua che, al termine della giornata, coinvolgerà le Fontane della Reggia.
Vinifera 2020
Provengono da Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli ma anche da Austria, Svizzera, Francia e Slovenia i 70 produttori presenti alla mostra mercato Vinifera, ospitata alla Fiera di Trento, in programma il 28 e 29 marzo (www.viniferaforum.it). I vini artigianali dell’arco alpino sono frutto di una viticoltura che spesso si può definire eroica, per le dure condizioni in cui viene svolta e che riveste, invece, un ruolo fondamentale nella cura dei territori montani. Accanto a vignaioli, piccoli produttori di gastronomia racconteranno attraverso i loro prodotti e i loro piatti un territorio duro e difficile da lavorare, ma che sa dare brillanti risultati. grandi frutti. In calendario durante i due giorni quattro masterclass di approfondimento su vino e cibo. Vinifera è un evento promosso dall’Associazione Centrifuga, un gruppo di giovani che hanno unito diverse competenze, forze ed esperienze per realizzare iniziative incentrate sulla produzione sostenibile in campo agricolo e vitivinicolo.