In questo periodo più che mai “la rete” offre opportunità per scoprire territori ed arte, proponiamo Bologna, che vale sempre una visita, anche se al momento, solo virtuale.

BOLOGNA.
PIAZZA RAVEGNANA.
LA STATUA DI S.PETRONIO COLLOCATA AI PIEDI DELLE DUE TORRI.
LA CUPOLA DELLA CHIESA DEI SS. BARTOLOMEO E GAETANO.
Una chicca, soprattutto per chi ha già visitato la parte tradizionale e storica di Bologna:
La Macchina del Tempo in mostra presso il Museo Realtà Virtuale, in via Zamboni 7, permette di vivere in prima persona con visori VR l’esperienza emozionante di entrare “fisicamente” in scenari storici accuratamente ricostruiti in 3 D.
Il progetto core della Macchina del Tempo è dato dalla ricostruzione della “Bologna Medievale” nel XIII secolo, coniugando per la prima volta in Italia 2 fattori tra loro di difficile conciliazione: da una parte la grande vastità dello scenario (con quasi 2 kmq del centro storico, con più di 1.500 edifici e 88 torri nell’esatta collocazione del tempo, 130 personaggi e migliaia di oggetti di arredo urbano), dall’altra l’accuratezza ed il rigore, con lunghe ricerche storiche, architettoniche e toponomastiche ed attenzione maniacale alle fonti disponibili (anche con il contributo di esperti) per riprodurre nella maniera più fedele possibile l’aspetto della città in epoca medievale e farne così rivivere l’incanto.
La Macchina del Tempo, come applicazione di Realtà Virtuale è il frutto di una costante innovazione tecnologica, con i visori e controller per il movimento hanno veramente definito un nuovo paradigma, con un salto di qualità nell’esperienza paragonabile al passaggio dalla carta stampata al computer.
La caratteristica distintiva rimane comunque l’impatto emozionale, la Macchina del tempo “gioca con il senso del fantastico”, camminando tra strade e vicoli, volando liberamente fra le tante torri della Manhattan del medioevo, ascoltando i dialoghi tra i personaggi parlanti, con cadenza bolognese.
Per scoprire la città dei nostri tempi, invece, molti sono i video per visitarla: dedicatele tempo e attenzione, fino a perdervi nel girovagare tra i portici, le piazze e i banchi di un mercato, dove relazioni umane e fascino urbano sono inscindibili. Partendo da Piazza Maggiore, dove si affacciano le antiche testimonianze dei Palazzi d’Accursio, Re Enzo, del Podestà e dei Notai e la maestosità della basilica di San Petronio, patrono della città.
E poi le torri, tante, e non solo le due ‘sorelle’ Garisenda e Asinelli dalla cui sommità si può ammirare l’uniformità dei tetti rossi e più all’orizzonte la collina che circonda la città dandole un respiro salutare. Quando si scende c’è l’abbraccio dei portici, i più lunghi al mondo, dove riecheggia l’animazione degli studenti italiani e stranieri che frequentano l’Università, la più antica d’Europa.
Visitando i musei di Bologna è inoltre possibile apprezzare tutta la storia culturale della città, dalle testimonianze delle radici etrusche e romane fino alle tele e agli scritti dei suoi artisti moderni e contemporanei.
Il progetto Genus Bononiae – Musei nella città, ideato dal Prof. Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, è la più lampante espressione di museo diffuso
È consigliabile non lasciare Bologna senza aver assaggiato i suoi famosi e insuperabili piatti tradizionali o le sue proposte culinarie sempre aperte a nuovi gusti provenienti da diverse culture. Infine, fatevi coinvolgere dalla sua molteplice offerta di spettacoli: musica di tanti generi, cinema, teatro…
Bologna è conosciuta anche per essere luogo con una lunga tradizione di accoglienza e apertura alle diversità di genere e culturali. Già a partire dagli anni ’70 in città furono aperti spazi di socializzazione e iniziative culturali e di intrattenimento della comunità LGBTI. Una storia attuale e che fa parte a pieno titolo della città. Vari gli itinerari tematici
https://www.bolognawelcome.com/lgbt/itinerari/bologna-lgbt-friendly/
Per maggiori informazioni: www.bolognawelcome.it – #bolognawelcome -#bolognayourdestination