Si tratti di interagire con animali selvatici dall’altra parte del mondo o saper addestrare il proprio Fufi, sono importanti delle linee guida da seguire
Linee guide del South African Tourism per educare gli umani ad interagire con gli animali
Al fine di posizionarsi come destinazione turistica etica e di incoraggiare il turismo responsabile anche dal punto di vista dell’interazione tra essere umano e animali, South African Tourism illustra la complessità delle interazioni tra uomo e animale,
SATSA, l’Associazione no profit che rappresenta il settore privato del turismo in Africa del Sud, ha avviato un progetto di ricerca e realizzato un opuscolo per “addestrare” gli umani al buon comportamento ed interagire in maniera corretta col mondo animale.
La guida si fonda sul concetto di “Line in the Sand”, una linea immaginaria che distingue le attività che possono essere accettate da quelle inaccettabili, ossia cosa evitare (caccia, commercio di animali, circhi) e cosa sostenere (riserve naturali e centri di riabilitazione).
Oggi, turismo e conservazione, così come esseri umani e animali, sono un’unica cosa. A ciò si aggiunge il fatto che il turismo legato alla fauna selvatica sia la fonte principale di turismo in Sudafrica: ciò significa che i luoghi in cui i visitatori hanno ancora la possibilità di venire a contatto con la natura incontaminata attrarranno sempre più turisti.
Per preservare questo equilibrio è fondamentale che chi visita questi luoghi venga educato e sappia come interagire con la fauna che li popola.
Per scaricare la guida completa, visitare il sito: https://www.satsa.com/animal-interaction-research-home/ – www.southafrica.net
In occasione della Giornata mondiale della Gentilezza, sono state stilate le 5 regole per abituare il proprio cane al bon ton
“Per addestrare il proprio cane alla gentilezza, occorre fargli eseguire sin da cucciolo alcune pratiche che gli permetteranno di memorizzare anche in età adulta i comportamenti più importanti – afferma Mauro Ottolini, educatore cinofilo di Ca’ Zampa, il primo Gruppo in Italia di Centri che offrono servizi veterinari, di toelettatura, educazione, fisioterapia e parafarmacia per animali domestici – Nessun cane nasce aggressivo: questa attitudine, così come la gentilezza, si sviluppa in base a come il cane viene abituato e trattato dal secondo al settimo mese di vita. Bisogna, in questa particolare fase della vita di un pet, farlo lavorare su una diversa serie di esercizi ed abitudini.”
Queste le regole fondamentali:
Educarlo fin da piccolo. La gentilezza si sviluppa in base a come il cane viene abituato e trattato dal secondo al settimo mese di vita.
L’importanza di svolgere esercizi specifici. Dall’attenzione da fermo a quella in movimento, passando per lo scambio: sono questi i principali esercizi per educare il proprio cane alla gentilezza. Si tratta di piccole pratiche quotidiane che, se ripetute con pazienza e attenzione, possono essere memorizzate dai nostri amici a quattro zampe.
Abituarlo alla pazienza. Il cane deve essere gentile anche quando richiede qualcosa al proprietario: finché il cane non si calmerà, il padrone non dovrà assecondarlo. In questo modo il cane imparerà a chiedere al proprietario delle cose, ma in maniera gentile e non frenetica.
Dare il buon esempio. Un cane è gentile se trova amore ed effetto nella sua vita. Se ci si mostra gentili con il cane, anche lui lo sarà con le altre persone. Se il cane si sente parte integrante della vita del proprietario sarà molto più gentile con gli altri.
Portarlo in giro. Fin dai primi mesi di vita il cane deve essere abituato a frequentare ambienti esterni diversi dalla propria casa e incontrare altre persone e cani. La socializzazione gli permetterà di non sviluppare atteggiamenti ostili verso ciò che non fa parte dei propri spazi domestici.
Per maggiori informazioni: https://www.cazampa.it/