Terra di persone coraggiose, il Salento è ricco di storie. Quelle di 16 imprenditori di successo sono raccontate da Carmen Mancarella. A Firenze si va alla scoperta dell’itinerario ebraico
16 Storie di successo. Ispirate da Napoleon Hill, di Carmen Mancarella. Editore Mancarella.
“Gli ostacoli che incontri sul tuo cammino sono solo pietre che ti serviranno per attraversare il fiume!” Nasce da questa visione della vita, diffusa dal padre della Scienza motivazionale, Napoleon Hill, il libro di Carmen Mancarella, giornalista professionista ed editore. Imprenditori famosi del Salento e non solo, si raccontano senza riserve, svelando quali sono stati i momenti più duri e come li hanno superati. “La scelta delle personalità intervistate non è stata determinata dal loro fatturato, ma dal grado di soddisfazione e di felicità che esse sono riuscite a raggiungere! Che sia il manager da 60milioni di euro l’anno o l’artigiana da 12 mila, poco importa. Sono uomini e donne di successo perché dimostrano di avere un alto grado di soddisfazione personale”. Tra i protagonisti delle interviste, c’è Vante Totisco impegnato a valorizzare la sua terra, il magnifico Salento; c’è Valentina Manta dell’omonimo pastificio, che ha superato gravi problemi di salute e ha avuto il coraggio di investire in un momento in cui l’azienda era sull’orlo del fallimento.
Filo conduttore dei loro racconti è la forza di credere nei propri sogni e il coraggio necessario per realizzarli. Vale per tutti la considerazione finale dell’autrice: “Gli uomini e le donne di successo hanno una caratteristica comune: non si sentono per niente arrivati, anzi considerano il successo come qualcosa che li deve ancora toccare”.
16 Storie di successo. Ispirate da Napoleon Hill. Carmen Mancarella, Ed. Mancarella editore. Pagine 160. Euro 25.
Lionella Viterbo, Giovanna Bossi e Pia Ranzato, Firenze ebraica. Itinerario illustrato, Aska edizioni.
Un viaggio fra le tracce diffuse della cultura ebraica a Firenze, una nuova guida che abbraccia l’arte, l’architettura e la memoria della città, fra i monumenti, le opere e le testimonianze della presenza ebraica, a partire dal David di piazzale Michelangelo, il giovane futuro re di Israele, copia in bronzo di quello in marmo scolpito da Michelangelo. La visita di Firenze ebraica inizia proprio da questo luogo, da cui si può ammirare il vasto panorama con le alte torri medioevali di Palazzo Vecchio e del Bargello, i campanili e le tante cupole tra le quali quella del Duomo, opera del grande architetto Filippo Brunelleschi, e quella, dal colore verde, della Sinagoga eretta a fine 1800. Qui, al primo e al secondo piano, si sviluppa il piccolo, prezioso Museo Ebraico, che ricostruisce la storia della comunità ebraica fiorentina.
Tra i luoghi di grande importanza per la vita della comunità c’è piazza della Repubblica, dove si trovava il vecchio ghetto, poi distrutto a seguito delle demolizioni di Firenze capitale. La città conserva ancora un cimitero monumentale ebraico nella zona dell’Oltrarno, dove si trovava in origine anche la più antica sinagoga documentata in città.
Lionella Viterbo, Giovanna Bossi e Pia Ranzato, Firenze ebraica. Aska Edizioni. Pagine 80, Euro 15.