Sole d’inverno tra i canyon di Eilat, i lussureggianti parchi naturali di Virgin Gorda, il parco acquatico in Missouri, scoperte insolite nei quartieri popolari di Copenaghen
Inverno a Eilat, la città più a sud di Israele
Eilat è ogni anno una delle mete più gettonate per le vacanze invernali, con tanti turisti europei che abbandonano il freddo dei loro Paesi per cercare un po’ di tepore sulle rive del Mar Rosso. La città è in effetti il luogo ideale per un break fuori stagione, grazie alla sua fauna marina, alla sua barriera corallina, allo splendido deserto che si stende per migliaia di km appena fuori dalla città e alle temperature che, anche nel più rigido degli inverni, difficilmente scendono sotto i 21 gradi.
Tra le attività più gettonate in città ci sono lo shopping e lo snorkeling, ma non mancano certo le alternative per i più sportivi. Il Timna Park, a pochi km di distanza dalla città, è il luogo ideale per un’escursione in bicicletta, mentre gli amanti del trekking potranno esplorare le ripide pareti del Red Canyon.
Questa stagione ci sarà un motivo in più per passare da Eilat: un calendario di eventi veramente interessante tra dicembre e marzo, con un susseguirsi di festival internazionali che sapranno attirare ancora più turisti in fuga dal freddo. Ce ne saranno ben 35 e i temi saranno i più disparati: musica, cibo, sport e altro ancora.
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Copenaghen oltre la Sirenetta: alla scoperta dei quartieri più trendy e autentici
Al bando zone affollate e attrazioni troppo turistiche: a Copenaghen le esperienze più piacevoli si scoprono e vivono nei quartieri appena fuori dal centro, dove lo stile danese e il contatto con i locals si apprezzano ancor di più. Comunque ben collegati tra loro – grazie alla nuovissima linea metropolitana Cityring – e raggiungibili a piedi o in biciletta.
Vesterbro era il vecchio quartiere popolare, noto anche come quartiere a luci rosse. Oggi rappresenta una delle zone più hip e trendy della città, con spazi creativi, ristorantini di tendenza e una vivace vita notturna, in particolare attorno al Meet Packing District. Il quartiere di Vesterbro è inoltre noto per i suoi negozietti vintage e per essere all’avanguardia anche in fatto di arte e design.
Østerbro è il quartiere residenziale nonché un’area tra le più verdi di Copenaghen. È una zona più tranquilla e amata dalle famiglie, che vanta molti caffe “hygge”, spazi aperti e perfino un accesso diretto al mare, con vere e proprie spiagge. Qui abita anche la fanciulla danese più fotografata al mondo, la Sirenetta!
Nørrebro, ex quartiere operaio, è oggi una delle zone più popolari della città, melting pot dall’atmosfera vivace e giovane. In questo quartiere multietnico si trovano alcuni dei migliori locali di Copenaghen, ma anche chicche per gli amanti del design più originale.
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Indimenticabili avventure negli Stati Americani del Sud
Per gli appassionati di viaggi l’inverno è il momento perfetto per stilare la travel wishlist del nuovo anno e gli esperti del settore hanno già annunciato i trend più caldi del 2020: se la parola d’ordine è ricerca di esperienze autentiche, il vero mantra sarà fuggire dal turismo di massa. Dal West Virginia al Missouri, passando per East Tennessee e North Carolina, gli Stati Americani del Sud regalano indimenticabili avventure outdoor lontano dal turismo di massa, per una full immersion tra natura selvaggia e paesaggi sconfinati.
In Missouri avventure outdoor tra laghi e fiumi
Avventura è la parola d’ordine del “Show-Me-State”, con la sua offerta infinita di attività all’aria aperta, a chilometri di distanza dal turismo di massa. I percorsi in bicicletta lungo il tracciato di un’antica ferrovia nel Katy Trail State Park lasciano spazio alle esperienze offerte dai tanti laghi e fiumi dello Stato. Qui i viaggiatori possono riscoprire un autentico legame con la natura seguendo i ritmi lenti della pesca nelle acque del Lake of the Ozarks, per poi passeggiare lungo i sentieri con vista sul fiume nello Ha Ha Tonka State Park, o praticare canoa sulle acque dell’Ozark National Scenic Riverways, il primo parco nazionale costituito per preservare il sistema dei fiumi. Lo Stato è famoso anche per la presenza di oltre 6.000 grotte, tra cui le spettacolari Meramec Caverns, un vasto complesso di formazioni calcaree nella regione degli Ozarks. Durante l’inverno le attività all’aperto lasciano il posto ad alternative indoor come il parco acquatico al coperto del Tan-Tar-A Resort nella zona del Lake of the Ozarks.
Alla scoperta delle BVI: Virgin Gorda
Decine di isole, infiniti “Piccoli Segreti della Natura”: queste sono le Isole Vergini Britanniche, arcipelago incastonato nel Mar dei Caraibi che custodisce straordinari tesori naturali e culturali. Tra gli oltre 60 isolotti e isole delle BVI, Virgin Gorda, la terza per dimensione, venne battezzata così per la sua forma abbondante e morbida da un famoso esploratore: Cristoforo Colombo, primo europeo (di una lunga serie) a mettere piede alle BVI. L’isola della “fanciulla formosa” è una vera e propria perla naturalistica, con le sue baie incontaminate, lussureggianti parchi naturali e straordinarie viste panoramiche sull’arcipelago; ma per scoprirla al meglio, imperdibili sono anche alcune escursioni dal taglio più storico e artistico.
Raggiungibile in traghetto da Tortola (l’isola principale delle BVI), Virgin Gorda è nota soprattutto per una famosa meraviglia naturale: The Baths. All’interno del Devil’s Bay National Park, questa bellissima spiaggia sull’estrema punta sud dell’isola è caratterizzata da una conformazione geologica unica, essendo punteggiata da enormi massi tondeggianti di granito. Tra un gigante granitico e l’altro si formano poi delle piscine naturali (The Baths, appunto), che è possibile attraversare immergendosi nell’acqua cristallina. Si può esplorare quest’area protetta anche facendo un percorso di trekking immersi nella natura, passando da Devil’s Bay e dalle grotte di The Baths, per raggiungere infine Spring Bay, ottimo punto per fare snorkelling.
Anche gli appassionati delle escursioni storiche potranno divertirsi andando alla scoperta delle radici del territorio. Non lontano da The Baths, in uno dei vari parchi naturali che punteggiano l’isola, si trova Copper Mine, i resti in pietra di una miniera di rame del XIX secolo. Costuita nel 1837 sotto la dominazione Britannica, la miniera fu abbandonata nel 1862 e mai più riaperta. Per quanto non rimanga molto delle strutture originarie, Copper Mine merita sicuramente una visita per fare un tuffo nel passato.
Per gli appassionati di arte e/o progetti ambientali, merita una menzione speciale l’iniziativa BVI Art Reef, che ha trasformato il relitto della Kodiak Queen, una delle cinque imbarcazioni da guerra scampate all’attacco di Pearl Harbor, in un’installazione d’arte sommersa e al tempo stesso in barriera artificiale dove flora e fauna marine a rischio possono proliferare.