Chi visita il Canada, secondo Paese al mondo per vastità dopo la Russia, non ha che l’imbarazzo della scelta su dove andare per un’estensione di quasi 8000 chilometri dall’Atlantico al Pacifico, con città, tradizioni, popoli e storie diverse.
Ma c’è una destinazione che è imprescindibile e non si può mancare, sia perché nel 1985 il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sia perché proprio qui è nato il Canada. La vecchia Québec, in inglese Québec City, è il più antico insediamento europeo esistente nel Paese e colpisce per la ricchezza dei suoi edifici storici e per l’atmosfera ben preservata che si scopre poco a poco, passeggiando senza fretta nelle viuzze che conservano ancora una forte impronta europea e in particolare francese. Gli alti bastioni che dominano l’estuario del San Lorenzo sono le uniche fortificazioni in terra americana a nord del Messico. La capitale della provincia del Québec (in Canada le province sono l’equivalente degli stati degli USA) conta oggi circa 500 mila abitanti con le dodici municipalità limitrofe del circondario, ma il suo nucleo storico in cima all’alta collina è così piccolo che lo si può girare gradevolmente a piedi.
Fondata nel 1608 dall’esploratore francese Samuel de Champlain dove prima sorgeva un insediamento degli indigeni irochesi di nome Stadacona, scoperto per primo da Jacques Cartier, la cittadina fu a lungo la via di accesso principale alla colonia della Nuova Francia e più in generale a tutto il Nord America, in particolare nella regione dei Grandi Laghi fino a Detroit, fondata anch’essa dai francesi che ambivano all’epoca a governare una vasta fascia centrale del continente lungo i grandi fiumi dal Québec alla Louisiana. Alla metà del ‘700 i continui conflitti tra i francesi e i coloni inglesi stanziati sulla costa orientale degli attuali Stati Uniti, diedero origine a una lunga guerra che si concluse a vantaggio degli inglesi con epilogo nella battaglia della piana di Abraham il 13 settembre 1759: l’intera provincia fu persa per la Francia, ma da quell’epoca mantenne la lingua e un forte affetto per la cultura francese, nonché per la sua gastronomia.
Durante la rivoluzione americana Québec fu attaccata dai rivoluzionari statunitensi, ma la vittoria inglese del 1775 da un lato arginò a nord l’espansione dei nascenti Stati Uniti, dall’altro assicurò agli inglesi il possesso duraturo del Canada fino alla piena indipendenza del Paese raggiunta nel 1931. Québec fu capitale canadese per pochi anni, dal 1859 al 1865, prima del trasferimento definitivo del parlamento nazionale e del governo a Ottawa, e ancora oggi è sede del parlamento della provincia del Québec: appena all’esterno delle mura della città vecchia sulla collina del Parlamento preceduta da una maestosa fontana in stile francese, torreggia un imponente edificio neoclassico. Inciso nella pietra sopra l’alto portone d’ingresso, cui si accede da una doppia scala a rampa in stile Fontainbleau, il famoso motto “Je me souviens”, mi ricordo, che si trova anche sulla targa di tutte le automobili e riassume in poche parole, i sentimenti di questa città e di questa provincia francofona ancora oggi strettamente legata alla cultura e alla lingua francese ed orgogliosa della sua diversità in un Canada sempre più dominato dalla cultura americanizzante.
La posizione unica sull’alto sperone roccioso dalla vista libera a 360 gradi che domina l’estuario è la ragione stessa per cui nel ‘600 sorse Québec sulla linea di terra che separa il San Lorenzo dal suo affluente St. Charles, che confluisce poco prima dell’inizio dell’enorme estuario. Era una posizione praticamente imprendibile, adattissima all’uso di difesa e di controllo del traffico sul fiume: qui arrivavano i grandi velieri dalla Francia per il commercio di pelli con le popolazioni indigene americane. In tutta la città la storia è di casa, ma il luogo più particolare e pittoresco è la Place-Royale, in basso, ai piedi dei bastioni cui si può salire con un ripido sentiero o più comodamente con un breve tratto di funicolare. Qui si trova la chiesa di Notre-Dame-des-Victoires, dal cui soffitto pende un inusuale modello in legno di un antico veliero.
A pochi passi la stretta Rue du Petit-Champlain è tra le più movimentate, imbandierata e piena di fiori in estate, al centro del pittoresco quartiere omonimo. Le affascinanti stradette del quartiere del vecchio porto sono tutte piene di negozi di antiquari, ristorantini e gallerie d’arte. Ancora nella città bassa si trova il Museo della Civilizzazione, detto in breve MCQ (www.mcq.org), che espone in maniera interattiva e moderna la storia e le tradizioni del Québec. Sempre nella città bassa che sorge sulle rive del San Lorenzo e su un terreno più pianeggiante, specialmente a nord in direzione del St. Charles, si trovano altre zone commerciali, negozi, bar e ristiranti, il porto, con l’attracco del traghetto per la Laval che sorge sulla riva opposta del fiume e infine la Gare du Palais, bell’edificio storico della stazione ferroviaria che costituisce l’arrivo della dorsale ferroviaria trafficata del Paese che collega Québec con Windsor, passando anche per Montréal, Ottawa e Toronto.
Le comunicazioni ferroviarie in Canada sono gestite da Viarail (www.viarail.ca), una società pubblica fondata nel 1978 per occuparsi dei servizi passeggeri con treni puntualissimi e comodi.
Sulla sommità del colle va visitata la Citadelle, la fortificazione che separa la città vecchia dal parco storico della piana di Abraham, luogo della storica battaglia del 1759 fra inglesi e francesi. Non lontano si trovano i quattro originali padiglioni del Museo Nazionale di Belle Arti del Québec, in sigla MNBAQ (www.mnbaq.org), che ospita quasi 40 mila opere per documentare lo sviluppo delle arti figurative nella provincia dal 1700 ai giorni nostri.
Nessuna visita di Québec City è completa senza una navigazione sul fiume fino a scorgere le spettacolari cascate Montmorency alte 83 metri e la vasta l’isola d’Orleans, che si vedono bene anche dal punto panoramico della terrazza Dufferin, un viale pedonale che sorge praticamente sulle mura della rocca e offre una panoramica imperdibile sulla città bassa e sul fiume sottostante.
Servono comunque più giorni per apprezzare appieno l’atmosfera della città di Québec e vedere tutto ciò che merita. Non mancano alberghi di tutte le categorie: nell’antico Monastère des Augustines (www.monastere.ca), il monastero delle augustiniane, si pernotta ancora nelle linde cellette delle suore, in un paradiso di pace autentico ed inedito con la prima colazione nel refettorio in assoluto silenzio. La visita del monastero getta uno sguardo nella storia più antica di Québec.
L’edificio più famoso della città e probabilmente di tutto il Canada è senza dubbio Château Frontenac (www.fairmont.com/frontenac-quebec) un hotel con marchio Fairmont costruito nel 1893 proprio sulla cima della collina, con una vista davvero unica dai piani alti. La sua architettura fiabesca fatta di torri e torricini sovrastanti gli edifici della città vecchia è l’icona di tutte le fotografie della città.
Info: www.quebec-cite.com