La città muraria di Jesi, un itinerario storico di grande prestigio e fascino. Nelle Marche museo diffuso di Lorenzo Lotto, ci sono 25 suoi capolavori da scoprire. Tra arte e gastronomia vacanze che non hanno stagione e sono interessanti qualsiasi sia la tematica da seguire.
La nostra passeggiata tra le vie del centro storico di Jesi, antico nucleo romano medievale, è cominciata con la visita a quel gioiellino che è il Teatro Pergolesi. Le Marche, terra di teatri, ne conta 70 storici ed ancora funzionanti. Tra il ‘700 e metà ‘800 per volontà degli aristocratici locali furono realizzati molti teatri, in Italia, non solo per gli spettacoli ma soprattutto avevano una funzione sociale. Quindi i nostri architetti dell’epoca crearono dei veri e propri scrigni di arte e bellezza, i cosiddetti teatri all’italiana. Il Pergolesi, adornato anche con affreschi di Felice Giani, è un teatro lirico per tradizione, molto interessante comunque, il calendario annuale che propone anche altri generi artistici. Merita proprio una visita con le sue decorazioni in un mix di stili neoclassici. Accanto al teatro c’è l’ufficio del turismo della città di Jesi e lì si possono prenotare le visite guidate al teatro ed alla città www.fondazionepergolesispontini.com il Teatro si affaccia su Piazza della Repubblica, da qui conviene partire alla scoperta della bella città muraria tra le meglio conservate delle Marche. Le mura, costruite tra il XIII e il XIV sec. e nel tempo rimaneggiate, si sviluppano su un tracciato di circa 1 km e mezzo e conservano ancora elementi caratterizzanti www.turismojesi.it – www.comune.jesi.an.it
A pochi passi dal Teatro, in una via parallela al viale principale e con una facciata “normale” ci imbattiamo in un’altra bellezza: Palazzo Pianetti ospita la Pinacoteca Civica di Jesi e da qui è tutto un “salire” nella nostra esperienza dedicata all’arte ed a Lorenzo Lotto che ci ha portati a visitare parecchie città delle Marche. La Pinacoteca ospita in generale opere di arte sacra tra sculture e terrecotte, che prima erano dislocate in chiese e cappelle; tavole dipinte di pittori più o meno locali. Un piano è dedicato all’arte contemporanea. Poi ti affacci sulla Galleria degli Stucchi e la sorpresa è spettacolare. Una passeggiata nel rococò tra riccioli e colori… un monumento alla bellezza che sa di zucchero filato…allegorie che raccontano l’avventura dell’uomo attraverso lo spazio ed il tempo. Ha sempre fatto parte del Palazzo questa straordinaria Galleria, era luogo di rappresentanza e di passaggio tra i vari ambienti della Casa. Continuando tra le sale dedicate ad altri artisti si arriva “alla meraviglia” le sale dedicate a Lorenzo Lotto, questo figlio di mercanti veneziani che arriva prima a Recanati e poi a Jesi e strabilia tutti con le sue opere. Un indipendente che lavorerà per tutti, non solo per aristocratici e clero, come pochi del suo periodo storico. Nel 1511 quando arriva a Jesi era già noto, un pittore completo: ritrattista, affreschista paesaggista che proponeva opere di arte profana come sacra. I suoi colori accesi, vivi e splendidi criticati all’epoca, riempiono di luce e magia qualsiasi sua opera. Per lui il divino è sempre umano, terreno e reale. La luce è la vera protagonista delle opere del Lotto, insieme a dettagli meravigliosi della quotidianità anche nel proporre interpretazioni mistiche. Qui si possono ammirare la Deposizione, l’Angelo Annunciatore, la Vergine Annunciata, la Madonna delle Rose e il capolavoro assoluto che è la Pala di Santa Lucia www.lorenzolottomarche.it valido il biglietto unico per visitare sia i Musei che le opere del Lotto nella Regione.
A seguire percorrendo la via principale con bei palazzi nobiliari e negozi, arriviamo alla Biblioteca Planettiana, sita nel quattrocentesco Palazzo della Signoria. Preziosi documenti di archivio, manoscritti e incunaboli insieme a due rari globi pergamenacei del XVII secolo, ti lasciano strabiliata e se capita, come a noi, di avere una guida eccezionale come la direttrice… l’incanto è totale.
15.000 volumi conservati in maniera eccellente; qui si respira aria di tante discipline dalla geografia, all’arte, all’esoterismo. 18 archivi di pergamena, documenti di re Enzo e Federico Barbarossa ed il percorso cartografico. Al piano terra modernità assoluta con la parte multimediale fruibile normalmente dal pubblico www.bibliotecaplanettiana.it
Gironzolando arriviamo nel punto esatto dove è nato Federico Barbarossa, si, qui a Jesi durante un viaggio, sua madre entrò in travaglio ed allestita una tenda perché tutti potessero vedere (si temevano brogli vista la tarda età della puerpera), il piccolo Hohenstaufen vide la luce: quindi Piazza Federico II a tutti gli effetti; grazie a questo evento la città ebbe molti auspici ed insegne importanti. Fu autorizzata a fregiarsi dell’emblema del leone, della corona reale e del titolo di Repubblica www.turismojesi.it
Interessante il museo virtuale dedicato a Federico II. L’area coincide con l’antico Foro Romano; la piazza attuale è circondata da palazzi gentilizi edificati nei secoli XVI-XX, di forme prevalentemente barocche. Sul fondo, domina la facciata neoclassica del Duomo dedicato a San Settimio, primo vescovo della città.
E tra un vicolo, una piazza e le mura medievali rinforzate nel ‘500, dentro le quali si celano giardini e cortili molto belli, abbiamo fatto delle belle passeggiate in questo museo a cielo aperto. Sempre dentro le mura siamo entrati a Palazzo Balleani, che nei secoli fu tante volte rimaneggiato fino ad ospitare nel 2018 l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia, un progetto esperienziale dedito alla divulgazione e degustazione dei prodotti di qualità del territorio. Nelle ex segrete del Palazzo un museo interattivo per scoprire con i 5 sensi le eccellenze del marchigiano, mentre al piano di sopra si posso degustare alcuni prodotti tipici, olio e vini regionali insieme ad una selezione di dop e igt www.istitutomarchigianodienogastronomia.it vari i corsi di formazione dedicati al settore enogastronomico che si tengono in questa location. L’imbarazzo della scelta in questa sosta golosa di immensa bontà.
Sempre sulle tracce del Maestro, a pochi km da Jesi, tra le belle colline marchigiane arriviamo a Cingoli, “balcone delle Marche”
in effetti il panorama è suggestivo e l’occhio si perde tra i colori eccezionali di questa natura spettacolare. Il Lotto ha realizzato per la Chiesa di San Domenico la Madonna del Rosario e Santi; enorme capolavoro che dopo il terremoto del 2017 è stato spostato, con ingresso gratuito, nella Sala degli Stemmi del Palazzo comunale di Cingoli. Il borgo è interessante da visitare per un’escursione tra arte e gastronomia. Non dimenticate di assaggiare la norcineria locale e “la serpe” un dolce legato ad una leggenda marchigiana www.bibliotecacingoli.it
In tema gastronomico, le nostre serate a Jesi sono state esemplari per gusto, prelibatezze e creatività. Abbiamo iniziato le danze Dietro le quinte, accanto al Teatro Pergolesi, questo ristorante con giardino e vista panoramica dalle mura sulla campagna attorno a Jesi, propone una gastronomia moderna con rivisitazioni dei prodotti locali: cucina contemporanea con incursioni orientali. Qui i protagonisti sono sempre i prodotti freschissimi del territorio. Frequentato dagli artisti è punto d’incontro anche per i residenti
Passeggiando tra Palazzi storici, tra cui quello dei discendenti di Amerigo Vespucci e di Valeria Morricone che a Jesi è nata, tra mura medievali e scale di pietra, siamo arrivati al ristorante I Spiazzi, piccola location ricavata negli storici locali con soffitto a volta in mattoni del “forno Ercoli”. Interessante il contrasto tra la parte antica strutturale ed un raffinato decor d’antan. Cucina creativa e molto gustosa realizzata con prodotti genuini del giorno in fusion con piccole fantasie esotiche. Pietanze combinate tra alimenti abituali e rielaborazioni particolari www.osteriaispiazzi.com
In merito all’alloggio sono veramente tante e di tutti i generi le strutture ricettive della città di Jesi, su www.turismojesi.it una selezione accurata. Noi abbiamo optato per una soluzione originale, il B&B Incentro è sulle mura orientali, proprio dietro Palazzo Pianetti. Una bella villa con giardino ed una sola camera per gli ospiti. Indipendente tra il verde, le ninfee e molti uccellini che fanno i dispetti ai gatti di casa, siamo stati accolti dai proprietari con simpatia e cordialità. Camera spaziosa e corredata di tutti i confort e colazione nel soggiorno di famiglia, tra argenti e marmellate fatte in casa da degustare col pane caldo… una delizia. Trattandosi di una sola camera bisogna prenotare con largo anticipo www.incentrojesi.it
Sempre sulle tracce di Lorenzo Lotto: www.turismo.marche.it –
https://www.viaggivacanze.info/newsite/2019/07/recanati-leopardi-ed-il-lotto/