Dalle acque cristalline del Garda ai 2000 metri delle cime si estende Tremosine, con la Strada della Forra, la Terrazza del Brivido e le spiagge di Campione, luoghi amati anche da Klimt.
Incoronato “Borgo dei borghi”, nell’ambito dei Borghi più belli d’Italia, rivedremo luoghi, scorci e tradizioni di Tremosine, affacciato sulla costa bresciana del lago, nella trasmissione Kilimangiaro condotta da Camilla Raznoivich e Philip Daverio, in onda su Rai Tre in autunno. Già arrivarci emoziona ed avvince, come l’avventura di squarciare un antro: di norma si passa attraverso la forra di Brasa, dove la roccia è stata scavata per secoli dagli agenti naturali; altro percorso è la Tignalga, che sale da Tignale e un altro ancora scende da Limone. Panorami avvolgenti e sempre diversi sono le diciotto piccole frazioni del comune. A pelo d’acqua sta Campione; le altre – Arias, Bassanega, Cadignano, Castone, Mezzema, Musio, Pregasio, Priezzo, Secastello, Sermerio, Sompriezzo, Ustecchio, Vesio, Villa, Voiandes, Voltino e Pieve, che è il capoluogo – sono sparse sull’altopiano.
Dalle acque trasparenti al Parco Alto Garda
Alle spalle di Tremosine – dai 100 metri sul lago ai 2 mila dei monti – si estende il Parco Alto Garda bresciano, che sprofonda nelle acque con terrazze da brivido, mentre increspano le onde il Peler, il vento che spira da nord a sud al mattino e l’Ora da sud il pomeriggio. Questo mix tra scorci da brividi, acque cristalline, brezze ondivaghe e paesaggi montani rendono unico il Borgo, allettante anche per gli sport di lago, terra e montagna, adatti a tutte le età e per tutti i gusti: trekking, escursioni sulle mulattiere lungo i pendii montani nei luoghi della Grande Guerra, mountain bike, mentre continua il successo del tennis con oltre sessanta campi e, a Campione, trionfano gli sport d’acqua come windsurf, kite-surf e vela. Grande per territorio, il comune di Tremosine è piccolo per numero di abitanti: esteso su circa 72 chilometri quadrati, uno dei più vasti della provincia di Brescia, conta poco più di 2 mila abitanti nei centri adagiati tra vallette, poggi, pianori, dove colori e profumi mediterranei sono profusi da olivi e oleandri che poi, salendo, lasciano il posto alla flora montana.
Delizie di lago e di monte
Sulla terrazza del brivido, a fronte lago o nelle frazioni sull’altura, bar e ristoranti offrono prodotti gustosi e tipici come i salumi, la polenta cusa, o pasticciata con formaggio della zona, di cui è alfiere la Formagella di Tremosine (con una sola g per distinguerla dalle altre), prodotta dal Caseificio sociale, in filiera diretta dall’alpeggio alla tavola. Il dolce di tradizione è la Spongadì, classica ciambella che si fa in questa zona soprattutto nel periodo pasquale.
La fisionomia mediterranea del paesaggio produce altre delizie per gli occhi e il palato. Dal lago all’altitudine di 400 metri circa, immersi tra agavi, oleandri, rosmarini e lecci, antichi ulivi adornano i terrazzamenti soleggiati, per quell’olio del Garda extravergine di eccellente qualità, adatto sia ai piatti semplici della cucina tradizionale, sia a quelli più elaborati. Salendo in collina e in montagna, nei boschi di castagneti, faggi e conifere si raccolgono in autunno funghi saporiti quali porcini, finferli, mazza di tamburo e perfino tartufi sia del tipo bianco, il più pregiato, nel periodo tra ottobre e dicembre, sia quello nero, che matura tra novembre e marzo.
Museo MUST
E’ un vero must, il MUST, Museo di Tremosine, dedicato alle vicende della Grande Guerra sull’Alto Garda e alla storia del territorio. L’acronimo è già un programma di visita: M ricorda i monti circostanti; U rappresenta il Garda; S allude ai tornanti della strada della forra; T raffigura la linea verticale delle teleferiche che un tempo collegavano l’altopiano al lago.
Klimt a Tremosine
E’ vero che Klimt soggiornò qui? Sì, l’ha appurato Marcello Cobelli che nel 2003 fece apporre una targa commemorativa sulla parete esterna dell’ex albergo Morandi, dove l’artista soggiornò tra luglio e agosto 1913. Autore di ritratti, disegni, immagini sensuali riprodotte in numerosissimi poster, Klimt dipinse anche paesaggi, quando l’ispirazione accese il suo fuoco artistico. Come nell’estate del 1913, quando pose le tele su un cavalletto al porto di Tremosine e puntò il cannocchiale sulla riva opposta, dove si trova Malcesine. Nacquero così le opere ad olio “Malcesine sul lago di Garda e “La chiesa di Cassone”
Per informazioni turistiche: www.infotremosine.it
Contributi fotografici di Domenico Marchetti