Sapori gustosi in Valtellina, nel Pavese e nei Pirenei della Catalogna, il Salone transfrontaliero del Vino Naturale in Friuli e la prima Guida Michelin della California
“Sapori di primavera in Aprica”
“Sapori di Primavera” si svolgerà tutti i weekend presso i migliori ristoranti di Aprica a partire dal 4 maggio fino al 7 luglio.
Voluta fortemente dall’Ente del Turismo di Aprica e dall’Associazione dei Ristoratori, la kermesse gastronomica si pone l’obiettivo di incentivare la scoperta delle tradizioni montane del territorio attraverso l’incontro con produttori, i prodotti locali e le ricette che si tramandano di generazione in generazione, rivisitati in chiave contemporanea da un talentuoso gruppo di chef aprichesi.
Per tutti i fine settimana di primavera, gli otto ristoranti che aderiscono all’iniziativa proporranno ai loro ospiti tre diversi percorsi di degustazione che offrono insolite chiavi di lettura ai sapori tipici della Valtellina, a un prezzo speciale.
Salumi e bresaola, Casera e selvaggina sono i protagonisti del percorso Weekend della tradizione, che porterà in tavola i sapori di malga e i profumi dei boschi aprichesi rendendo omaggio anche agli ottimi vini locali. Strizza l’occhio invece alle ultime tendenze culinarie il Menu del benessere, che riduce al minimo l’uso di carne per cedere spazio nei piatti al tarassaco e alla borragine, ai fiori eduli e ai cereali antichi come la segale che trasformano le erbe spontanee e le verdure in una preziosa fonte di gusto e benessere.
Protagonisti del menù “Weekend di Primavera” sono le erbette e i fiori che iniziano a sbocciare con l’arrivo della primavera, che accompagnano questa volta un filettino di trota della Val Belviso, delicato e leggero anche il controfiletto di vitello accompagnato dal fagottino di Asparagi selvatici dei monti.
A Murisasco aperitivo Oltrepò(TM) in canonica
Sulle colline dell’Oltrepò pavese, domenica 19 maggio, si brinda in una cornice inusuale
Circondati dall’arte, dai boschi e dai vigneti, Murisasco, minuscola frazione di Retorbido (PV), arroccata in cima a un colle, il 19 maggio alle ore 16 va in scena l’evento “Aperitivo Oltrepò in canonica” con vini e cibi della migliore tradizione locale. La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione obbligatoria poiché i posti sono limitati.
La chiesetta, costruita intorno al 1640 e aperta per l’occasione, è di ispirazione barocca, ma stemperata dalla semplicità contadina nei toni del rosa e dell’azzurro. Il luogo è da sempre meta di passeggiate poiché gode di una vista unica: da una parte lo sguardo può abbracciare l’intera valle padana fino alla sua cornice alpina, dall’altra si perde nella morbidezza delle colline, dei boschi e dei vigneti.
A Cividale del Friuli il Salone transfrontaliero del Vino Naturale
È diventato tappa obbligatoria per tutti gli amanti del vino naturale, per gli operatori del settore e per i ristoratori italiani e d’oltralpe: la quarta edizione di Borderwine, il Salone transfrontaliero del Vino Naturale, è in programma domenica 26 e lunedì 27 maggio a Cividale del Friuli (UD).
Se molte saranno le novità, location che vince non si cambia: ecco perché gli organizzatori, Fabrizio Mansutti e Valentina Nadin, hanno deciso di confermare il Salone al Monastero di Santa Maria in Valle, vera e propria perla della cittadina friulana.
Tra i suggestivi portici del Monastero, un tour enogastronomico che, oltre a racchiudere il meglio del vino naturale italiano, abbraccia i confini del nord est: ci saranno infatti oltre 60 cantine, 20 delle quali provenienti dalla vicina Austria e Slovenia.
Un tema molto caro ai suoi ideatori, quello transfrontaliero, essendo il FVG una terra che da sempre si identifica come crocevia di influssi, che hanno toccato in modo particolare anche la cultura enogastronomica.
Altro elemento fondamentale è la spinta che ha permesso a Borderwine di nascere: l’amore e il rispetto per il “vino naturale”, coltivato e prodotto secondo parametri rigidi: la scelta dei terreni, il rispetto della loro biodiversità, l’esclusione di alcun utilizzo di pesticidi, additivi o di manipolazione chimica o fisica.
Confermate le collaborazioni con SlowFood e l’Associazione Italiana Sommelier del Friuli Venezia Giulia.
Catalunya, la mappa del food in 7 tappe
La Catalunya non è solo la bellezza delle sue Coste e il grande valore del suo patrimonio storico-culturale, ma anche una tradizione gastronomica fortemente radicata e riconosciuta in tutto il mondo: vino di ottima qualità, pesce squisito, pane, vino e olio eccellenze assolute.
A nord, è d’obbligo una tappa al Parco nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici, un’esperienza unica a contatto con la natura. Nei dintorni è possibile assaporare tra i migliori prodotti della tradizione catalana. Il piatto più rinomato è lo Xolís (salsiccia secca) condito con sale e pepe, ma sono molto apprezzabili altri tipi di carne come la torta di fegato, pancetta e agnello abbinati a patate incontaminate che crescono a oltre 1700 metri di altitudine.
I Pirenei Catalani sono anche noti per il sapore intenso dei suoi liquori e per l’inconfondibile gusto dei suoi formaggi.
Per chi cerca l’essenza delle montagne, il Parco Naturale della zona vulcanica della Garrotxa è terreno fertile per prodotti autentici come le rape nere e i fagioli del Villaggio di Santa Pau che godono della Denominazione di Origine Protetta (DOP). Nel cuore dei Pirenei una vasta selezione di salumi, carne e formaggi e inconfondibili e profumate pietanze, come l’Anatra con le rape.
Nel sud della Catalunya, a pochi chilometri da Tarragona, si consuma una suggestiva tradizione per celebrare i Calçots, molto simili alle cipolle italiane.
Il Cava è uno degli spumanti più conosciuti e ricercati. In particolare, la zona del Penedès è la culla di questo prodotto apprezzato in tutto il mondo. Solo a Sant Sadurní d’Anoia, grazie a oltre 80 aziende vinicole locali, si produce quasi il 90% dello spumante catalano.
La California ha la sua prima guida Michelin: San Francisco si conferma capitale del buon cibo
Punto di riferimento per viaggiatori e amanti della buona cucina, la guida Michelin ha annunciato che amplierà la sua copertura della scena gastronomica californiana per includere le regioni oltre San Francisco e la zona vinicola. Nascerà, quindi, una vera e propria guida Michelin per la California.
La Guida Michelin della California includerà i ristoranti di Sacramento, Monterey, Santa Barbara, Los Angeles, Orange County e San Diego. La Michelin ha limitato le sue guide americane alla San Francisco Bay Area, New York, Washington DC e Chicago, dopo aver interrotto la pubblicazione di quelle di Los Angeles e Las Vegas nel 2009.
In una dichiarazione che annunciava la nuova guida, la Michelin ha celebrato la California definendola una miscela unica di raffinatezza e sobrietà e protagonista indiscussa della scena culinaria americana.
“Grazie alla presenza di aziende agricole di primo livello, di zone vinicole conosciute in tutto il mondo e alla possibilità di accedere direttamente alle materie prime, la cucina californiana è rispettata ovunque, non solo per la qualità dei suoi ingredienti, ma anche per la creatività dei suoi chef” ha dichiarato Gwendal Poullennec, direttore internazionale della guida Michelin.