Pittsburgh, la città più RI-scoperta degli States è la città della siderurgia che costruì le infrastrutture degli States, della imponente immigrazione est europea. Qui in una famiglia cecoslovacca crebbe il futuro re dell’arte pop-underground Andy Warhol al quale la città ha dedicato un museo rico di 900 dipinti, 100 sculture, oltre 1000 stampe (www.warhol.org).
Che è uno dei quattro Carnegie (www.carnegiemuseums.org) di questa “piccola” città di 300000 abitanti che sta avendo da anni una trasformazione in chiave hi-tech, culturale ed ecosostenibile tale da porla tra le città più vivibili d’America.
Da un passato di fumo di coke e treni di lingottiere, ha saputo reinventarsi e proiettarsi nel futuro con un presente di ciclabili (www.biketheburgh.com) lungo tutte le sponde delle tre anse che la attraversano e con gli stabili delle acciaierie riconvertiti a residenze, ritrovi, studi (www.visitpittsburgh.com).
Una raccolta di ponti in ferro e pietra di inizio novecento, assorti a veri e propri monumenti, ciascuno con la sezione pedonale-ciclabile, a collegare tra di loro le north e south sides con la downtown che, da triangolo degli affari del debutto del ventesimo secolo si è trasformata in un centro urbano modello.
Il quartiere storico di Old Allegheny che sembra uno stabilimento cinematografico d’epoca ed una “city” tagliata da ciclabili condivise che permettono di spostarsi da una cilabile riservata all’altra con spazi sui lungofiumi grandi e vivibili, Allegheny River da una parte e Monongahela River dall’altra, più due funicolari d’epoca abilitate a trasporto bici per esplorare i quartieri della collina sud di Mount Washington.
Arrivare al tramonto dall’aeroporto sbucando dall’omonimo tunnel sul Fort Pitt Bridge è uno spettacolo emozionante, di luci dorate sulle sue torri art-decò anni ’20 di cui Pittsburgh è ricca e di riflessi sull’innesto dei due fiumi, là dove essi originano l’Ohio River.
La riconversione ha puntato tutto sull’ecologia, nei fiumi si è tornati a pescare, in città girano gli Uber-Taxi robotizzati sperimentali e 50 edifici sono certificati Leed (www.certificazioneleed.com).
Il cambiamento è visibile nei vecchi edifici postindustriali, dove i nuovi abitanti adesso sono giovani e le case abbandonate diventano musei, ateliers, gallerie, e sulle sponde dei fiumi, un tempo sede di rotaie per i servizi siderurgici ed oggi piste ciclabili curate dal “Friends of the Riverfront”, (www.friendsoftheriverfront.org) una organizzazione che si cura dei fiumi e dei percorsi lungo di essi nell’intera regione, e che a Pittsburgh conserva ben 40 km di ciclabili urbane lungo le sponde dei tre fiumi cittadini che prende il nome di Three Rivers Heritage Trail, il quale non è fine solo a Pittsburgh ma si connette con delle cilabili interstate che arrivano fino a Washington, Cleveland e New York. (www.getGAPmap.com)
Percorsi cicloturistici
Con la Pittsburgh Bike Map (www.bikephg.org) si possono combinare diversi percorsi, attraverso trails riservati, ciclabili protette, ciclabili segnate, marciapiedi abilitati che comprendono anche tutti i ponti della città.
Al negozio “Bike The Burgh Tours” oltre a noleggiare ottime bici da turismo forniscono tour guidati ed info utili. Procurarsi la mappa “Three Rivers Heritage Trail”, perché è molto bella ed utile. Un esempio di percorso può essere lungo l’Allegheny River fare il North Shore Trail ma non andare oltre il ponte sulla 40th Street, tornando poi per Penn Avenue sulla sponda opposta e proseguendo sullo Strip District Trail fino a Point State Park, e lungo il Mononghaela River andare per l’Eliza Furnace Trail allo Schenley Park da dove scendere all’Hot Metal Bridge e percorrere il South Side Trail fino a risalire a Mt Washington con la funicolare Duquesne Incline e ritornare in città dopo avere esplorato le alture dove ci sono buoni pubs per una merenda. La
Downtown vale una pedalata esplorativa, e molto pittoresca è la zona antica di Old Allegheny dove vale una visita il gratuito Museo della Bici (www.bicycleheaven.org) nonché’, a chiudere la giornata, una “vasca” su Penn Avenue, tra vecchi locali ed esercizi italiani prima di restituire il mezzo al negozio “Bike the Burgh” proprio in questa strada.
Informazioni utili:
Necessario avere una automobile. Abbiamo trovato un buon servizio con Alamo (www.alamo.com). Vedere https://partners.rentalcar.com/crlfrr per uno sconto del 15% sui noleggi in USA. Munirsi del visto ESTA per l’ingresso negli Stati Uniti e di una buona polizza assicurativa contro malattie, infortuni e danni a terzi come la Viaggi-no-stop di Europ Assistance (www.europassistance.it). Portare vestiario estivo con una buona giacca ed una zip termica. Da non dimenticare per le gite in bici casco ed occhiali come il nostro corredo Salice (www.saliceocchiali.it). In citta’ muoversi con Uber-Taxi.
come arrivare:
Air France (www.airfrance.it) collega con Newark via Parigi ad un prezzo attorno ai 495€ a/r. Da Newark in auto per Pittsburgh anche e perchè lungo il percorso non si mancherà uno stop a Philadelphia e Gettysburg.
quando andare:
Giugno o Ottobre. Prezzi aerei migliori e meno folla attorno.
dormire e mangiare:
The Indigo Hotel (www.hotelindigo.com). Ottimi i pasti
noleggi bici:
Bike The Burgh – nella downtown – parlano italiano – (www.biketheburgh.com)