Storia di una magia senza fine, vivere la Cittadella del Carnevale dietro le quinte e tra la folla allegra e spensierata. Libertà, fantasia e creatività al servizio dell’allegria…
Ho vissuto un’esperienza fantastica, il carnevale dalla parte dei creatori. Una visita in primavera nella bella Viareggio mi ha fatto scoprire “la Cittadella del Carnevale”. Ne avevo sentito parlare ma non avevo mai approfondito. A pochi km dal lungomare di Viareggio un mondo si è aperto ai nostri occhi. Spazi enormi e… grandi caverne dove giganti costruiscono giganti… in realtà si tratta di hangar dove persone normali creano i carri, ma a quel punto la mia fantasia da bambina cresciuta ha cominciato a galoppare… sembra un sito abbandonato, fuori stagione, la grande piazza su cui accedono le enormi porte degli hangar sono chiuse ed i grilli friniscono… guarda bene e c’è anche qualche bozzolo di paglia e polvere che rotola… un villaggio di alieni giganteschi disabitato… il responsabile dell’ufficio stampa, ci viene incontro e per un momento… la fantasia si blocca… ci accompagna a visitare la Cittadella e piano piano si apre l’antro… la porta dell’hangar che guarda caso è una porta di dimensioni normali anche se in una parete gigantesca… e dentro i giganti hanno i loro pezzi di ricambio, enormi braccia pendono dalle pareti, piedi enormi fanno capolino da una balconata…. ops la mia fantasia…mi sono persa di nuovo…
La Cittadella, unica in Europa, è in funzione tutto l’anno, nei laboratori si lavora a nuovi studi, bozzetti e pezzi di meccanica. Poi ci sono le visite guidate, le scuole e soprattutto nella parte un po’ più laterale la parte museale; qui si possono ammirare i manifesti di tutti i carnevali di Viareggio, i pezzi originali che spesso sono parziali di carri che hanno vinto premi o, noleggiati a produzioni cinematografiche e teatrali, hanno contribuito a rendere speciali scenografie particolari. Due i Musei: uno dedicato alla storia dei carri del Carnevale e l’altro al Premio Carnevalotto, una preziosa collezione di opere d’arte di grandi firme contemporanee ispirate al Carnevale di Viareggio.
Il percorso espositivo comprende anche l’Espace Gilbert in cui trovano una “seconda vita” i grandi mascheroni che, terminato il Carnevale, sono esposti per essere ammirati e “toccati” dal pubblico che può scoprire anche i segreti dei movimenti. Oltre alla gigantesca ballerina di 13 metri che vinse il Carnevale 2004 e che ha girato mezzo mondo, l’Espace ha spazi per le esposizioni temporanee, e a breve sarà completato con la sala per l’archivio audiovisivo e l’installazione emozionale attraverso la quale poter rivivere l’atmosfera del Corso Mascherato, tutto l’anno. Solo per questa parte c’è da perdersi per un po’ di ore…
Nella gigantesca piazza ellittica, arena per grandi spettacoli all’aperto in estate, si affacciano sedici hangar-laboratori in cui i costruttori forgiano le loro idee e intuizioni… “dalla bocca delle grandi caverne” fanno capolino i carri, tutti hanno un meccanismo per cui la parte più alta del carro si può abbassare per entrare ed uscire dalla porta dell’hangar e rimangono così un po’ dentro e un po’ fuori per permettere ai visitatori di vedere il carro nella sua maestosità ed “ai giganti di assistere agli spettacoli”. Mentre magari nella “pancia” del carro già si smonta e si ricicla…sì, perché è proprio qui che viene posizionato “il ponte di comando” del carro e da qui con funi e corde i giganti prendono vita… E se durante l’estate è stato un tripudio di feste e colori, dal 1° settembre tutto cambia, si è lavorato in grande riserbo ai bozzetti del nuovo anno, dando ai vari artisti il tema prestabilito e con la grande festa di settembre si parte per la realizzazione del nuovo carnevale. Tutto si smonta e si ricicla, il carnevale di Viareggio è green: carta, acqua e farina, dalle vecchie riviste ai quotidiani, dipende dal soggetto e poi si lavorano anche le vecchie lattine e le insegne, tutto serve per la creazione dei carri.
Lavorano alla Cittadella del Carnevale, 23 ditte artigiane, con più di 250 professionisti della creatività. I Maestri costruttori sono rari quanto preziosi e per fortuna non in via di estinzione. Ogni hangar è affittato ad un artista o una famiglia di artisti, qui generazioni di artigiani si susseguono e si formano. Ogni gruppo di “creatori” è formato da 5/6 persone ed a parte una famiglia francese che qui dedica la sua opera dagli anni 80, gli artisti del carnevale di Viareggio sono tutti italiani.
Le opere sono di vario genere, materiale e dimensione, ognuno fa parte di categorie diverse e tutti concorrono a vari concorsi. Ogni carro pur seguendo il tema dell’anno rappresenta l’animo e la creatività dell’artista nell’interpretare la satira spesso politica nazionale ed internazionale.
Ed i giganti crescono… scopri che la figlia di un artista concorre con la sua prima opera d’arte che è gigantesca per noi “umani” ma è piccolissima rispetto ad un carro. E poi esistono le maschere singole, quelle per gruppi da 4 o da 6… e cosa interessantissima, i viareggini collaborano alla buona riuscita del carnevale mettendoci del proprio. Infatti dato il tema, presentati i bozzetti delle varie “figure” si creano i gruppi e da quel momento ogni singolo figurante si acquista il proprio costume e poi partecipa alle prove per settimane. Una fucina che vede girare circa 5000 figuranti volontari. Poi ci sono quelli che “indossano” le opere d’arte, se vedi Hilary Clinton di 3 metri dentro c’è una persona che la fa muovere, sorridere e sfilare… la storia e la tradizione del carnevale è molto sentita sia dai locali che dagli appassionati di tutto il mondo. Spesso gruppi organizzati di persone vengono a visitare la Cittadella del Carnevale come fosse un tempio o una galleria d’arte.
È interessante sapere che parziali dei carri di Viareggio sono spesso acquistati da organizzatori di altri carnevali e viaggiano e sfilano in tutto il mondo…carri come questi non ci sono, per dimensioni, neanche a Rio…
Qui da 146 anni tutto si crea tutto nasce e tutto si trasforma… nulla muore e ogni singolo pezzo prima o poi rinasce a miglior vita…
Il carnevale di questo 2019 è dedicato alla Donna.
Da sempre il Carnevale di Viareggio, grazie alla creatività dei maestri costruttori e alla sua capacità di comunicazione, si fa sostenitore, verso il pubblico e i media, di importanti tematiche. “Per questo abbiamo deciso di dedicare questa edizione alla celebrazione del mondo femminile – spiega la presidente della Fondazione Carnevale Marialina Marcucci -. Il Carnevale è una festa popolare la cui tradizione affonda nella celebrazione della vita che rinasce. Sancisce la fine dell’inverno ed apre le porte alla primavera, stagione in cui la terra rifiorisce e genera nuova vita, proprio come le donne, portatrici di vita”.
Sui Viali a mare di Viareggio si potranno ammirare 9 carri di prima categoria
(veri e propri giganti viaggianti alti oltre 20 metri), 5 di seconda che raggiungono i 14 metri, 9 mascherate in gruppo composta ciascuna da sei elementi, 9 maschere isolate realizzate dalle giovani promesse della cartapesta.
Da sabato 9 febbraio a martedì 5 marzo 2019 la città si trasforma nella fabbrica italiana del divertimento, tra sfilate di giganti di cartapesta, feste notturne, spettacoli pirotecnici, veglioni, rassegne teatrali, appuntamenti gastronomici e grandi eventi sportivi mondiali.
Il carnevale di Viareggio, infatti, non è solo la sfilata che già è uno spettacolo sensazionale, ma è vissuto in tutti i quartieri della città con eventi collaterali, mostre e feste rionali. Un divertimento continuo e di pregio che impegna l’intera città
www.ilcarnevale.com – www.museodelcarnevale.blogspot.it
@carnevalevg – facebook.com/ilCarnevalediViareggio
L’occasione del carnevale è un ottimo pretesto per visitare la bella città di Viareggio e gustare con tutti i sensi la sua arte, l’architettura e la gastronomia di questo luogo senza tempo e sempre attuale www.viareggio.lu.it – www.comune.viareggio.lu.it –
https://www.viaggivacanze.info/newsite/2018/08/viareggio-e-l%E2%80%99arte/