La Turingia è una regione ricca di bellezze naturali, cittadine piene di storia, abbazie e borghi medioevali immutati nel tempo che a Natale sprigionano tutta la loro atmosfera magica. Muniti di un sano spirito di conoscenza per un mondo che sa ancora stupirci con la curiosità che da sempre alloggia in chi ama viaggiare, con un occhio d’interesse per le ferrovie e i treni storici, si può intraprendere un viaggio nel cuore della Germania. Erfurt, antica capitale dei commerci e l’Hartz quella stupenda e ancora incontaminata regione con romantiche ferrovie a vapore a scartamento ridotto, sono gli obiettivi del viaggio.
Alla scoperta di Erfurt
La citta, capoluogo della Turingia è un concentrato di storia, cultura, romanticismo e modernità www.lutherland-thueringen.de. Le prime notizie si ebbero in uno scritto ecclesiastico del 742 che ne decantava la bellezza del posto lungo la valle del Gera. Con il periodo dei grandi scambi commerciali tra i popoli dei nord Europa e dell’Asia, divenne incrocio nevralgico del Vecchio Continente, conoscendo in tale lungo periodo una grande ricchezza economica. Sede di una delie più importanti università tedesche, frequentata da illustri personaggi come Lutero e Goethe, Erfurt fu dimora per importanti famiglie di artisti tra cui J. Sebastian Bach che fin dalla sua giovane età, si dilettava a comporre brani per il nuovo organo della chiesa di Sant’Agostino, ancora oggi in uso. La storica chiesa unica superstite dell’intero convento agostiniano, nel quale prima studiò e poi insegno Martin Lutero fu distrutta dagli alleati durante l’ultima guerra. Quelle che furono le maggiori vie commerciali, divennero anche vie di passaggio per i grandi eserciti che fin dal medioevo sconvolsero la storia di molte nazioni. A Erfurt ebbe luogo l’incontro tra Napoleone e Goethe che ai nostri tempi avrebbe scatenato su tutti i social e i media una furiosa celebrazione dell’evento!
Erfurt è una vivace cittadina onorevolmente risorta dalla guerra e dal successivo, grigio periodo della DDR, quando con la suddivisione della Germania rimase nella zona Est, decentrata rispetto alle più importanti vie di comunicazione. Solo dopo il 1989, con la caduta del Muro e l’unificazione della Germania, uscì da quel lungo letargo che però l’aveva preservata e che ci ha tramandato una stupenda citta medioevale, perfettamente conservata e magnifica nella sua veste. Una visita richiede qualche giorno, utile per ammirare l’imponente complesso del duomo Santa Maria e della attigua chiesa di San Severo, maestosi edifici situati nel punto più elevato della città con vista sul centro storico. Il bel ponte dei mercanti (Krémerbriicke) è praticamente uguale al Ponte Vecchio a Firenze, la cittadella fortificata Petersberg, una delle più grandi d’Europa. Ogni via della cittadina mostra le decorate, ricche dimore delle famiglie di commercianti dell’epoca oggi egregiamente riportate agli originali splendori. Una delle più recenti attrazioni di Erfurt è l’Antica Sinagoga (Alte Synagoge), casualmente venuta alla luce pochi anni fa e oggi rarissimo esempio di sinagoga medioevale ottimamente conservata, all’interno della quale è stato allestito un museo con un intero tesoro medioevale che conta monili, suppellettili, vestiti, armature, gioielli di inestimabile valore.
Oltre alla sua storia, ha saputo imboccare in forma coerente le vie della modernità in ogni settore, creando nuovi quartieri culturali, abitativi e pubblici, senza stravolgere il passato www.erfurt-tourismus.de.
Forse non tutti sanno che la città di Erfurt divenne famosa e ricca, in epoca medioevale, per una pianta importante per l’arte tintoria dell’epoca: il guado. Le sue proprietà permettevano di ottenere un’ampia gradazione di azzurri, attraverso processi piuttosto complicati di essiccazione e macinazione che ne rendevano il pigmento molto prezioso. Coltivata nelle miti vallate della Turingia, divenne la ricchezza di Erfurt che si manifestò con la costruzione di una delle università più importanti d’Europa, ma anche nei palazzi dove si produceva il blu appartenenti a ricche famiglie che ancor oggi testimoniano il fascino di questa città.
A Natale le strette viuzze del centro dal selciato in pietra, i magnifici edifici storici e le piazzette ricche di bottegucce artigianali dove abili mani realizzano vere opere d’arte in porcellana e terracotta, si illuminano di colori e gioiose atmosfere.
Santa Maria e San Severo, con la loro imponenza fanno da sfondo al Mercato di Natale di Erfurt, uno dei più ricercati per l’esclusività dei suoi prodotti. Ogni anno le iniziative natalizie e le oltre 200 bancarelle attirano milioni di visitatori: si possono gustale le delizie gastronomiche regionali come le salsicce della Turingia, il dolce natalizio “Erfurt Schittchen” talmente buono che ha guadagnato un marchio d’origine, nonché birre e profumati vin broulè. Molti i prodotti artigianali della Turingia: preziosi e originali le decorazioni natalizie, le stoffe dall’azzurro tipico del guado, ceramiche dipinte a mano e legni intagliati. www.weihnachtsmarkt.erfurt.de
L’Hartz è il paradiso dei treni a vapore, dove di notte si danza con le streghe…
L‘Harz e una regione montuosa della Sassonia Anhalat, fitta di boschi secolari e con dolci ma elevati pendii, fra cui spicca il Brocken, a 1142 metri sul mare. L’area e una delle meglio preservate della Germania e deve molto di questo al fatto che nel periodo della suddivisione tedesca si trovò in pieno confine, protetta militarmente da entrambe le parli e assolutamente inabitabile. Questa zona da sempre solitaria, data la natura selvaggia del territorio con la presenza solo di grandi falegnamerie, cave e numerose miniere, ha visto la necessita di realizzare una rete ferroviaria di 140 chilometri a scartamento ridotto oggi tra le più panoramiche ed estese della Germania; i tracciati dei convogli nascono tra il 1887 e i primi anni del Novecento. Le ferrovie dell’Harz sono quanto di meglio si possa oggi ammirare in Europa in merito ad un servizio ferroviario svolto con regolari treni a vapore, splendidi e mantenuti in perfetta efficienza proprio come nell’ottocento.
Le fitte foreste e la solitudine dei luoghi hanno anche dato vita ad una Ieggenda popolare che riguarda il Brocken; qui ogni anno in primavera, attorno ad un grande falò, si rievoca la notte di Santa Valpurga, la festa delle streghe, alla quale sono tutti invitati per un‘intera notte di danze attorno ai fuochi, libagioni e birra, tanto ci penserà poi il treno a riportare tutti a valle.
Per meglio tutelare l’intera regione, l’Harz è divenuto Parco Nazionale e per tale motivo non sono percorribili con mezzi a motore le strade ed i sentieri della fitta foresta, tranne che per alcuni percorsi specifici. Per il resto si viaggia a bordo del treno oppure a piedi e in bicicletta, immersi sempre in una natura meravigliosa e circondati dal grande silenzio interrotto solo dallo sbuffare della macchina a vapore e dal classico rollio delle carrozze. Il deposito delle locomotive nella cittadina di Wernigerode. è uno spettacolo d’altri tempi; nel tardo pomeriggio quando iniziano a rientrare i vari convogli a vapore al termine del servizio, le macchine amorevolmente accudite e rifornite prima del ricovero notturno, non vengono mai spente del tutto. Il respiro profondo di queste immortali “creature” di ferro, aleggia fra le montagne scure inondate dall’odore del carbone che arde www.hsb-wr.de .
Un viaggio nella regione dell’Harz è quindi una delle ultime mete del grande vapore in Europa, dove natura, arte, cultura, storia e bellezza sono più che validi motivi per una vacanza indimenticabile https://en.harzinfo.de/.
Informazioni su cosa vedere e dove andare in Germania: www.germany.travel
contributi fotografci: Stefania Mezzetti