Al Palazzo dei Diamanti per godere Gustave Courbet, la POP ART illumina la Magnani Rocca, alla Fondazione Cini a Venezia sono di scena le vetrerie Cappellin
Il grande Courbet a Ferrara
Provocatore audace, tanto da arrivare a esporre il celebre dipinto erotico l’Origine du Monde, Gustave Courbet (1819/1877) è un maestro per gli impressionisti, un idolo per Cézanne. Oggi, fino al 6 gennaio lo si può ammirare al Palazzo dei Diamanti di Ferrara (www.palazzodeidiamanti.it). Nella mostra Courbet e la natura, una cinquantina di tele, tra cui molti suoi capolavori, fanno rivivere l’immagine di un artista innovatore, antiaccademico, realista, che ha cambiato il concetto della pittura di paesaggio, facendo della natura la sua fonte d’ispirazione. Dipinti famosi, come Fanciulle sulle rive della Senna, portano il visitatore dai panorami della sua aspra terra alle spettacolari marine battute dalla tempesta, alle grotte misteriose. I paesaggi riflettono l’amore dell’artista per la Franca Contea, ma anche il fascino delle coste mediterranee nei pressi di Montpellier e delle marine della Normandia, che meritano da sole il viaggio a Ferrara, la città di Isabella d’Este. Città da girare a piedi o in bicicletta, alla scoperta di antichi vicoli, palazzi e musei. Ma anche città dall’ottima cucina.
Da gustare alla Cucina Bacilieri, a L’antico giardino o a I piaceri di Lucrezia.
Il genio della POP ART alla Magnani Rocca
Si tratta di Roy Lichtenstein (New York 19233/1997), il genio che ha influenzato grafici, designer, pubblicitari e altri artisti contemporanei. La mostra, “Lichtenstein e la pop Art Americana” (fino al 9 dicembre, www.magnanirocca.it) alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani Rocca di Traversetolo, a una decina di minuti da Parma, porta in scena 80 opere del Maestro e degli altri artisti della Pop Art americana, come Andy Warhol, Tom Wesselmann e Robert Indiana. I suoi accattivanti fumetti pittorici, stampati su poster e oggetti di tutti i giorni, continuano a entusiasmare le nuove generazioni e a raggiungere alle aste cifre da capogiro. La prima parte della mostra è dedicata all’inizio della Pop Art, tra il 1960 e il 1965, quando nascono le icone di Lichtenstein tratte dal mondo dei fumetti e dalla pubblicità , certamente le più famose. Si passa poi ai paesaggi, che partono da un motivo naturale per approdare a un’astrazione assoluta. La mostra offre quindi l’occasione per scoprire i diversi momenti della creatività di Lichtenstein.
Trascorrere qualche ora alla Magnani Rocca, girare nelle sale del museo e nel bellissimo parco è sempre un gran piacere, così come fermarsi a pranzo al ristorante per gustare i prodotti della cucina locale.
Le Stanze del Vetro a Venezia
Dire vetro e pensare a Venezia è tutt’uno. In autunno, mi piace in modo particolare sbarcare dal vaporetto all’isola di San Giorgio, fare pochi passi fino alla Fondazione Cini, e scoprire l’ultima mostra sul vetro, ancora oggi un plus della città lagunare. Questa volta sono di scena per Le Stanze del Vetro, La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931, a cura di Marino Barovier (fino al 6 gennaio, www.lestanzedelvetro.org). Per la prima volta la mostra ripercorre la storia della vetreria, fondata da Giacomo Cappellin nel 1925, mettendo in risalto l’importanza e il ruolo che la M.V.M. Cappellin ha avuto a Murano tra gli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, quando ad intervenire era anche il giovane architetto veneziano Carlo Scarpa. In mostra la ricchezza della produzione Cappellin&C, che ha continuato a rinnovarsi negli anni, grazie alle continue ricerche sulla materia e la forma. Fantastico il centro tavola in vetro a canne e in vetro iridato esposto nel 1931 alla Mostra del Giardino Italiano di Firenze.
Un consiglio per chi è appassionato di vetro. Durante il mio ultimo soggiorno veneziano, Michel, maestro forgiatore francese, mi ha fatto scoprire Muriel Balensi, giovane compatriota innamorata del vetro e della laguna. Nel suo fascinoso atelier al 24 di Fondamenta Radi, Muriel (balensimurano@gmail.com) crea perle in vetro uniche e di rara bellezza. Ispirate a quadri o a libri, se il cliente lo desidera.