Tra il verde del bosco e delle campagne, le spiagge bianche e l’azzurro del mare. 16 località per 1 destinazione: la Riviera del Conero… Le Marche
a cura di Rosanna Fudoli
Una regione prodiga di sfaccettature interessanti, che offre al visitatore mille motivi per visitarla e godere delle proprie peculiarità, siano artistico culturali che naturali e gastronomiche.
La Destinazione Riviera del Conero e Colli dell’Infinito, perché ormai si può parlare di destinazione più che di comprensorio, vista la fama che riscuote in Italia ed all’estero, ha confini, infatti si tratta di un Associazione di 16 comuni con le loro caratteristiche e le circa 800 strutture ricettive di varie categorie che la completano, ma non ha stagione, perché il mare è bello e balneabile almeno fino a tutto settembre ed i comuni offrono tante possibilità che vanno ben oltre i mesi della stagione estiva; per non parlare di tradizioni ed eventi legati alla Pasqua ed al Natale.
Vista dal mare questa costiera di sabbia più o meno fine, oltre 20 km di coste e bandiere blu, col mare adatto ai bambini per il fondale basso, piacevole anche per lunghe passeggiate, ma anche pareti a picco sul mare e piccole insenature, pone quasi al centro il monte Conero, col suo parco naturale. E da qui, dall’acqua, parte un arcobaleno di colori scintillanti: l’azzurro blu a volte verde smeraldo del mare, la spiaggia dorata ma anche bianchissima, il verde intenso del bosco e più tenue delle tante terre coltivate fino ai piccoli e grandi paesi che ci invogliano a rientrare con la testa nei libri di storia… lasciando nascosto in qualche angolo della nostra mente tutto il trascorso che negli ultimi anni Le Marche hanno vissuto…anche se non proprio da queste parti…
Allora guardando dal mare, che ci dà serenità e tranquillità:
Potenza Picena ed il suo Porto, il belvedere delle Marche, con villa Bonaccorsi ed i suoi giardini all’italiana spettacolari; mentre la parte a mare propone il porticciolo turistico e la grande spiaggia di sabbia fine.
Porto Recanati, il salotto sul mare, dove la movida notturna non disturba le giornate in spiaggia. E sicuramente vale una visita la vicina Recanati, ove nacquero Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli; il museo dell’immigrazione marchigiana è poi una chicca di storia e tecnologia da non perdere.
Loreto, con la Santa Casa di Maria è meta di pellegrinaggio indiscutibile.
Numana, l’antico borgo di pescatori dove trascorrere liete vacanze in spiaggia.
Castelfidardo, la città della fisarmonica e dell’Unità d’Italia.
Sirolo, nel parco del Conero ed a picco su spiagge spettacolari.
Osimo e le sue grotte, il centro storico, le statue senza testa del Lapidarium e la tiramisù.
Montefano, sù, in collina, tra vicoli e barocco.
Camerano, il paese del Rosso Conero conosciuto anche per la città sotterranea.
Offagna, nella zona dei castelli, un borgo e la sua Rocca medievale.
Filottrano, tra campi di grano e girasole, la città della moda e del canto.
Polverigi, un piccolo borgo fortificato ed il suo “Roccolo”.
Santa Maria Nuova, tra le dolci colline e fino ai “calanchi” scavati dal mare.
Agugliano, famosissima in età medievale, oggi meta di visita al Castel d’Emilo.
Ed infine Ancona, elegante città portuale: dal “Passetto” alle grotte dei pescatori nascoste all’occhio del turista.
Abbiamo visitato solo alcune di queste piccole e grandi cittadine per scoprire le loro caratteristiche e viverle da “vacanzieri”.
Osimo: sopra e sotto
Si arriva ad Osimo bassa attraversando verdissimi prati e piantagioni, oltre che vigneti, con panorami spettacolari. La parte nuova della città ha un grande parcheggio e poi “la tiramisù” ti porta gratuitamente al centro storico e parte alta della città. Interessante la Cattedrale di San Leopardo dalle forme romanico gotiche, sorge su una chiesa del V secolo e sopra un pre esistente tempio pagano. Mentre la Basilica dedicata a San Giuseppe da Copertino è importante meta di pellegrinaggio.
Il settecentesco Palazzo Campana, s’affaccia sulla scenografica piazza Dante. Quando era sede di collegio e seminario vide crescere personaggi del calibro di Leone XII e Pio VIII ed Aurelio Saffi. Oggi ospita il Museo Civico e la sezione Archeologia, l’Archivio e la Biblioteca, tutti di valenza storica. Fino al 4 novembre tra le sue mura l’importante mostra dedicata a Giorgio De Chirico e la Neometafisica, curata da Vittorio Sgarbi.
Per rimanere ancora “sopra” una passeggiata fino al Belvedere è d’obbligo. La vista da questi giardini ove da qualche centinaio d’anni vive uno spettacolare pino italico, è veramente entusiasmante. Un’enorme balconata con vista sulla campagna marchigiana che si estende dal litorale Adriatico al Gran Sasso e dai Monti Sibillini a San Marino.
E dopo questa “abbuffata” di colori e natura, scendiamo nella parte sotterranea di Osimo: le sue Grotte. Fino a circa 15 anni fa considerate dagli osimani non più che le cantine della città, sono state scoperte e riscoperte portando alla luce interi periodi storici che raccontano la città e il mondo dell’epoca. Non sono naturali, come quelle di Frasassi per intenderci, ma realizzate dall’uomo per vari usi nel corso dei secoli. Da epoca picena, quindi circa 3000 anni fa a bunker in tempo di guerre, sono molto interessanti e grazie ai vari studi e ritrovamenti forniscono uno spaccato di usi e abitudini dei nostri antenati. Le visite guidate sono molto ben congeniate www.osimoturismo.it – www.dechiricoaosimo.it – www.sangiuseppedacopertino.net – www.duomodiosimo.it
Offagna e la sua Rocca
Usciti da Osimo abbiamo percorso una strada bucolica, il verde è intenso e la natura prodiga. Nella zona dei castelli sorge questo borgo con la sua imponente Rocca del 1400 circa. Faceva parte di una fortezza, quasi totalmente distrutta dalla guerra, ma ciò che rimane è di grande interesse. Dopo vari rimaneggiamenti, la si può visitare e dall’alto il panorama è impareggiabile. All’interno alcune collezioni dedicate ad armi ed armature militari ed alcune ricostruzioni di ambienti dell’antica Fortezza.
Ma Offagna non è solo la Rocca, questo paesino è affascinante e ricco di spunti, con parecchie opere del Vici, allievo del Vanvitelli che in questa zona ha lavorato parecchio; ce lo racconta passeggiando, l’ex curatore del museo di storia naturale. Un piccolo mondo antico questo museo voluto e dedicato a Luigi Paolucci, all’inizio del 1900 a scopo didattico aprì questo spazio e tra collezioni sue e gentilmente concesse, racconta uno spaccato del territorio marchigiano ed italico con esemplari di animali, botanica, ornitologia, l’erbario e molto altro.
Ai piedi della Rocca la Chiesa di San Tommaso, di per sé non di grande importanza, ma all’interno è suggestiva la pala d’altare in cui San Bernardino tiene in mano la città di Offagna… e si può notare come questo borgo, tra i più belli d’Italia, in fondo non è cambiato molto nei secoli. Qui vivono circa 1900 persone, che durante tutto l’anno si salutano e si stimano, ma in luglio, durante le famose feste medievali, si odiano ferocemente… i 4 rioni se le danno di santa ragione e guai in quei giorni a trovarsi con una certa casacca, nel posto sbagliato http://www.festemedievali.it/index.php/offagna/il-borgo/
Le spiagge ed il Parco del Conero
Dalle spiagge al Monte Conero, 20 km di borghi senza tempo, vestigia storiche e tanta natura. Molte le bandiere arancioni e blu da queste parti e ben meritate non solo per le peculiarità che il territorio offre ma per il saper fare dei marchigiani e la manutenzione di un territorio molto variegato. Tantissime le spiagge da visitare da terra e da mare, ottimo il circuito di navette e traghetti, come i 18 sentieri per amanti del trekking e delle passeggiate a piedi, in mtb o a cavallo. Nel sito rivieradelconero.info c’è qualsiasi tipo di supporto per una vacanza mirata. Si possono trovare dall’alloggio alle visite guidate, dai traghetti alle escursioni in barca o in bici, dalle degustazioni di prodotti tipici ai tanti eventi organizzati. Soprattutto molto valido un servizio navetta che collega le 16 cittadine, le spiagge e anche i luoghi dei vari eventi del territorio www.rivieradelconero.info – www.conerobybike.it – www.parcodelconero.eu
Il sito della Riviera del Conero, quindi, offre la possibilità di programmare la propria vacanza: tante le strutture alberghiere ed enogastronomiche associate, noi abbiamo scelto di alloggiare in un posto magico, dentro il Parco del Conero e sulla spiaggia di sassi bianchi, dove si tengono i campionati internazionali di stonebalace, e pare che sia proprio nata qui questa competizione molto creativa; siamo stati all’Hotel Internazionale di Portonovo.
Una struttura semplice e completa, un ex ostello della gioventù che per un atto di grande amicizia si è trasformato negli anni, in un hotel a gestione familiare con un ristorante di grande impatto gastronomico sia per i prodotti freschissimi e quasi totalmente locali sia per la ricercatezza delle pietanze e l’ottima cantina. Un 3 stelle con l’accuratezza e la ricercatezza di un 4 stelle ed un panorama fantastico www.hotel-internazionale.com
Ma sempre andando alla ricerca di originalità abbiamo visitato la “casa” dei Conti Malacari, appena fuori dal centro storico di Offagna: la villa padronale di circa 350 anni, oggi anche B/B ha ospitato negli anni amici di famiglia di illustre lignaggio, oggi la “famiglia” si è allargata a viaggiatori amanti del relax, del verde e del buon vino, essendo anche sede dell’azienda vinicola. La storia di questa famiglia arriva a Garibaldi … attraverso un avo… ed alla fine della mezzadria in questi territori… Alessandro Starrabba, che qui anche abita con la sua famiglia, non mancherà di certo di farvi visitare la galleria del suo illustre antenato, la cantina ed il giardino, con in mano un calice di quelli giusti, biologici e biodinamici, sempre, invece, che non abbiate voglia di godervi una vera degustazione… www.malacari.it
E sempre in tema di sfiziosità tra Osimo e Offagna, ci siamo fermati da Alocco, locale storico ben conosciuto da parecchie guide gastronomiche, sotto un pergolato abbiamo fatto una sosta golosa a base di crescia, e prodotti locali. La crescia è una sorta di piadina che serve da “contenitore” per degustare salumi vari come il tipico ciauscolo, formaggi ed erbe di campo, ripassate di foglie e patate ed altro. Ma i due fratelli eredi di tanta tradizione, propongono anche paste fatte in casa con ragù o coniglio in porchetta… una bontà sull’altra, ben innaffiate dal Rosso Conero. Qui Raimondo Vianello, che da ragazzo trascorreva le vacanze nella villa dei Conti Malacari, passava spesso, anche per via di una bella fanciulla… oggi nonna di 92 anni che lo ricorda sempre con affetto… www.trattoriaalocco.it
Dopo una passeggiata a mare siamo saliti a Sirolo, panorama impareggiabile e graziosa cittadina a picco sulla spiaggia di Urbani, dalla balconata del paese la vista sulla costiera è superba. E per finire la serata con gustosità di mare abbiamo cenato all’osteria da Sara che propone tutta la squisita e semplice cucina di mare e di terra della zona. Questo piccolo ristorante (è consigliato prenotare tel.071.9330716), è citato come vineria ed osteria negli annali storici della zona, e solo negli anni ’60 divenne un ristorante. La griglia la fa da padrona ma anche la brigata di cucina propone pietanze a base di prodotti locali di grande gusto e sapienza http://www.turismosirolo.it/it/ristoranti-sirolo/ristoranti-sirolo-pizzerie-sirolo/trattoria-sara
Foto: Riviera del Conero e Colli dell’Infinito, Alessandro Mezzanotte, Bruno Severini e Rosanna Fudoli