Un evento atteso da tempo, l’apertura al pubblico del deposito ferroviario storico di Pistoia. Col profumo di primavera si torna a viaggiare nella natura con i treni+bici del Veneto e sull’Altipiano del Renon a bordo dello storico trenino. La “vecchia signora” con tutta la sua eleganza accompagna i turisti alla scoperta di Bled
Apre il Deposito Rotabili Storici di Pistoia
Inarrestabile il lavoro di Fondazione FS che come una potente locomotiva a vapore, avanza sul suo cammino aprendosi la via in un percorso di innovazione e successo del turismo ferroviario.
Aperto all’esercizio nel 1864 il Deposito Locomotive di Pistoia ha visto il passaggio di molte macchine a vapore, con la presenza della Linea Porrettana, ardua via ferrata che collega nord e sud d’Italia attraverso la catena dell’Appennino, e l’elettrificazione degli anni ’30. E’ stato un deposito molto attivo ed efficiente, fino al graduale declino avvenuto con l’apertura della linea direttissima Prato-Bologna, e la sua scomparsa come attività delle Ferrovie dello Stato nel 1994. Passato sotto la tutela di Fondazione FS nel 2014, dopo una serie di lavori di restauro e riqualificazione, finalmente ha aperto i suoi battenti al pubblico, che potrà così venire a contatto con un protagonista della storia ferroviaria. Vecchie locomotive a vapore riportate all’antico splendore, cimeli ferroviari e una biblioteca specializzata: questo e tanto altro sarà possibile ammirare fra i capannoni dell’importante sito manutentivo.
Inoltre a partire dal prossimo 6 maggio, (ogni prima domenica del mese, inizialmente fino al prossimo agosto) la Fondazione FS effettuerà un ciclo di treni storici sulla linea Porrettana, tra Pistoia e Porretta Terme. Si tratta di un itinerario estremamente affascinate, che ripercorre un pezzo di storia d’Italia: la linea venne inaugurata alla presenza di Vittorio Emanuele II. Erano gli anni dell’Unità d’Italia e per la prima volta la ferrovia varcava l’Appennino Tosco-Emiliano e sarebbe rimasta l’unica fino al 1934, quando la nascita della “direttissima” le tolse la sua centralità ridimensionandola a linea secondaria. Il percorso, in gran parte montano, corre tra viadotti e gallerie e resta uno dei capolavori dell’ingegneria civile e ferroviaria del suo tempo.
All’insegna della mobilità dolce con treno e bici
Una regione tutta da scoprire. Il Veneto si appresta a promuovere un turismo dolce e ecosostenibile con una serie di offerte di servizi di trasporto intermodale.
Il connubio tra binari e due ruote è sempre più richiesto come forma di mobilità che favorisce la scoperta attenta e piacevole del territorio. Un modo di fare turismo, come vacanza ma anche come una piacevole escursione adatta a tutti coloro che vogliono viaggiare senza stress e godersi la gita a contatto con la natura assaporando tutti i benefici.
VeronaTrenoBici nei gironi festivi, dal 25 marzo al 21 ottobre, permette di raggiungere le piste ciclabili del veronese e la ciclabile Peschiera – Mantova. Il treno è attrezzato per trasportare 24 bici e parte da Venezia SL alle 8.12 e raggiunge Mantova alle 10.32. Ritorno partenza ore 18.28
In accordo con parco Sigurtà di Valeggio sul Mincio si consente l’ingresso scontato per chi presenta alla cassa il biglietto del treno. Pista ciclabile “dedicata” tra Villafranca e Valeggio: il percorso ciclabile si snoda lungo alcune ciclabili già esistenti e utilizza strade sterrate nella campagna. Consente di collegare la stazione di Villafranca a Valeggio, proprio davanti all’entrata del Parco Sigurtà.
Il collegamento diretto Verona/Vicenza – Latisana e viceversa, denominato “TrenoBici del Mare” permette di nei gironi festivi, dal 25 marzo al 21 ottobre, di raggiungere i percorsi ciclabili che costeggiano i fiumi, collegando le stazioni del Veneto Orientale al mare. Il treno che può trasportare 24 bici, parte da Verona alle 7.40 e arriva a Latisana alle 10.18. Ritorno alle ore 17.22. La pista ciclabile parte dalla stazione di Latisana per raggiungere dopo 21 km il faro d Bibione, costeggiando il Tagliamento. Dal faro poi si snoda per altri 9 chilometri la pista ciclopedonale lungo il mare, fino a Bibione Pineta. L’itinerario è pensato per permettere ai turisti di muoversi fra le due località evitando il traffico automobilistico, immergendosi nel verde della campagna.
Sul Renon a bordo del romantico treno
Il Renon è uno di quei poti che si definiscono “a naturale vocazione turistica” il cui simbolo più significativo è decisamente il suo storico trenino.
Inaugurata nel 1907, la ferrovia a scartamento ridotto del Renon era un autentico gioiello di tecnologia: si saliva a bordo delle eleganti carrozze in piazza Walther, nel centro di Bolzano, e si scendeva direttamente sull’altipiano del Renon. Il tutto affrontando un dislivello di un migliaio di metri grazie alla innovativa trazione a cremagliera, realizzata sul modello dei trenini alpini svizzeri, allora molto in voga.
L’ultimo del suo genere in tutto l’Alto Adige, è tuttora un’attrazione turistica notevole: merito del suo approccio “slow”, che regala una full immersion in un paesaggio dolomitico, contrappuntato dal verde dei boschi e da antiche chiesette di montagna. Grazie ad alcuni convogli formati da carrozze d’epoca rivestite in legno, è possibile anche un tuffo negli anni della Belle Époque.
Abbinare un giro sul bel trenino in primavera significa assaporare con gusto i frutti della splendida natura del Renon.
Un fitto calendario di eventi e appuntamenti che mettono al centro la gastronomia, il benessere e gli straordinari prodotti locali si svolgerà per tutta la bella stagione come le corse gastronomiche sul Trenino del Renon: un appuntamento che quest’anno compie 15 anni e che continua a registrare il tutto esaurito. Per il 2018 le date da segnare in agenda sono 6 e 20 giugno, 4 e 18 luglio, e 1° agosto. Il programma prevede partenza alle 19 a bordo delle carrozze storiche del Trenino del Renon poi, a ognuna delle cinque fermate, verrà servito un piatto, abbinato a un vino. Si inizierà con l’aperitivo a Soprabolzano, a seguire primo, secondo e dessert, per chiudere con una grappa locale di nuovo a Soprabolzano, dopo aver toccato le stazioni di Collalbo, Stella e Maria Assunta.
(Euro 111 a persona)
Il 14 giugno, invece, sarà la volta di Alto Adige a Tavola, evento unico che vedrà la partecipazione dei migliori chef del Renon, radunati nella piazza della stazione di Soprabolzano per un pranzo a base di specialità altoatesine.
Infine per i più mattinieri, da non perdere l’Alba sul Corno del Renon, l’evento in programma le domeniche 22 luglio, 19 agosto e 9 settembre: il pacchetto prevede salita di buon mattino con la cabinovia panoramica, colazione a buffet presso la trattoria Cima Lago Nero e infine escursione guidata lungo il sentiero Cieloronda (€28 a persona).
Natura incontaminata, magnifica esposizione, boschi profumati, distese di erba a perdita d’occhio e un’ospitalità autenticamente altoatesina: un piccolo paradiso, per di più a portata di mano: la modernissima Funivia del Renon, con un tracciato di 4.560 metri, impiega meno di dodici minuti per collegare la città di Bolzano a Soprabolzano, uno dei paesi che punteggiano l’altipiano. Per vivere tutto questo, fino al 30 giugno si può prenotare il pacchetto Tempo di un sano piacere, che prevede 7 notti in appartamento o hotel, RittenCard, escursioni guidate all’apiario Rinner, al maso Kohl-Troidner e corso di cucina (a partire da € 245 a persona).
Contatti: Associazione Turistica Renon, Via Paese 5, Collalbo (BZ) Tel. 0471 356 100
Ritorna fumoso e sferragliante il treno di Bled
Dal 20 maggio riprende le sue corse sulla mitica linea “transalpina” il treno a vapore storico che conduce sul lago di Bled in Slovenia. La bellezza incontaminata delle Alpi Giulie e la vallata dell’Isonzo dalle incredibili acque blu cobalto fino alle innevate vette dl Tricorno, sono uno spettacolo affascinante ricco di emozioni visive; in un territorio così bello e difficile, l’arte ingegneristica si è adattata aggiungendo un effetto scenico davvero esaltante. Gioiello incontrastato è il maestoso ponte ferroviario a Solkan, con il più grande arco in pietra al mondo costruito su una linea ferroviaria. Realizzato nel 1906 rappresenta l’ultima testimonianza del periodo della costruzione dei grandi ponti in pietra, prima di passare all’utilizzo del calcestruzzo. Il treno d’epoca è trainato da una locomotiva a vapore risalente agli anni 40 dello scorso secolo, progettata per essere comparabile ai treni ad alta velocità di trazione merci e militari, una macchina forte e di facile manutenzione prodotta in Germania e destinata nelle parti occupate d’Europa durante la seconda guerra mondiale. Il convoglio si compone di svariati vagoni di particolare interesse storico; si può ammirare una vettura originale del 1893 di terza classe con una torretta e delle speciali ruote a raggi e una carrozza anch’essa originale adibita al servizio postale risalente al 1914. Si aggiungono oltre alle carrozze passeggeri anche un vagone bar, perfettamente funzionante dove trascorrere piacevolmente il tempo sorseggiando una bevanda o assaggiando le specialità locali. L’itinerario sul treno storico da Nova Gorica a Bled sulla ferrovia Transalpina dura una giornata. Lungo il percorso effettua la sosta alla stazione di Most na Soči dove è possibile visitare un grazioso museo ferroviario. A Bled, a bordo di corriere private si raggiunge il castello per una visita guidata. Pranzo a base di specialità tipiche in un caratteristico ristorante bordo lago. Pomeriggio da impiegare passeggiando lungo il romantico lungolago circondato da parchi e ville liberty. Rientro a Nova Gorica in serata.
Tutte le informazioni sul sito: www.club.si/it/ – www.slovenia.it